Con le prossime tabelle si comincia a considerare l’intera evoluzione dello scambio, anche se nei primi due casi sempre in relazione con il servizio. Nella prima classifica sono presentati i punti vinti (in percentuale) servendo la prima di servizio.
Comanda Ashleigh Barty, davanti a due tenniste con una ottima prima come Julia Goerges e Jennifer Brady. Colpisce in senso opposto l’undicesima posizione di Serena Williams, che lo scorso anno era prima, con il 78% di punti vinti. Un dato comunque abbastanza lontano dall’85% di Barty, forse però influenzato dalla relativa resistenza opposta dalle tre avversarie incontrate da Ashleigh nei primi turni.

Segue la classifica relativa alla percentuale di punti vinti servendo la seconda di servizio. Una statistica importante ma che nel caso specifico non è molto significativa per la presenza ai vertici di tante giocatrici uscite ai primi turni. Come sempre, più i dati di riferimento sono limitati (poche partite) meno attendibili sono i valori.
Occorre infatti scorrere un po’ di posizioni per ritrovare chi è arrivata in fondo, o quanto meno nella seconda settimana. E non è affatto una sorpresa che usando questo criterio il primo nome che si incontra sia quello di Johanna Konta. Ricordo che Konta è abituata a stare ai vertici della classifiche di fine anno WTA per i punti vinti con la seconda di servizio: è stata la prima in assoluto nel 2016 e 2017, e quindi non stupisce che anche a Wimbledon sia la “prima delle migliori” in questo dato.

a pagina 5: Risposte in campo. Punti vinti in risposta. Risposte vincenti