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Al femminile

I migliori colpi in WTA: le demivolée

Decima puntata della serie dedicata alle giocatrici migliori nel singolo colpo. Da Kasatkina a Flipkens, da Swiatek a Jabeur: chi possiede le demivolée più efficaci del circuito?

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Ons Jabeur
 

Ashleigh Barty
Tra le attuali giocatrici di vertice Ashleigh Barty è forse la più completa nel repertorio tecnico. E a parte il rovescio in topspin, a mio avviso la si può considerare una giocatrice di riferimento anche per la qualità esecutiva. In sostanza non solo sa eseguire tanti colpi differenti, ma li mette in campo con una tecnica davvero rimarchevole.

Il discorso vale anche per le demivolée: impeccabili, tanto che si potrebbero prendere a modello per le scuole tennis. Ultima nota: la conformazione fisica la aiuta a gestire le palle a rimbalzo basso con grande disinvoltura.

Kirsten Flipkens
Oggi Kirsten Flipkens rappresenta forse il modo di interpretare la demivolée più vicino a quello di Magdalena Rybarikova (che ho citato nella introduzione): estremamente abile nelle situazioni impreviste, è capace di inventarsi anche colpi estemporanei per raddrizzare situazioni difficili; questo perché ha sempre chiara la percezione di dove è la palla, che traiettoria sta compiendo, e come intercettarla nel modo migliore.

Dritto o rovescio, non fa grande differenza: in Kirsten emerge un raro mix in cui la fantasia diventa tutt’uno con la coordinazione atletica:

Hsieh Su-Wei
Nella introduzione ho provato a stabilire una differenza tra le demivolée eseguite nei pressi della rete e i colpi di mezzo volo eseguiti da fondo campo. Una differenza che, più o meno, si ritrova in quasi tutte le giocatrici. Dico “quasi” perché poi ci sono le figure che mandano in crisi i tentativi di classificazione; come nel caso di Hsieh Su-Wei, che sembra nata per scardinare ogni regola del tennis, e mettere in discussione le normali categorie.

Del resto con Hsieh si fatica perfino a decidere se il suo dritto bimane al rimbalzo sia davvero un dritto e non piuttosto un rovescio da mancina. Quasi inevitabile che con lei diventi più difficile tracciare i confini tra zona di rete e fondo campo: Su-Wei, è capace di esplorare ogni area di campo a modo suo, anticipando le avversarie grazie alla capacità di colpire in controbalzo dovunque. Qui di seguito due esempi in proposito:

Ons Jabeur
La demivolée è un colpo che non può arrivare come risultato di una tattica prestabilita: è quasi impossibile concepire schemi in modo tale da portare alla sua esecuzione. La demivolée è piuttosto la conseguenza di una situazione di gioco che si è evoluta in modo inatteso. Eppure se c’è una giocatrice che dà l’impressione di non aspettare altro che ricorrere alla demivolée, questa è Ons Jabeur.

Perché Jabeur sin dagli esordi in WTA nei suoi match ha comunicato una predilezione per le situazioni intricate, che per essere risolte richiedono colpi speciali, capaci di coinvolgere e stupire il pubblico. A volte perfino a scapito del risultato. Oggi Jabeur ha 25 anni e nel mese di marzo ha ottenuto il proprio best ranking (numero 39); segno che sta raggiungendo la maturità tennistica. In un certo senso, con il tempo Ons è diventata più concreta; ma per fortuna non ha perso il piacere di affrontare le situazioni più intricate con spettacolari guizzi di talento:

Daria Kasatkina
Daria Kasatkina non è reduce da un un buon periodo: nel 2019 ha perso la Top 10, e poi anche la leadership nazionale. Dato che non possiede un tennis strapotente, per affermarsi aveva messo in campo doti differenti: un solido gioco difensivo, ma anche intelligenza tattica e una certa dose di inventiva. E infine la sensibilità che emergeva nei colpi di tocco; come le smorzate e, appunto, le demivolée.

Qualche settimana fa non ho inserito Daria nella classifica riservata alla smorzata perché il drop shot è un colpo che per essere efficace va effettuato non troppo lontano dalla linea di fondo, e ultimamente uno dei suoi problemi è emerso proprio nella tendenza a perdere campo. La demivolée è invece un colpo meno legato al resto del rendimento di gioco; anzi, a volte la si deve utilizzare proprio per rimediare ad errori precedenti. E dato che sono convinto che, anche in un periodo di flessione, la “mano” di Kasatkina non sia andata persa, ho deciso di inserirla fra le dieci elette.

a pagina 3: Gli altri cinque nomi (dalla M alla Z)

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