La giornata ATP: Italia-Spagna 0-2 sul neutro di Doha, out anche Seppi

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La giornata ATP: Italia-Spagna 0-2 sul neutro di Doha, out anche Seppi

Matteo Berrettini e Paolino Lorenzi racimolano complessivamente dodici giochi nelle dure sconfitte contro Bautista-Agut e Verdasco. Andreas dura un set con Rublev. Dimitrov e Raonic sul velluto in Australia

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BRISBANE

Il prestigioso torneo sulla Gold Coast, minacciatissimo dalle mire espansionistiche di associazione giocatori e Tennis Australia, ha inaugurato la stagione con un parterre di discreto pregio, e le prime vedette in campo non hanno fatto rimpiangere agli organizzatori i presumibilmente cospicui assegni staccati. Entrato dal buco della serratura nel tabellone principale, il claudicante Yoshihito Nishioka non ha potuto molto al cospetto di Grigor Dimitrov: solido per quanto possibile, il principe di Haskovo non ha dovuto sudare eccessivamente la polo della nuova collezione Nike in dotazione e si è aperto il varco verso il prossimo livello, dove ad attenderlo sarà il più pericoloso John Millman, scorbutico tra le mura domestiche. Dopo l’ultima stagione, tristanzuola alquanto, Griga è atteso al solito salto di qualità, ma francamente abbiamo perso le speranze di legare dette attese a qualsiasi indicazione pratica. Avanti anche Milos Raonic, con il sigaro in bocca su Aljaz Bedene e Miomir Kecmanovic, tra i candidati a saltare a piè pari alcune decine di posizioni nel ranking ATP nell’anno entrante.

Risultati

[6] G. Dimitrov b. Y. Nishioka 6-3 6-4
[5] M. Raonic b. A. Bedene 6-0 6-3
[Q] M. Kecmanovic b. L. Mayer 6-3 6-1
J. Millman b. T. Sandgren 7-6(6) 6-7(6) 6-0
[Q] Y. Uchiyama b. [Q] U. Humbert 6-4 7-6(6)

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DOHA

Ultimo dell’anno col sorriso pesante per l’Italia del tennis, impegnato in forze nel ricco torneo della penisola araba. Nell’attesa di Seppi, programmato in chiusura di programma, hanno perso e perso male gli altri due azzurri impegnati oggi. Matteo Berrettini e Paolo Lorenzi non erano necessariamente favoriti nel doppio incrocio con gli spagnoli Bautista-Agut e Nando Verdasco, ma ci saremmo permessi di sperare in una giornata migliore. Mai davvero in partita seppur avanti di un precoce break, Lorenzi ha rapidamente ceduto terreno arretrando pericolosamente sul drittone mancino di Verdasco, spesso intrattabile durante il mese di gennaio. Il 2019 potrebbe essere l’ennesima stagione della verità per il grande Paolino, tornato lo scorso anno a preferire il circuito Challenger per difendere una classifica ancora più che dignitosa: le energie oggi si sono esaurite presto, ma darlo per spacciato è un azzardo che nessun allibratore accetterebbe di quotare.

Qualcosa in più ci aspettavamo da Berrettini, sconfitto senza appello in un’ora sott’acqua da Bautista-Agut, anche se le fatidiche “gambe imballate” dalla preparazione atletica potrebbero aver rallentato l’esordio agonistico di un ragazzone come lui. Bautista, che a Matteo e a noi tutti evoca dolci ricordi, protagonista sconfitto com’è stato nella finalissima di Gstaad la scorsa estate per il primo titolo di Berrettini nel tour, ha governato il match con il consueto raziocinio e per il tennista romano, piantato in asso da un servizio che gli ha reso appena il 53% dei punti, non è stato possibile scalfirne il muro. L’obiettivo annuale è l’ingresso nei primi 30 ATP: a chi dovesse storcere il naso dopo aver visto la partita di oggi consigliamo prudenza.

Da segnalare, poiché pare quantomai opportuno, il ritorno al successo di Tomas Berdych, che ha sconfitto in due Kohlschreiber dopo un’assenza dai campi di oltre sei mesi causata da continui problemi alla schiena.

La giornata disastrosa per gli azzurri si chiude con un’altra sconfitta: Andreas Seppi resiste un set contro Andrey Rublev. L’azzurro ha servito inutilmente per il primo set sul 5-4 mancando anche un set point. Da lì si è innescato un parziale di 8 giochi consecutivi per il russo che ha chiuso poi facilmente 6-1 il secondo parziale.

Risultati

[7] R. Bautista b. M. Berrettini 6-1 6-4
N. Jarry b. R. Haase 6-7(7) 6-4 7-6(4)
[8] F. Verdasco b. [LL] P. Lorenzi 6-3 6-4
[WC] T. Berdych b. P. Kohlschreiber 6-4 7-6(5)
[Q] M. Marterer b. P. Gojowczyk 6-1 6-4
[5] N. Basilashvili b. A. Ramos 6-1 1-6 6-1
A. Rublev b. A. Seppi 7-5 6-1

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PUNE

Tutto tranquillo nel pomeriggio indiano, per il torneo cenerentola della settimana. Tranquillo poiché, anche se accreditati di due teste di serie, gli amanti del mattone tritato Pablo Andujar e Roberto Bautista Agut non partivano con un grande vantaggio pronosticabile nelle sfide a Steve Darcis (in campo con il ranking protetto, lo sarà anche all’Open d’Australia) ed Evgeniy Donskoy. Andujar, ad ogni buon conto, presumiamo faticherà a dormire bene stanotte, e non solo per i rumorosi festeggiamenti di benvenuto all’anno nuovo. Pareggiato un primo set giocato maluccio, Pablo ha recuperato da un break sotto nel terzo forzando il tie break, condotto prima per 4-0, poi per 6-2 con quattro match point consecutivi dilapidati e gli ultimi due omaggi dal sei pari che hanno spedito avanti l’incredulo russo. Bene Jaume Munar, che sta imparando pian piano a digerire l’ostico cemento, e anche il buon Ernesto Gulbis, il quale, in ogni caso, ha trovato il modo di impiegare quaranta minuti più del necessario per avere ragione di Pedro Sousa.

Risultati

[PR] S. Darcis b. [6] R. Carballes Baena 6-3 6-4
J. Munar b. R. Albot 6-2 7-6(4)
E. Donskoy b. [8] P. Andujar 6-3 5-7 7-6(6)
M. Mmoh b. [WC] P. Gunneswaran 7-5 6-3
E. Gulbis b. P. Sousa 6-4 4-6 6-4

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