Nadal verso Federer: "Abbiamo condiviso i momenti più importanti delle nostre carriere"

Interviste

Nadal verso Federer: “Abbiamo condiviso i momenti più importanti delle nostre carriere”

“Sto giocando bene, ma contro Roger dovrò fare meglio”. La chiave del match secondo Rafa e le motivazioni: “Abbiamo passione, amore per il gioco. Viviamo per queste sfide. E sappiamo che non durerà per sempre”

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Rafa Nadal - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Grazie alla netta vittoria in tre set contro Kei Nishikori, Rafa Nadal giocherà venerdì la sua 12esima semifinale in carriera al Roland Garros. Dall’altra parte della rete troverà per la 39esima volta il suo rivale di sempre Roger Federer. Ecco la conferenza stampa del campione spagnolo: Roger, le motivazioni, il ritorno di Andy Murray.

Se più felice di come hai giocato finora nel torneo o del fatto che sei in semifinale e giocherai di nuovo contro Federer, in quella che ormai è una sfida leggendaria?
Onestamente, per me la cosa più importante è essere in semifinale. Sto giocando in maniera molto positiva. Solida. Sto giocando bene e vincendo buone partite contro avversari duri come oggi. Sono felice di questo. Ovviamente trovarsi di fronte Roger in semifinale è una cosa in più. Abbiamo condiviso i momenti più importanti delle nostre carriere insieme, sul campo, uno contro l’altro. Quindi ci sarà un’altra puntata… sono felice ed emozionato. Sarà un momento speciale, bisogna farsi trovare pronti.

Considerando il fatto che hai affrontato Roger così tante volte, in che modo la preparazione di questa sfida sarà diversa rispetto alle precedenti?
Ho appena finito la mia partita, ora ho due giorni di riposo, non è il momento di pensarci. Quello di domani sarà un giorno di libertà, per stare con la mente rilassata, godermi un po’ di tempo con la famiglia e allenarmi un pochino senza forzare troppo, giusto per tenermi in movimento. Poi inizieremo a pensare a cosa fare. In ogni caso, ogni partita contro di lui è una grande partita. Il livello di tennis che devi giocare è alto, il più alto. Sto giocando bene, ma dovrò giocare molto bene contro di lui (ride).

Andy Murray ha appena confermato che giocherà in doppio al Queen’s. Credevi nella possibilità che tornasse a giocare e cosa ne pensi del suo ritorno?
Onestamente sono un po’ sorpreso che accada così presto. Ho sempre pensato che avrebbe trovato un modo per tornare a giocare, per il semplice fatto che è ancora giovane e ancora tanto innamorato del gioco. Sono felice di sapere che giocherà ancora. È una grande notizia, per lui innanzitutto, per il suo team e la sua famiglia, e poi per tutto il circuito e i tifosi. È un’ottima cosa per tutto il mondo del tennis. Sono felice, soprattutto per lui.

È passato tanto tempo dall’ultima volta che hai affrontato Roger qui a Parigi. Sei felice di poterlo incontrare di nuovo? Pensi che sarà una partita diversa?
Non esistono due partite uguali. Tutti i match sono diversi, perché proviamo sempre cose diverse. Vedremo. Me lo aspetto aggressivo, con cambi di ritmo e ricerca della rete. Questa è la mia sensazione, che proverà a giocare così perché sta giocando bene e ha il tennis per farlo. Io dovrò essere solido. Dovrò colpire abbastanza forte da non permettergli di giocare i suoi colpi da buone posizioni di campo. Dovrò farlo colpire in situazioni difficili, così avrà meno opportunità di essere aggressivo e venire a rete. In fin dei conti si tratta di giocare bene. Se sarò in grado di giocare bene con dritto e rovescio allora spero di poterlo mettere in difficoltà. Altrimenti sarò io ad essere nei guai (ride).

Roger ha detto che uno dei motivi per cui è tornato a giocare sulla terra è per sfidarti. È una cosa che ti ispira?
No, non è vero. Non l’ha detto. No no. È tornato a giocare sul rosso perché è un tennista completo, che gioca bene su ogni superficie. E sulla terra ha buone opportunità di vincere. E poi si sentiva fisicamente pronto. È tornato perché voleva farlo. E si sentiva in forma fisicamente, non c’era motivo di saltare tutta una parte di stagione. Questa è la ragione principale. Sarà una partita speciale per lui, per me, sono sempre stati incontri speciali i nostri. Ma qui sarà ancora più particolare, importante sicuramente. E lui sarà pronto per dare il massimo, come me.

Il fatto che lui abbia vinto gli ultimi cinque scontri diretti, e che tu lo abbia battuto 13 volte su 15 sulla terra, ha una qualche rilevanza?
Lo sapremo venerdì. Per il momento, non posso dirti niente. Purtroppo non posso prevedere il futuro. Sicuramente farò in modo che quei successi sul rosso contino qualcosa. E lui farà la stessa cosa, cercherà di far pesare quelle ultime sconfitte. E allora vedremo cosa succederà. È un match davvero particolare. Lo sappiamo tutti. Ma alla fine, è solo una partita di tennis. Il giocatore migliore avrà maggiori opportunità di trionfare.

Giocate uno contro l’altro da così tanti anni. Come siete riusciti ad arrivare così lontano? Avete entrambi più di 30 anni, cosa ti motiva ancora quando lo affronti?
È la voglia, la passione, l’amore per quello che facciamo. Nel mio caso, credo ancora di più a causa di tutti i problemi che ho dovuto affrontare. Quello che tiene la fiamma viva è il desiderio, il desiderio di giocare, di essere uno sportivo, di calcare i grandi palcoscenici e capire che tutto questo non durerà per sempre. Quindi quello che voglio fare è dare a me stesso la possibilità di essere a posto fisicamente e mentalmente. Finché sarò felice di fare quello che faccio, finché mi alzerò la mattina con il desiderio di continuare a fare tutto questo ogni giorno, continuerò ad essere qui. E al momento, le cose stanno andando bene. Quindi ne traggo vantaggio, mi godo tutte queste opportunità. Ho la possibilità di vivere momenti speciali della storia del nostro sport. Aver giocato così tante volte contro Novak, come è accaduto a Roma, e adesso sfidare Roger in semifinale, questi sono i momenti per i quali lavoriamo ogni giorno e per i quali ci prepariamo al meglio delle nostre possibilità. Al di là della vittoria o della sconfitta, quello che vogliamo davvero è competere, lottare nella maniera più corretta possibile, e godercela.

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