Coronavirus, l'ITF a Ubitennis: "Al momento non ci sono restrizioni per gli atleti impegnati in Italia"

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Coronavirus, l’ITF a Ubitennis: “Al momento non ci sono restrizioni per gli atleti impegnati in Italia”

La redazione di Ubitennis.net si è messa in contatto con la federazione internazionale, che tiene sotto costante controllo l’emergenza. Nessuna restrizione per gli atleti, ma resta in ballo la chiusura delle tribune per la Davis a Cagliari

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Seguirà nelle prossime ore sulla vicenda Coronavirus e le porte chiuse fino al 30 marzo per tutti gli eventi sportivi un commento del direttore Ubaldo Scanagatta

L’approccio dell’ITF all’emergenza Coronavirus sarà “caso per caso“, partendo dal presupposto che la tutela della salute di atleti e pubblico debba essere considerata “fondamentale“. È l’indirizzo emerso da uno scambio di mail tra la redazione di Ubitennis.net e Heather Bowler, responsabile della comunicazione dalla sede centrale di Londra della federazione internazionale. Qui il link all’articolo originale, in inglese. “L’ITF monitora quotidianamente la situazione – viene spiegato – che è diversa in ogni Paese. Teniamo in considerazione le notifiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e le restrizioni ai viaggi stabilite dalle autorità nazionali. Le decisioni sui singoli eventi continuano a essere prese caso per caso“.

Limitandoci all’Italia, ricadono sotto giurisdizione ITF la sfida di Davis in programma nel weekend a Cagliari contro la Corea del Sud e una decina di tornei da qui a fine aprile: quattro ITF maschili e quattro femminili (tutti a Santa Margherita di Pula, in Sardegna), più i tornei Junior di Firenze e Salsomaggiore. Nell’immediato, il focus è chiaramente puntato sulla Davis, il cui programma – a livello internazionale – è stato modificato solo per due incontri. La Cina non andrà in Romania, mentre il Giappone ospiterà l’Ecuador senza spettatori.

Della presenza del pubblico si ragiona in queste ore anche per quanto riguarda l’appuntamento cagliaritano. Le raccomandazioni diffuse ieri dal Comitato scientifico voluto dal premier Giuseppe Conte ipotizzano 30 giorni di manifestazioni sportive a porte chiuse sul territorio nazionale. Se nell’integrazione del decreto governativo del primo marzo – attesa in giornata – le raccomandazioni dovessero tradursi in divieto, anche a Cagliari si giocherebbe senza spettatori. I 30 giorni terminerebbero nella prima settimana di aprile, con un buon margine rispetto al via degli Internazionali al Foro Italico (4-17 maggio).

Per quanto riguarda i giocatori, l’ITF precisa: “Al momento non abbiamo imposto restrizioni agli atleti che partecipano agli eventi in Italia“. Aggiungendo, come criterio generale: “Se un tennista dovesse ritirarsi da un torneo citando come motivazione la preoccupazione per il Covid-19, non verrà multato“. È delle ultime ore, intanto, l’aggiornamento dell’elenco dei tornei maschili e femminili cancellati da ATP e WTA nel territorio asiatico. Le conseguenze per gli appuntamenti europei sono, fino a questo momento, marginali. Ma la situazione è da ritenersi in costante evoluzione.

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