Alla prova dei fatti, stagione WTA 2019 - Pagina 3 di 4

Al femminile

Alla prova dei fatti, stagione WTA 2019

Da Amanda Anisimova a CoCo Vandeweghe, top e flop delle previsioni avanzate all’inizio dell’anno

Pubblicato

il

Bianca Andreescu - US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)
 

Garbiñe Muguruza
ranking 31 dicembre 2018: n°18
ranking  4 novembre 2019: n°36
Differenza: -18
Qualità/difficoltà della previsione: gravemente sbagliata
Quando penso alla posizione di Muguruza ancora fatico a prendere atto della realtà. Non mi sembra possibile che una giocatrice con in bacheca due Slam possa essere andata incontro a due stagioni consecutive di regresso per di più fra i 24 e i 26 anni (è nata nell’ottobre 1993). In pratica dal 2015 ha concluso la stagione in queste posizioni: numero 3, 7, 2, 18, 36.

Nel 2019 a parte l’isola felice di Monterrey (dove ha confermato il titolo 2018) non è mai riuscita ad andare oltre i quarti di finale: in questo modo non ha raccolto punti pesanti, e probabilmente le poche soddisfazioni hanno ulteriormente contribuito a diminuire la sua fiducia, anche se qua e là ha comunque offerto discreti match (tre vittorie contro Top 10). Dopo quasi due anni di difficoltà, in luglio è arrivata la separazione dal suo storico coach Sam Sumyk. A questo punto il 2020 potrebbe rivelarsi determinante per il destino della sua carriera.

Madison Keys
ranking 31 dicembre 2018: n°17
ranking  4 novembre 2019: n°13
Differenza: +4
Qualità/difficoltà della previsione: medio-bassa
Non è stata una stagione super-scintillante per Keys, con indicatori contraddittori. Nel 2018 infatti aveva concluso con un saldo partite vinte/perse migliore rispetto al 2019 (29/14 invece che 28/15) e con più punti WTA (2976 invece che 2767). Però la differente distribuzione dei punti al vertice della classifica ha fatto sì che quest’anno migliorasse di quattro posizioni. Ma ci sono stato anche indubbi progressi: zero titoli nel 2018, due vittorie importanti nel 2019, il Premier di Charleston (in finale su Wozniacki) e il Premier5 di Cincinnati (finale su Kuznetsova).

Ultima considerazione: per anni ho aspettato da Keys il successo in uno Slam, con l’intima convinzione che prima o poi sarebbe arrivato; ora però dopo l’avvento delle nuove leve ho il timore che l’impresa in un Major sia diventata meno probabile.

Serena Williams
ranking 31 dicembre 2018: n°16
ranking  4 novembre 2019: n°10
Differenza: +6
Qualità/difficoltà della previsione: abbastanza facile
Williams nel 2018 era rientrata dalla maternità a Indian Wells e aveva impiegato un po’ di mesi per essere di nuovo competitiva. Poi aveva raggiunto due finali (Wimbledon e US Open). Nel 2019 non era così automatico potesse ripetersi; età o infortuni potevano compromettere il rendimento. Però il fatto di poter disputare la stagione intera la metteva in una condizione di oggettivo vantaggio.

A conti fatti nel 2019 è sicuramente progredita: nel bilancio partite vinte/perse (da 18/6 a 24/6), nel totale dei punti WTA raccolti (da 2976 a 3935), oltre che nel ranking. Anche se, dal suo punto di vista, probabilmente non ha fatto molta differenza, visto che nei titoli Slam è sempre ferma a 23, con due finali perse proprio come nel 2018.

Aryna Sabalenka
ranking 31 dicembre 2018: n°13
ranking  4 novembre 2019: n°11
Differenza: +2
Qualità/difficoltà della previsione: corretta per un artificio
Ho spiegato nella introduzione dell’articolo perché come dato di partenza ho utilizzato l’ultima classifica del 2018 e non quella di inizio novembre, che avrebbe consentito l’esatto raffronto nell’arco di un anno. Stando così le cose, il “pareggio” di Sabalenka (numero 11 nel novembre 2018 e numero 11 dodici mesi dopo), si trasforma in un progresso di due posizioni.

Al di là di questi cavilli, il 2019 di Aryna è stato più travagliato di quanto mi aspettassi; è andata incontro ai classici problemi di crescita, quasi inevitabili in tutte le giovani giocatrici e che pensavo avrebbe avuto la capacità di gestire meglio. In stagione ha comunque raggiunto quattro finali, ne ha vinte tre (tutte in Cina), e concluso con i successi di Wuhan e Zhuhai. Ha invece deluso negli Slam (appena 4 match vinti in totale) ed è soprattutto in questo che dovrà sforzarsi di migliorare nel 2020.

a pagina 4: Riepilogo e considerazioni finali

Pagine: 1 2 3 4

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement