È un buon Murray, ma Thiem ha le spalle larghe e va in semi a Pechino

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È un buon Murray, ma Thiem ha le spalle larghe e va in semi a Pechino

Il numero uno del tabellone deve tirare fuori il meglio di sé per eliminare Andy, che può dirsi comunque soddisfatto del suo torneo. L’austriaco sfiderà Khachanov in semifinale, nella parte bassa sfida Tsitsipas-Zverev

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Dominic Thiem - Pechino 2019 (foto via Instagram, @atptour)
 

Il secondo quarto di finale di giornata al China Open di Pechino ha regalato spettacolo e ha decretato la non netta, ma abbastanza evidente superiorità di Dominic Thiem su Andy Murray. Il tre volte campione Slam ha provato a colmare il gap con la grinta e il suo grande talento, ma dopo quasi due ore di gioco Thiem si è imposto in due set staccando il pass per la settima semifinale della sua stagione. L’austriaco (primo favorito del torneo cinese) ha giocato una partita di altissimo livello: 35 vincenti messi a segno a fronte di soli 16 errori. Serviva proprio questo affinché il buon Andy non approfittasse di un piccolo inciampo per mettersi in condizione di fare il colpo grosso.

A inizio match sembra di vedere lottare due top 5 (e il braccio di Andy vale ancora quel ranking). È Thiem a mettersi davanti, conquistando il break iniziale dopo un game lunghissimo. Murray riesce a sfondare nel terzo game, quando reagisce da 15-40 infilando una serie di colpi vincenti. Il doppio break è comunque nell’aria e sancisce la fine di un bel primo set, durato 50 minuti. Nonostante lo scoreboard reciti 6-2 Thiem, Andy ha fatto un’ottima impressione, anche un pizzico meglio rispetto ai tre incontri precedenti.

Il secondo set si apre male per il giocatore di Dunblane. Dominic gli strappa la battuta colpendo un fortunatissimo nastro, ma gestisce alla grande i suoi turni di battuta tenendo dietro Murray come un pilota di Formula 1 che vuole mantenere la leadership del Gran Premio. Fino al 5-4 e servizio. Lì il finalista dell’ultimo Roland Garros si ingolfa e commette tre doppi falli che consentono a Murray di recuperare il break e di sperare ancora nella rimonta.

Lo scozzese gioca bene, il pubblico lo applaude e dall’altro lato Thiem reagisce per evitare ulteriori guai, rifugiandosi nel tie-break. Nel gioco decisivo il numero 5 del mondo alza i giri del motore e gioca i migliori punti della sua partita, chiudendo 7-3 e portando a casa la seconda vittoria in carriera contro Murray. Sfiderà in semifinale Karen Khachanov, che ha battuto Fabio Fognini nel primo quarto di finale.

LA SECONDA SEMIFINALE – Nonostante siano arrivati a Pechino nel bel mezzo di un periodo piuttosto negativo, che dura da qualche settimana per il primo e ormai da qualche mese per il secondo, i favoriti della parte bassa del tabellone Stefanos Tsitsipas e Alexander Zverev hanno guadagnato il diritto di sfidarsi per un posto in finale. Due vittorie peraltro molto simili per punteggio e avversario sconfitto, poiché il greco ha battuto Isner e il tedesco si è imposto su Querrey, le due più fulgide espressioni della scuola USA ‘servizio e dritto’ nel dopo-Roddick. Tsitsipas ha concesso nove punti in risposta, Zverev appena cinque in più e entrambi hanno salvato l’unica palla break concessa all’avversario. Persino il totale di punti vinti è quasi gemello: Stefanos ne ha fatti 65, Zverev 66.

Tutto lascia quindi presagire una semifinale equilibrata o quantomeno dal pronostico molto difficile (i precedenti sorridono a Tsitsipas, in vantaggio 2-1). Entrambi tornerebbero in finale a cinque mesi dall’ultima disputata, a Madrid da Tsitsipas (persa contro Djokovic) e a Ginevra da Zverev (vinta contro Jarry).

Risultati:

[1] D. Thiem b. [PR] A. Murray 6-2 7-6(3)
[4] K. Khachanov b. [6] F. Fognini 3-6 6-3 6-1
[3] S. Tsitsipas b. J. Isner 7-6(3) 6-3
[2] A. Zverev b. S. Querrey 7-6(3) 6-2

Il tabellone completo

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