Australian Open, arriva la 'Air quality policy'

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Australian Open, arriva la ‘Air quality policy’

Se la concentrazione di polveri sottili nell’aria dovesse superare i 200 microgrammi per metro cubo, i match saranno sospesi. Intanto la stampa australiana punta i riflettori su Kyrgios e Barty

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Dalila Jakupovic - Qualificazioni Australian Open 2020 (via Twitter, @simonrbriggs)
 

da Melbourne, Robbie Cappuccio

Una pioggia battente per una notte intera, seguita da vento fresco da sud, ha riportato le condizioni dell’aria alla normalità. A Melbourne si respira di nuovo (per ora) con sollievo dei residenti e dei giocatori che possono disputare il turno finale del torneo di qualificazioni in condizioni ottimali.

AIR QUALITY POLICY – Un trafiletto sul The Age riporta come Craig Tiley (CEO di Tennis Australia), ampiamente criticato da tanti giocatori per aver fatto giocare le partite di qualificazione in condizioni di aria “pericolose”, abbia difeso la sua decisione. Tiley ha dichiarato che l’organizzazione aveva deciso di sospendere il gioco solo se la concentrazione di polveri sottili avesse superato i 200 microgrammi per metro cubo, ammettendo però di non aver informato i giocatori sui dettagli delle misure adottate per considerare l’aria idonea per il gioco.

Ecco quindi arrivare, con evidente ritardo, la ‘Air quality policy’, che suddivide la qualità dell’aria in 5 livelli: al raggiungimento del quarto livello (tra 97 e 200 microgrammi) seguirà una discussione sulla possibilità di continuare o meno a giocare, mentre se le polveri sottili dovessero superare i 200 microgrammi (livello 5), il match sarà sospeso dopo un numero pari di games (o al completamento del tiebreak). Per la giornata di domani si prevede un leggero superamento di ‘quota 200’, mentre per domenica si teme un deciso peggioramento: vicino ai 400 microgrammi per metro cubo.

RIFLETTORI SU KYRGIOS E BARTY – I quotidiani australiani danno spazio soprattutto al sorteggio dell’Australian Open avvenuto ieri, con lettura in chiave prettamente Aussie. “Luck of the draw” è il titolo d’apertura dell’Herald Sun giocando sul modo di dire “questione di fortuna” e riferendosi al primo turno sulla carta relativamente agevole per Nick Kyrgios (contro Lorenzo Sonego – sì, per i giornali australiani è un turno facile) e per Ashleigh Barty (con Lesia Tsurenko). L’ultima pagina è però di tono diverso e titola: “Danger ahead, minefield looms after easy first round” (Pericolo in agguato, un campo minato incombe dopo un facile primo turno), riferendosi al possibile incontro di Barty contro la nemesi Riske al quarto turno e contro Madison Keys o Petra Kvitova ai quarti.

Viene poi riportato il commento di Kyrgios (ritornato nelle grazie dei media australiani dopo l’ATP Cup e le generose donazioni per i bushfires), che vuole tener un profilo basso: “Non penso troppo al risultato. Voglio solo scendere in campo e con un’attitudine positiva”. Detto da lui, staremo a vedere. Anche il The Age dedica ampio spazio a Kyrgios: “Tide is slowly turning for Kyrgios” (Il vento sta cambiando per Kyrgios). Non si tratta tanto del livello di gioco o mentale, quanto dell’immagine del giocatore, che come detto sta riconquistando popolarità.

In risalto anche il ritiro di Alex de Minaur, per un infortunio agli addominali subito durante l’ATP Cup: “Shattered de Minaur pulls out” (Un de Minaur a pezzi rinuncia), titola il The Age. “Alex torn over exit” (gioco di parole sullo strappo addominale e l’essere a pezzi per la rinuncia), dice l’Herald Sun, mettendo in discussione l’organizzazione della competizione a così breve distanza dallo Slam.

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