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Al femminile

WTA, diario di un decennio: ultimo capitolo

Undicesimo articolo che conclude la serie dedicata agli anni ’10 in WTA: le vicende di Fed Cup, la geografia degli Slam, le giocatrici del decennio, le partite indimenticabili. E il meglio da Wimbledon

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Bianca Andreescu e Serena Williams - US Open 2019 (via Twitter, @WTA)
 

La giocatrice degli anni ’10
È possibile individuare la giocatrice del decennio? Per introdurre il tema comincio con una tabella che sintetizza le vincitrici dei maggiori titoli assegnati nei dieci anni passati. A scanso di equivoci: non si tratta di un confronto fra carriere. È chiaro che Serena in totale non ha vinto 12 Slam, né Sharapova solo 2. Sono considerati esclusivamente i tornei conquistati negli anni ’10:

Quindi chi è la giocatrice del decennio? Per numero e peso delle vittorie, la risposta è facilissima e immediata: Serena Williams. Punto e stop. Serena è stata la più forte senza alcun dubbio.

Però definire Williams la giocatrice degli anni ’10 mi lascia insoddisfatto. È corretto ma anche limitativo. Serena è quantomeno la giocatrice di un ventennio, a stare stretti, visto che ha vinto il primo Slam addirittura nel 1999 (US Open), quando non aveva ancora compiuto 18 anni. Tanto che se riuscisse a conquistare ancora un Major nei prossimi anni, significherebbe essere in grado di vincere Slam in quattro decenni diversi. Qualcosa di assolutamente fenomenale.

Vorrei piuttosto provare a individuare la giocatrice che ha legato la sua carriera in modo inequivocabile ai dieci anni appena trascorsi, dal 2010 al 2019. Per questa ragione penso vadano scartati anche altri nomi, come Sharapova (3 Slam su 5 vinti nel decennio precedente) o Clijsters.

Ma c’è qualche tennista che risponde effettivamente a queste caratteristiche? Comincerei con una rosa di sette nomi, da cui effettuare una ulteriore scrematura. In ordine alfabetico: Azarenka, Halep, Kerber, Kvitova, Pliskova, Radwanska, Wozniacki.

Non me la sento di scegliere Radwanska e Pliskova perché a loro manca la vittoria in uno Slam per coprire il ventaglio dei titoli importanti. L’assenza di un Major è il grande rammarico di carriera di Aga e rimane il principale obiettivo per Karolina nel prossimo decennio. Una casella vuota che le rende inadeguate.

Rimangono allora cinque tenniste. Ho preparato una tabella riassuntiva che le compara:

Verificando i numeri escluderei Azarenka perché dal 2016 non è più stata una autentica protagonista; il suo periodo al vertice non copre al meglio i dieci anni presi in considerazione: un po’ troppo compresso e anticipato.

Per ragioni simili, ma tempi opposti, non mi convince Halep: ha iniziato un po’ tardi ad affermarsi. Simona (che è nata nel 1991) è sicuramente la migliore candidata del secondo quinquennio, ma non è una presenza significativa nei primi tre anni ’10.

Difficile valutare Kerber. Con tre Slam vinti è, Serena a parte, quella con più Major. Pur essendo nata nel 1988, la sua esplosione ad alti livelli è avvenuta agli US Open 2011 (con la semifinale raggiunta a sorpresa) per cui sul piano temporale è abbastanza centrata. Però Angelique è andata incontro anche a stagioni di appannamento che l’hanno periodicamente allontanata dal centro della scena.

A mio avviso le migliori candidate a rappresentare gli anni ’10 sono Petra Kvitova e Caroline Wozniacki. Wozniacki è stata più precoce, ma tutte e due sono nate nel 1990 (marzo e luglio) e quindi proprio nel 2010 hanno compiuto vent’anni, età simbolo di una nuova fase di vita.

Kvitova già nel 2010 aveva raggiunto la semifinale a Wimbledon ma si è affermata definitivamente all’inizio del 2011; da allora è stata una costante presenza nel circuito. Costante nei suoi tipici alti e bassi, naturalmente; in ogni caso Petra ha vinto almeno un torneo per ogni stagione negli ultimi nove anni; e le è riuscito anche nell’anno per lei più critico, il 2017, quando ha potuto giocare solo nella seconda parte a causa dell’accoltellamento alla mano, che le ha causato la discesa al numero 29 della classifica. Kvitova ha vinto ogni tipologia di torneo possibile in WTA (incluso il Masterino di Zhuhai), ma le manca il numero 1 del ranking.

Chi ritiene (con validi motivi) fondamentale il numero 1 in classifica, penso preferirà Wozniacki. Caroline è esplosa definitivamente nel 2009, ma sfortunatamente per lei quel 2009 non si può contare, perché appartiene al decennio precedente: chiuse quarta in classifica, con la finale agli US Open (persa contro Clijsters) e tre tornei vinti. Ma anche partendo dal 2010 i suoi numeri sono importanti: Wozniacki come Kvitova ha vinto almeno un titolo in nove anni sui dieci presi in esame. E può vantare il primo posto WTA alla fine del 2010 e 2011. Infine per Caroline c’è un ulteriore elemento simbolico: la decisione di ritirarsi agli Australian Open 2020. In pratica chiuderà con il tennis quasi in corrispondenza con la fine del decennio.

Se consideriamo Kvitova e Wozniacki le giocatrici più legate agli anni ’10 penso vada sottolineato anche un aspetto “stilistico”: sono due giocatrici agli antipodi. Una delle migliori esponenti del tennis offensivo (Petra) e una del tennis difensivo (Caroline). Significa che nei dieci anni passati è stato possibile avere successo con stili di gioco profondamente differenti. A mio parere un aspetto positivo del periodo che stiamo considerando.

a pagina 4: Le partite del decennio

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