Pagelle: più Roger per tutti da Pune a Marrakech

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Pagelle: più Roger per tutti da Pune a Marrakech

Roger Federer trionfa per la nona volta a Basilea. Una nuova programmazione per un finale travolgente? Svitolina maestra tra la noia ma non ditelo a Serena

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Perché non lo fai, Roger? Sarebbe straordinario, davvero, se Roger Federer (9) fresco novantanovenne decidesse all’improvviso di dedicarsi a se stesso e non più all’ostinata corsa contro il tempo e contro tutti i record. Ma si, Roger, lasciali perdere questi noiosi tornei di due settimane, tanto ne hai già 20 in bacheca e non vale nemmeno più la pena sfiancarsi per arrivare magari ai quarti esausto. E lascia perdere pure questi altri tornei super-frequentati dai tuoi vecchi nemici e dai giovani rampanti, questi 1000 da 1000 e una notte.

Su Roger, bevi l’elisir di lunga vita e assolvi il tuo dovere terreno di divulgare il verbo tennistico in ogni angolo del mondo. Annuncia solennemente il tuo ritiro dai palchi sovrani e dai campi di battaglia e gira il mondo con moglie e figli illuminando i campi di tornei affascinanti e meno stressanti. Fino a quaranta, cinquanta fino a quando vuoi tu: vuoi mettere giocare a Pune tra il delirio delle folle che ti trascinerebbero a camminare sul Gange.

Oppure deliziare i neozelandesi di Auckland? E a Quito? Ad altezze imperiali mai frequentate! Roger a Marrakech, sai che spettacolo! Ti concediamo un passaggio ad Halle e Stoccarda, ma solo come preparazione ad Antalya. E poi in vacanza a Umago, Gstaad e Kitzbuhel, mare e montagna, con un salto a Los Cabos tanto sei ubiquo. Ti pare giusto che a San Pietroburgo non ti abbiano mai visto? E a Chengdu? Pensaci Roger, quattro, cinque, dieci anni a divertirti e divertire senza più ansie e tra il visibilio delle folle. Dovrebbe convincerti anche l’Atp, vedrai che spunterebbero tornei ovunque, persino in Italia!

Vorrai mica lasciarci tutti in balia degli eventi? Tra Anderson (8) e Nishikori (7) a darsi battaglia al Masters? Tra geni estemporanei alla Copil (8,5) e giovani amletici alla Shapovalov (5) o magari iracondi come Taitsipas (6 ma 3 per la scena col raccattapalle).

O ancora peggio, vorrai mica abbandonarci in balia delle donne? Si potrà dire che è stato un Masters agghiacciante o si rischia che Serena ci accusi di sessismo? Onora a Elina Svitolina (10) una che quando arriva in fondo non perde mai e che magari come a tante altre in passato dal Master troverà la linfa vincente anche per gli Slam. E in bocca al lupo alla povera Woznacki (10) chiamata ad una battaglia infida e difficile.

Per il resto, ci scuserete ma non riusciamo ad esaltarci per una Stephens (8) che corre tanto e tira poco, per una Bertens (7,5) che chissà se mai tornerà da queste parti, per Pliskova (6,5) che si squaglia sul più bello, per una Kerber (5) cotta. Le uniche che avrebbero un qualcosa in più, o erano già in vacanza come Osaka (4,5) o non ne avevano voglia come Kvitova (4).

Avanti, inizia Bercy. C’è Nadal, c’è Djokovic. Ma la domanda è una sola: Roger c’è o non c’è? (per ora sembrerebbe di sì). Dai Ruggè, lascia stare, preparati per Pune…

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