Due Slam e il numero 1 del mondo - Pagina 2 di 4

Al femminile

Due Slam e il numero 1 del mondo

Da Chris Evert a Naomi Osaka venti giocatrici sono riuscite a raggiungere il primato nel ranking e vincere almeno due Major. Ma solo cinque vantano un record ancora più difficile

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Serena Williams, Chris Evert, Naomi Osaka - US Open 2018
 

Monica Seles
Monica Seles ha ottenuto la prima grande affermazione in carriera proprio come Steffi Graf: subito, alla prima finale Slam disputata, a Parigi. Seles è ancora più precoce: essendo nata il 2 dicembre 1973, al Roland Garros 1990 ha appena 16 anni. Monica ha poi vinto il secondo Slam l’anno successivo, agli Australian Open 1991, prima ancora di raggiungere il primato nel ranking, conquistato nel marzo del 1991. Queste le sue avversarie in occasione dei primi due successi; 7-6(6), 6-4 contro Steffi Graf a Parigi; 5-7, 6-3, 6-1 contro Jana Novotna a Melbourne.

E se il secondo successo di Graf aveva addirittura inaugurato la serie del Grande Slam di Steffi, Seles ci va vicina: la vittoria a Melbourne è la prima di cinque Slam quasi consecutivi; quasi perché nel caso di Monica all’interno della serie va inserita la “casella vuota” della mancata partecipazione al torneo di Wimbledon 1991.

Arantxa Sanchez Vicario
Non è stato semplice per Sanchez trovare spazio nell’epoca di Graf e Seles. E infatti di tutte le venti giocatrici che compaiono nella lista è quella che ha avuto bisogno di più tempo per vincere il secondo Slam: fra il primo successo ottenuto a Parigi nel 1989 e il bis sempre al Roland Garros (1994) passano ben cinque anni. Il primato del ranking (mantenuto per dodici settimane in totale) arriva ancora più avanti, nel 1985.

Arantxa vince il primo titolo Slam alla prima finale, disputata da sfavorita contro la testa di serie numero 1 e campionessa in carica Graf: successo per 7-6(6), 3-6, 7-5. Sanchez ha appena 17 anni, dato che è nata il 18 dicembre 1971. Quel Roland Garros 1989 è passato alla storia come un torneo di grandi sorprese, visto che tra gli uomini vince Michael Chang, altro diciassettenne, ancora più inatteso. Sanchez avrebbe fatto il bis a Parigi alla quarta finale Slam disputata in carriera, nel Roland Garros 1994: 6-4, 6-4 a Mary Pierce.

Martina Hingis
Regina dell’epoca breve tra il dominio di Steffi Graf e l’avvento delle sorelle Williams, Martina Hingis ha concentrato il meglio da giovanissima, con cinque successi Slam fra il 1997 e il 1999, tutti prima dei venti anni. Senza dubbio il suo anno d’oro è il 1997: prima finale Major e primo successo in Australia e poi altre tre finali consecutive, con il grande Slam mancato a causa la sconfitta subita a Parigi in finale contro Iva Majoli, torneo affrontato in condizioni fisiche non ottimali dopo una caduta da cavallo.

Hingis diventa numero 1 nel marzo 1997, dopo il successo in Australia, ma proprio a causa della battuta di arresto di Parigi non riesce a vincere consecutivamente i primi due Slam della carriera. Il secondo successo arriva quindi a Wimbledon. Queste le due avversarie sconfitte: 6-2, 6-2 a Mary Pierce agli Australian Open 1997; 2-6, 6-3, 6-3 a Jana Novotna a Wimbledon 1997. Ultimo dato da non trascurare: Martina è nata il 30 settembre 1980, quindi ha ottenuto i più importanti traguardi della carriera ad appena 16 anni.

Lindsay Davenport
Come Martina Hingis, anche Lindsay Davenport ha avuto la carriera limitata dall’avvento delle sorelle Williams. E infatti ha vinto le sue prime tre finali Slam disputate (due contro Hingis, una contro Graf), mentre ha perso le successive quattro, tutte contro le sorelle Williams (tre con Venus, una con Serena). E anche se Davenport ha senza dubbio rappresentato il segnale dell’avvento del cosiddetto “power tennis”, da grande colpitrice qual era, la sua relativa mobilità a volte l’ha penalizzata nei confronti di vertice con le nuove leve.

Riepilogando: nata l’8 giugno 1976, Lindsay conquista il primo Major a 22 anni, e raggiunge il primato nel ranking a 23. Primo successo alla prima finale Slam: 6-3, 7-5 contro Hingis agli US Open 1998. E secondo successo nel luglio 1999 nella seconda finale disputata: 6-4, 7-5 a Graf, Wimbledon 1999 (partita che rappresenta anche l’ultima finale Slam disputata in carriera da Steffi).

Jennifer Capriati
Non si può parlare della carriera di Jennifer Capriati senza partire dalla sua precocità. Nata il 29 marzo 1976, da esordiente si ritrova ad appena 14 anni in semifinale al Roland Garros 1990. Seguono stagioni di affermazione ad alti livelli in cui batte diversi record di precocità. Ma dopo quattro anni tra le professioniste smette con il tennis, “bruciata” dallo stress, dalla popolarità e dall’impegno richiesto, rivelatosi eccessivo per una ragazzina come lei. E se oggi in WTA ci sono regole che limitano le partecipazioni nei tornei alle minorenni è anche perché i vertici del tennis femminile l’hanno deciso sulla scorta dalla difficile esperienza di Jennifer.

Capriati ha avuto una carriera in due fasi. Dopo quasi due anni senza tennis, torna a giocare nel 1995 e faticosamente, attraverso alti e bassi, riesce a recuperare in età matura il rendimento delle prime stagioni, andando anche oltre: gioca e vince tre finali Slam nel 2001 e 2002, le prime due consecutivamente. E così la “bambina prodigio” Jennifer conquista il suo primo Major soltanto a 24 anni, agli Australian Open 2001 in finale contro Martina Hingis per 6-4, 6-3. Come detto, il bis arriva subito dopo, al Roland Garros 2001, battendo la allora diciottenne Kim Clijsters per 1-6, 6-4, 12-10.

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