Intervista a Luca Berrettini, papà di Matteo: "Per il girone meglio Nadal di Djokovic"

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Intervista a Luca Berrettini, papà di Matteo: “Per il girone meglio Nadal di Djokovic”

Ho intervistato il papà di Berrettini, che tra una settimana battaglierà con i più forti del mondo a Londra. Ecco il suo gruppo ideale per Matteo

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Matteo Berrettini - US Open 2019 (via Twitter, @usopen)
 

Durante Shapovalov-Monfils Matteo era con un suo amico di Roma, mi sembra che non l’abbia vista neanche lui, l’ha seguita sul livescore. Io ho visto soltanto l’ultimo game, erano 30-0 e ha iniziato a suonare il telefono… lì ho capito che ero in ritardo e che Shapovalov aveva vinto!” mi ha svelato Luca Berrettini, papà di Matteo, che ha concesso a Ubitennis questa intervista telefonica per condividere con noi le sue emozioni dopo il grande traguardo raggiunto da Matteo: la storica qualificazione alle ATP Finals. “Io e mia moglie non abbiamo neanche avuto il tempo di abbracciarci, perché sono arrivati subito migliaia di messaggi“.

Matteo invece si è preso pochissimo tempo per festeggiare, ci racconta papà Luca, perché ha subito iniziato a pensare come prepararsi al meglio per onorare la grande occasione di giocare con gli altri sette tennisti più forti del mondo. Molto sarà deciso anche dall’esito del sorteggio che si svolgerà a Londra martedì 5 novembre. Il gruppo ideale secondo Luca per Matteo? Lo scoprirete ascoltando l’audio dell’intervista. 

La forza di Matteo secondo il babbo è la capacità di essere sempre positivo. Reagire a sconfitte e infortuni e alle avversità, avvantaggiandosene. Si procura un infortunio al braccio sinistro? Impara giocare lo slice di rovescio. Al ginocchio? Lavora e rafforza tutta la muscolatura della parte alta del corpo. Alla caviglia prima dell’US open? Lavora e si presenta al meglio fisicamente. 

Chi ha più margini di miglioramento fra Dominic Thiem e Matteo, gli chiedo? Hai letto l’articolo che avevo fatto confrontandoli e che alcuni lettori hanno considerato patriottico e condizionato dalla mia simpatia, anche tecnica, per Matteo? “Thiem sta lavorando duro come sempre ma se ha scelto un nuovo coach è perché voleva superare certi limiti tecnici, migliorare sul veloce e sono certo che migliorerà anche lui“.

Facciamo il gioco degli accoppiamenti al Masters? Io ti dico con chi preferirei trovarmi se fossi Matteo, considerando che Nadal sarà in un gruppo e Djokovic in un altro, che Federer sarà in un gruppo e Medvedev in un altro. Ascoltate l’audio e sentirete che per due nomi su tre io e papà Berrettini siamo d’accordo, per il terzo no. Quanto a Zverev, è il solo che Matteo non potrà incontrare… salvo che Nadal salti le Finals (e i dubbi a riguardo ci sono); a quel punto Zverev diventerebbe sesto, Berrettini settimo e subentrerebbe Bautista Agut come ottavo.

Poi si parla anche di Jacopo Berrettini che ha perso 3 set al tie-break con Musetti… quindi è in prospettiva sembra molto competitivo anche lui. Intanto a Londra ci sarà tutta la famiglia, a partire proprio da Jacopo: ci saranno anche nonni, amici e dovrebbe esserci anche Ajla Tomljanovic, la fidanzata di Matteo, che sarà reduce dalla finale di Fed Cup. Tutti insieme per spingere Matteo verso qualcosa di grande.

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