C’è la proroga della ATP: Torino spera ancora nelle Finals

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C’è la proroga della ATP: Torino spera ancora nelle Finals

La richiesta di Binaghi è stata accolta. Il capoluogo piemontese avrà dieci giorni in più per raccogliere i 78 milioni di euro necessari per organizzare l’evento. Forse anche le altre città non erano prontissime?

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O2 Arena - ATP Finals 2018 (foto Alberto Pezzali Ubitennis)
 

C’è ancora un lumicino di speranza per vedere le ATP World Tour Finals a Torino. A tenere viva la fiammella è stata la stessa ATP che ha accolto la richiesta del presidente della Federtennis Angelo Binaghi di poter usufruire di una proroga di dieci giorni per trovare i fondi che dovrebbero fungere da garanzia per l’organizzazione dell’evento, ovvero 78 milioni per l’intero quinquennio. Naturalmente l’estensione vale anche per le altre città in lizza per ospitare le Finals, ovvero Londra, Manchester, Tokyo e Singapore. Questa concessione da parte della ATP fa pensare che nemmeno le nostre quattro concorrenti avessero le carte completamente in regola. 

Nonostante le vicende degli ultimi giorni, la partita non è chiusa. Io, FIT, e Coni ci siamo spesi in ogni modo possibile per trovare una soluzione che permettesse una proroga dei termini per fornire le garanzie finanziarie necessarie. Ora questa proroga l’abbiamo ottenuta”, ha dichiarato soddisfatta la sindaca di Torino, Chiara Appendino. La partita insomma non è chiusa. Con la stessa metafora  usata da Roberto Finardi, assessore allo sport del capoluogo piemontese, durante un’intervista con la sezione locale de La Repubblica, è rimandata ‘ai supplementari’. Lo stesso Finardi ha anche espresso un certo rammarico per non essere riuscito a chiuderla ai tempi regolamentari, ovvero non aver potuto presentarsi con le carte in regola al momento opportuno. “Avevamo predisposto tutto perché l’obiettivo venisse raggiunto nei tempi stabiliti. Avevamo ricevuto assicurazioni sul fatto che tutto fosse a posto. Poi una mattina abbiamo tutti scoperto che le garanzie per la fidejussione non c’erano. In questa partita noi siamo quelli che sono arrivati in ritardo. Avrei sinceramente preferito evitarlo”.

(Ci teniamo a specificare nuovamente, per non ingenerare confusione, che la fidejussione da 62 milioni cui allude Finardi è un voce diversa e separata dai 78 milioni che verrebbero investiti a fondo perduto).

SERVE IL GOVERNO… – Anche se in pochi lo dicono direttamente, la colpa di questo ritardo sembrerebbe da attribuirsi al governo, il quale nel mese di novembre si era impegnato a fornire a Torino la copertura necessaria per poter organizzare l’evento. Poi le Finals sono diventate apparentemente un ostaggio dei conflitti interni alla coalizione di governo, composta da Movimento 5 Stelle e Lega Nord. Secondo i più maligni, l’opposizione da parte del Carroccio sarebbe una sorta di ripicca nei confronti della battaglia grillina a favore dell’organizzazioni delle olimpiadi a Torino, piuttosto che a Milano e Cortina d’Ampezzo. Non a caso è stato proprio il leghista Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, a mettere in bilico la candidatura di Torino, sentenziando che l’esecutivo non aveva trovato una soluzione in tempo utile.

Ora per l’appunto la scadenza è stata prorogata. In allegato alla lettera mandata dall’ATP, Binaghi aveva mandato una proposta di legge che potrebbe essere presentata in parlamento da Riccardo Molinari, capogruppo leghista alla Camera, per approvare lo stanziamento dei fondi richiesti. Tuttavia, l’iter parlamentare potrebbe essere fin troppo lungo e non arrivare a conclusione entro la nuova deadline fissata dai vertici del tennis professionistico maschile. A meno che non si inserisca la legge in una corsia preferenziale. La strada più semplice per Torino per ottenere questa volta in tempo le risorse necessarie sembra quella di convincere il governo a promulgare un decreto-legge. Per farlo bisogna appunto ottenere l’assenso di entrambi i partiti di coalizione e sollevare l’interesse del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, finora piuttosto distaccato sulla vicenda.

La sindaca Appendino è fiduciosa di riuscire a farlo. “Spero e speriamo vivamente che ci sia un impegno corale per trovare una soluzione tecnica che rispetti i tempi. Se l’esecutivo opererà su questa linea, allora tornerà concreta la possibilità di raggiungere l’obiettivo e dare questa opportunità a Torino, al Piemonte o all’Italia intera. Proprio in questi giorni i sottosegretari Giorgetti e Valente hanno confermato questa volontà”, ha affermato. Meno ottimista è invece l’assessore Finardi. “Temo che questi quindici giorni trascorrano inutilmente come è accaduto ai precedenti. Temo che la situazione non si sblocchi, che chi deve decidere finisca per tirarla in lungo e che si arrivi alla vigilia dell’ultimo giorno utile per scoprire che, ancora una volta, la fidejussione non si trova. Temo altri escamotage, altre perdite di tempo che finirebbero per farci fallire l’obiettivo per la seconda volta”.

…E L’AIUTO DEL TERRITORIO – Intanto la partita delle Finals si innesta anche con quella delle prossime elezioni regionali in Piemonte, in programma per il prossimo 25 maggio, in concomitanza con le elezioni europee. La Lega infatti dovrà contare sull’appoggio anche della Torino che conta per insidiare il solidissimo governatore uscente del centro-sinistra, Sergio Chiamparino. E gli imprenditori locali vogliono fortemente vedere le ATP Finals nella loro città. “Questa dilazione ci fa continuare a sperare. Significa che è un problema che evidentemente hanno anche le altre città candidate”, ha sottolineato Vincenzo Iloti, presidente Camera del Commercio di Torino, avanzando un’ipotesi tutt’altro che illogica: ovvero che anche le altre candidate, evidentemente, non erano poi così pronte a rispettare la prima scadenza prevista. Iloti ha inoltre annunciato di voler mettere pressione sui candidati alle regionali per capire da che parte stanno. “Dobbiamo stanare tutti i candidati che abbiamo sul territorio. Hanno l’occasione di dimostrare se sono in grado di portare dei risultati per la città. Noi li misureremo anche sulla capacità progettuale. Le elezioni imminenti da questo punto di vista ci aiutano”, ha proseguito.

Chissà se basterà questa intensa azione di lobbying da parte della prima cittadina e dell’imprenditoria torinese, impegnata direttamente nella sponsorizzazione dell’evento, per convincere il mondo della politica. Le ATP Finals sono una partita ancora aperta. E magari è meglio non affidarsi alla lotteria dei rigori.


Assegnazione ATP Finals 2021, le puntate precedenti:

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