Murray si prepara al rientro: obiettivo Miami

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Murray si prepara al rientro: obiettivo Miami

L’ex numero uno ATP sta provando a recuperare per il secondo Masters 1000 dell’anno. Il dolore attorno all’anca non è ancora scomparso, ma Andy prova comunque a riassaporare il feeling con il campo

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Andy Murray - Zhuhai 2019 (foto via Twitter, @ZhuhaiChampions)
 

Potrei operarmi di nuovo” aveva detto Andy Murray una settimana fa, disturbato da ciò che sembra essere una “ossificazione eterotopica” attorno all’area dell’anca operata dodici mesi fa. I dubbi sulla sua condizione fisica si sono infittiti nelle ultime settimane, ma in un’intervista ad Amazon Prime il tre volte campione Slam ha fatto chiarezza: “Mi sto allenando e sto provando ad essere pronto per il torneo di Miami”. Andy non disputa un torneo dallo scorso 20 novembre, quando ha giocato nel team di Davis britannico alle Finali di Madrid.

I problemi sono nati il mese successivo, quando gli è stato diagnosticato un ematoma all’osso pelvico che ha poi originato la situazione attuale, con conseguente forfait all’ATP Cup e nel resto dei tornei australiani, compreso lo Slam di Melbourne. “Ho fatto tanta riabilitazione negli ultimi mesi per migliorare la forza e il resto” ha continuato Murray. “I muscoli attorno all’anca stanno rispondendo bene, ma il problema è che non ho giocato a tennis. Dalla Coppa Davis ho palleggiato per qualcosa come 40 minuti in un periodo di tre mesi, perciò ho bisogno di tempo per ripartire e ritrovare un buon feeling col campo. Questo è il mio obiettivo a meno che non abbia delle ricadute o qualcosa di simile”.

La scelta di prendere parte o meno al Masters 1000 di Miami (dal 25 marzo al 5 aprile) arriverà probabilmente entro la prossima settimana. Murray ha vinto due volte il torneo: nel 2009 battendo in finale Djokovic e nel 2013 al termine di una lotta sotto il sole cocente della Florida contro David Ferrer. “Non sono tecnicamente infortunato” ha detto Murray la scorsa settimana alla stampa britannica.

La calcificazione ossea in atto, che gli provoca dolore, è abbastanza comune in interventi chirurgici come quello a cui si è sottoposto e ora non è consigliabile procedere con un nuovo intervento per provare a risolvere la situazione. Devo solo vedere se la situazione si stabilizza e se riesco a gestire il dolore mentre gioco” ha specificato lo scozzese. Gli allenamenti non si fermano e due giorni fa ha anche postato sul suo profilo Instagram un video in cui prova a riassaggiare il campo.

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