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Al femminile

Due Slam e il numero 1 del mondo

Da Chris Evert a Naomi Osaka venti giocatrici sono riuscite a raggiungere il primato nel ranking e vincere almeno due Major. Ma solo cinque vantano un record ancora più difficile

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Serena Williams, Chris Evert, Naomi Osaka - US Open 2018
 

Maria Sharapova
Sharapova è stata l’ultima giocatrice in grado di raggiungere i traguardi di cui ci stiamo occupando ancora da teenager: nata il 19 aprile 1987, vince la prima finale affrontata a Wimbledon 2004 a soli 17 anni, superando la bi-campionessa in carica Serena Williams per 6-1, 6-4. Diventa numero 1 del mondo l’anno successivo e conquista il secondo Slam a 19 anni, agli US Open 2006 battendo 6-4, 6-4 Justine Henin.

Nel tennis sempre più fisico di oggi, sembra difficile che si ripresentino casi di precocità paragonabili a quello di Maria; e ricordo che anche Serena aveva vinto il primo Slam alla stessa età. La vincitrice Slam più giovane in anni recenti è stata Jelena Ostapenko, con il successo al Roland Garros 2017 raggiunto a 20 anni compiuti da appena due giorni.

Victoria Azarenka
A distanza di 5-6 anni, ripercorrendo la carriera di Azarenka, sorprende rendersi conto che negli Slam per lei il meglio è accaduto fra il 2012 e il 2013, nell’arco dei quattro Major disputati sul cemento. La prima vittoria coincide con la prima finale affrontata, agli Australian Open 2012 contro Maria Sharapova (6-3, 6-0). Nel gennaio 2012 Azarenka (che è nata il 31 luglio 1989) ha 22 anni; e con la vittoria diventa anche numero 1 del mondo.

Il secondo Major lo ottiene l’anno successivo sempre a Melbourne, sconfiggendo in finale 4-6, 6-4, 6-3 Li Na agli Australian Open 2013. Fra questi due successi Vika disputa una seconda finale Slam, perdendo agli US Open contro Serena Williams in una delle partite più memorabili del decennio (6-2, 2-6, 7-5). Dopo la quarta e ultima finale disputata in carriera nel settembre 2013 (di nuovo sconfitta da Serena a New York) Azarenka non è più riuscita a ripetersi, raggiungendo nei Major al massimo i quarti di finale.

Angelique Kerber
Fra tutte le giocatrici presenti in questo elenco, Kerber è quella che più si allontana dall’idea della predestinata, della giocatrice che sin da giovanissima mostra di possedere potenzialità superiori. La sua è infatti una progressione tutta avvenuta in età matura. Kerber è nata il 18 gennaio 1988, e riesce a entrare per la prima volta in Top 10 a 24 anni, nel 2012; poi le altre principali conquiste arrivano ancora più avanti, quando ha già compiuto 28 anni.

Il suo anno d’oro è il 2016. La stagione comincia con la vittoria nella prima finale Slam affrontata in carriera: 6-4, 3-6, 6-4 su Serena Williams agli Australian Open 2016. Poi la sconfitta nella seconda finale raggiunta (a Wimbledon ancora contro Serena Williams); il secondo successo arriva agli US Open 2016: 6-3, 4-6, 6-4 a Karolina Pliskova. Una vittoria che le permette anche di diventare numero 1 del mondo.

Nella stessa stagione Kerber conquista anche la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio e la finale al Masters di Singapore, sancendo con questi risultati l’affermazione ad altissimi livelli di un genere di tennis in cui la componente difensiva è determinante.

Garbiñe Muguruza
Muguruza, che è nata l’8 ottobre 1993 è la prima giocatrice degli anni ’90 capace di arrivare sia al numero 1 del mondo che al successo in almeno due Slam. Garbiñe conquista il primo Major alla seconda finale disputata. Perde infatti la prima nel 2015 a Wimbledon contro Serena, ma si rifa contro la stessa avversaria l’anno dopo al Roland Garros 2016: supera Serena per 7-5, 6-4. Il secondo successo arriva a Wimbledon 2017 in finale contro Venus (7-5, 6-0). E questa vittoria fa di Muguruza l’unica giocatrice in grado di sconfiggere in una finale Slam entrambe le sorelle Williams.

A completare la “collezione”, arriva il primato nel ranking un paio di mesi dopo il successo sull’erba londinese, anche se Garbiñe rimane al numero 1 per sole quattro settimane. Dopo due finali su erba e una su terra, per allargare il ventaglio delle sue possibili conquiste, Muguruza dovrà cercare di arrivare in fondo anche negli Slam sul cemento.

Naomi Osaka
Al contrario di Muguruza, Osaka per il momento ha raggiunto tutti i migliori traguardi di carriera sul cemento. È la seconda tennista nata negli anni ’90 a conquistare due Slam e il numero 1 del mondo, ma ancora più precocemente di Garbiñe, visto che Naomi è nata il 16 ottobre 1997. A oggi il suo bilancio nelle finali è piuttosto scarno, ma già di notevole prestigio: due sconfitte nel torneo di casa a Tokyo (2016 e 2018) e tre vittorie nei tre più importanti tornei sul cemento: Indian Wells 2018 e i due Slam.

La prima vittoria di Osaka arriva agli US Open 2018, quando ancora ventenne sconfigge in due set Serena Williams (6-2, 6-4). Ma l’impresa ancora più sorprendente è il bis immediato ottenuto agli Australian Open 2019, in finale contro Petra Kvitova (7-6(2), 5-7, 6-4). E quando vince a Melbourne, Naomi ottiene i punti necessari per salire in cima al ranking, appena ventunenne.

Dunque sino a oggi solo cinque tenniste hanno vinto i primi due Slam della carriera consecutivamente: Evert, Goolagong, Venus, Capriati e Osaka. Ma solo due, Jennifer Capriati e Naomi Osaka, sono riuscite a farlo vincendo le prime due finali disputate. Evert, Goolagong e Venus avevano prima perso una o più finali Slam. Per concludere ecco il quadro riassuntivo:

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