Isner KO, lo stop è più grave del previsto

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Isner KO, lo stop è più grave del previsto

Il dolore al piede sinistro che l’ha frenato nella finale di Miami dipende da una frattura da stress: stop da quattro a sei settimane, può rientrare al Roland Garros

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L’allarme si era acceso nel secondo set della finale di Miami, quando John Isner ha dovuto alzare bandiera bianca qualche metro prima del traguardo. Lo statunitense aveva concluso immobile la sfida contro Roger Federer, dopo aver avvertito un dolore condizionante al piede sinistro: “Durante il primo set aveva iniziato già a farmi maleha raccontato in sala stampa -, e poi ha continuato a peggiorare come se avessi qualcosa di rotto. Sul 3-4 nel secondo set già sapevo che non avrei vinto“.

E in effetti il trauma c’era tutto: la diagnosi arrivata nelle ultime ore parla di frattura da stress, un problema più grave del previsto che lo terrà fuori (a seconda degli sviluppi) dalle quattro alle sei settimane. Un infortunio sul quale ha probabilmente influito anche l’imponente struttura fisica di un giocatore che sposta per il campo 108 chili per 208 centimetri, non agevolando il compito delle sue articolazioni. Per il numero 10 del mondo significa saltare la gran parte della stagione su terra battuta, con la prospettiva di rientrare al Roland Garros, o nella migliore delle ipotesi a Roma.

Una brusca frenata nella stagione del gigante di Greensboro, sesto nella Race dopo aver conquistato due semifinali (New York e Delray Beach) e la finale a Miami. Le conseguenze dello stop riguarderanno con tutta probabilità anche il ranking e la posizione in top 10, visto che Isner avrebbe dovuto difendere due quarti di finale a Houston e a Madrid (mentre a Roma l’anno scorso venne eliminato già al primo turno). Lo Slam parigino nel 2018 lo vide spingersi fino al quarto turno, quando ha avuto la peggio nella sfida tra torri con Del Potro. Considerando probabile il rientro a Parigi, il vero obiettivo diventa chiaramente recuperare il top della forma in vista dell’estate e di Wimbledon, dove solo otto mesi fa ha dimostrato di potersi spingere molto in alto.

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