Saranno cinque i tennisti azzurri nel tabellone principale del neonato torneo di Cordoba. Ai già iscritti Fabio Fognini, Marco Cecchinato e Lorenzo Sonego si sono aggiunti infatti Alessandro Giannessi e Paolo Lorenzi. Giannessi e Lorenzi si sono sfidati nel turno decisivo delle qualificazioni: a prevalere in rimonta e sul filo di lana dopo oltre tre ore di durissima lotta sulla terra rossa argentina è stato il ventottenne spezino con il punteggio finale di 6-7 6-4 7-6. Stranissima l’evoluzione del set decisivo: Giannessi è volato sul cinque a zero in una ventina di minuti di dominio, prima di subire l’incredibile ritorno di Paolino, al solito incapace di mollare. Il mancino di La Spezia è stato bravo a riprendersi quando ormai l’inerzia del match sembrava avergli voltato le spalle, e il tie break lo ha infine premiato.

Il veterano senese si è però potuto consolare, dal momento che, a causa della rinuncia del portoghese Joao Sousa, verrà ripescato. Giannessi al primo turno affronterà la giovanissima wild card brasiliana Thiago Seyboth Wild, trionfatore degli US Open junior nel 2018 nella finale con Lorenzo Musetti, mentre Lorenzi è atteso dall’argentino Guido Pella. Si è fermata invece all’ultimo ostacolo la corsa al tabellone principale di Ginaluigi Quinzi: il marchigiano si è arreso nel turno decisivo all’argentino Pedro Cachin in due set.

Giornata agrodolce per il tennis azzurro anche nel lunedì bulgaro: l’ultimo round delle qualificazioni si è chiuso  con una gioia e un dolore per i nostri connazionali, ma la bella notizia non è necessariamente quella che vi sareste aspettati: bravo Stetone Travaglia a liberarsi al termine di un match tirato di Egor Gerasimov, ostico su queste superfici, e a vendicare Andrea Arnaboldi, eliminato giusto ieri dal numero due bielorusso; meno Luca Vanni, clamorosamente sconfitto dal locale Alexandar Lazarov, addirittura privo di classifica ATP. A render più amara la giornata di Lucone l’evoluzione dell’incontro, che lo ha visto avanti di un break sia nel primo che nel terzo set (per due volte), entrambi persi, peraltro sprecando due match point sul cinque a quattro e servizio nella frazione decisiva.