La rimonta di Sakkari: "Serena è il mio modello, peccato batterla senza pubblico"

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La rimonta di Sakkari: “Serena è il mio modello, peccato batterla senza pubblico”

La greca racconta la vittoria contro Serena Williams: “L’ho messa sul piano della resistenza fisica e della voglia di lottare, perché sapevo di non poter esprimere un buon tennis”. Ai quarti di Cincinnati trova Konta, battuta in finale a Rabat

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Maria Sakkari - Cincinnati 2020 (via Twitter, @CincyTennis)
 

Ha firmato l’impresa, almeno mediatica, del giorno. La tenuta mentale e fisica di Maria Sakkari, 13 del seeding, è risultata indigesta a Serena Williams, incapace di sfruttare contro la greca un 7-5 5-3 (e servizio) che sembrava l’ultima curva prima del traguardo. “Realizzo di aver battuto una campionessa che è stata per me un modello da seguire – ha commentato a caldo -, nel terzo set ha avuto chiaramente qualche problema, forse un infortunio. L’ho messa sul piano della resistenza fisica e della voglia di lottare, è andata bene. Ha premiato questa mentalità, perché sapevo sin dall’inizio di questo torneo che difficilmente avrei giocato un buon tennis, non mi sentivo al meglio, si è visto nel primo set e per metà del secondo come non riuscissi a sentire i miei colpi“.

Poi la svolta, risalendo fino al 6-6 nel secondo parziale e aggredendo subito quello decisivo. “La rimonta da 1-4 nel tiebreak e il primo game di servizio del terzo set sfruttato al meglio mi hanno dato la fiducia per spingere fino alla fine. Dispiace solo aver dovuto festeggiare una vittoria così senza pubblico, non è la stessa cosa“.

OSTACOLO JO – Per la venticinquenne di Atene – al secondo successo del 2020 contro una top ten, aveva battuto Bencic in Russia – l’approccio combattivo alla bolla di Flushing Meadows ha subito mandato in archivio il ko al primo turno di Palermo per mano di Kristina Pliskova. In un quarto di finale aperto, trova Johanna Konta (8 del seeding) che non avrà superato scogli insormontabili – le qualificate Flipkens e Zvonareva – ma ha comunque lasciato per strada appena otto game.

Difficile prepararsi sulle avversarie in questa fase di ripresa – spiega – non ho visto giocare Jo di recente, ma dai risultati immagino stia facendo molto bene“. Nei quattro precedenti Sakkari l’ha spuntata solo una volta, in finale di Rabat ad aprile 2019. Ma la superficie adesso è ben diversa rispetto alla terra marocchina. “Innegabilmente sono campi veloci – spiega -, più di quanto lo fossero l’anno scorso, ma non ho fatto fatica ad abituarmi. Durante lo stop del circuito mi sono allenata indoor ad Atene su una superficie su cui la pallina viaggia anche più che qui“.

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