La resa dei teen-ager canadesi: Shapovalov la prende bene, Aliassime un po’ meno

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La resa dei teen-ager canadesi: Shapovalov la prende bene, Aliassime un po’ meno

La corsa nel Masters 1000 dei due baby prodigi Made in Canada si è interrotta in semifinale contro l’esperienza di Federer e Isner. Ma la loro rivalità potrebbe essere solo all’inizio

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Felix (Aliassime) e Denis (Shapovalov), 18 e 19 anni rispettivamente. Si è parlato tanto di loro durante questa settimana. I due teen-ager canadesi si sono resi protagonisti di una serie di grandi prestazioni al Masters 1000 di Miami, prendendosi un posto a testa nelle due semifinali. La classe di Roger Federer si è rivelata però troppo difficile da gestire per Shapovalov e l’esperienza di John Isner ha fatto la differenza nella sfida contro Auger-Aliassime. Ma il futuro è dalla loro parte. E una nuova rivalità tutta canadese sembra prefigurarsi nel futuro del grande tennis.

I diretti interessati non ne vogliono ancora sentir parlare. “Non saprei se si tratta di una rivalità la nostra. Non abbiamo giocato contro molte volte sul circuito (una per la precisione al primo turno degli scorsi US Open e Auger Aliassime si ritirò durante il match ndr). Però i nostri risultati ci stimolano a vicenda. Stanno succedendo un sacco di cose positive e questo ci dà motivazioni”, ha detto a riguardo Auger-Aliassime. “Ma non penso si possa definire ancora una rivalità. Inoltre siamo ottimi amici”. 

In realtà però le basi per costruire un sano dualismo ci sono tutte. A parte la nazione di provenienza, questi due sembrano condividere ben poche cose. Da una parte il biondo Shapovalov propone un tennis brillantissimo, fatto di puro talento e istinto ma anche tanta discontinuità. Dall’altra, l’afrocanadese Auger-Aliassime fa dell’atletismo e della solidità da fondocampo le chiave del suo successo. E le differenze tecniche si rispecchiano anche nella personalità fuori dal campo: estroverso e giocherellone Denis, introverso e ben meno scanzonato Felix.

Queste differenze si sono viste anche nei modi di reagire alle sconfitte in semifinale. Come se gli fosse interessato ben poco del risultato, Shapovalov è uscito dal campo emozionato per aver giocato con il giocatore del quale probabilmente ha sempre avuto il poster in cameretta. “È sempre dura accettare una sconfitta. Ma mi sono divertito ad essere lì in campo con il mio idolo. Ho dato tutto. Ho giocato abbastanza bene”. Si porterà a casa il ricordo di quando Federer gli ha fatto i complimenti per una gran volée piuttosto che quello del perentorio 6-2 6-4 finale con il quale lo svizzero lo ha superato. E riguardo a possibili strategie per battere il fenomeno svizzero la prossima volta ha affermato ridendo: “Cercare di fare quattro ace a game e sperare che lui faccia altrettanti doppi falli quando serve!”. Insomma si è divertito lo stesso. 

Sarà anche per le occasioni perse, nella fattispecie i due turni di servizio che potevano portarlo a conquistare entrambi i set, ma Auger-Aliassime non ha preso altrettanto bene l’eliminazione dal torneo. “Ho fatto il meglio che ho potuto. Ho risposto meglio al suo servizio rispetto a tutti i giocatori che lo hanno affrontato questa settimana. Ma la mia battuta non ha funzionato nei momenti decisivi. Ci sono opportunità che non possono non essere sfruttate. Perdere due volte il turno di servizio quando si serve per il match è terribile”, ha affermato di fronte ai giornalisti. E, avanti 6 a 5 nel primo set, il ragazzino di Montreal ha addirittura commesso tre doppi falli. “È stato come se avessi avuto un virus. Non me lo so spiegare. È molto dura da mandare giù”, ha aggiunto con amarezza. 

Ma siamo sicuri che avrà occasioni per rifarsi. Magari proprio contro Shapovalov, per dare adito ad una rivalità tutta canadese che sembra fatta apposta per dividere gli appassionati di questo sport negli anni a venire.

Edit 31/03: nell’articolo è stato modificato il passaggio nel quale ci si riferiva al Canada come ‘nazione d’adozione, più che di provenienza’. Ricordiamo che i genitori di Shapovalov (nato a Tel Aviv) si sono trasferiti in Canada quando il tennista aveva meno di un anno, mentre Auger-Aliassime è nato e ha vissuto in Canada (suo padre è originario del Togo, sua madre canadese del Quebec) 

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