Bravissimo Salvatore Caruso: è al terzo turno dello US Open

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Bravissimo Salvatore Caruso: è al terzo turno dello US Open

Il tennista siciliano rimonta Ernesto Escobedo, capitato un po’ per caso in tabellone, e si guadagna la sfida con Rublev. Qualità e nervi d’acciaio per ‘Sabbo’, che troverà il best ranking

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Salvatore Caruso - US Open 2020 (courtesy of USTA)
 

Le parole post match di Berrettini e Caruso

Ci sta prendendo gusto, Salvatore Caruso, che per la seconda stagione consecutiva centra il terzo turno in un torneo dello Slam. Lo scorso anno ci era riuscito a Parigi, battendo Simon e sbattendo poi su Djokovic, quest’anno si ripete a New York in condizioni persino meno adatte al suo tennis – lo US Open si gioca sul cemento, che quest’anno è anche più veloce del solito a seguito del cambio di superficie. L’occasione, contro l‘alternates dell’ultima ora Ernesto Escobedo, era però assai ghiotta e ‘Sabbo’ non se l’è fatta sfuggire, rimontando un set di svantaggio e gestendo in modo praticamente perfetto i momenti di difficoltà al servizio (3-6 6-4 6-3 6-4 il punteggio finale) . Oltre alla seconda presenza in un terzo turno Slam, Caruso è anche sicuro di migliorare il suo best ranking.

LA PARTITA – Val la pena evidenziare subito un dato, che dice molto (se non tutto) di come il tennista italiano, 27 anni da Avola, abbia tenuto il controllo emotivo della partita: Escobedo ha avuto a disposizione ben 15 palle break ma ne ha sfruttata soltanto una, nel primo set, quella utile a portarsi in vantaggio 6-3. Dal secondo parziale è apparso però evidente come la superiorità del 24enne statunitense (ma di origini messicane) fosse in realtà legata alla resa della prima di servizio, e di conseguenza all’incapacità di Caruso di far partire lo scambio con regolarità. Quando il siciliano ha preso un po’ di coraggio, e ha cominciato a lasciar andare il braccio, la partita ha cambiato direzione così come l’esito degli scambi lunghi, sempre più di frequente vinti da Caruso. L’italiano non ha concesso palle break, ne ha fallite tre a metà parziale ma ha convertito la più importante, il set point sul 5-4, con un notevolissimo passante di dritto in allungo (quasi in chop).

Nel terzo set Escobedo è tornato a mettere pressione sul servizio di Caruso, ma l’italiano ha mostrato nervi d’acciaio annullando con autorità le due occasioni di break – in particolar modo la prima, sull’1-1, con un ottimo servizio al corpo (“Quando annulli tante palle break, entri in uno status mentale in cui inizi a pensare ‘tanto non mi breakkerà mai!‘”, racconterà a fine partita). Escobedo ha pagato lo scotto dell’occasione mancata producendosi in un doppio fallo sull’unica palla break offerta a Caruso, che non si è più voltato indietro lucchettando il set con un 6-3. Per curiosa coincidenza, il set point è stato molto simile a quello del set precedente e Caruso l’ha trasformato con un altro dritto in recupero che ha colto impreparato il rovescio troppo scolastico di Escobedo.

L’ultimo parziale è stato il più movimentato sotto il profilo delle occasioni di break, ma come abbiamo già anticipato Escobedo ha sempre trovato la porta sbarrata – sette volte su sette. Da rimarcare la sequenza dritto vincente-ace-dritto vincente con cui Caruso è uscito da una buca pericolosa sull’1-1, poi uno dei 18 errori di dritto di Escobedo ha messo nel taschino del tennista italiano il break decisivo per aggiudicarsi l’incontro. C’è stato tempo per un altro brivido sul 5-4, con Caruso intento a servire per il match; l’italiano ha dovuto annullare l’ultima palla break dell’incontro e si è visto cancellare dalla combo nastro-riga esterna il primo match point. Per fortuna la sceneggiatura era già scritta col pennarello indelebile e l’ultimo dritto vincente (il 29° della partita di Sabbo) ha spedito Caruso al terzo turno, dove avrà l’opportunità di misurarsi contro un avversario meno imbattibile di Djokovic ma comunque di grande spessore: la testa di serie numero 10 Andrey Rublev.

Ci penserò da domani, ora mi godo la vittoria. Però non avrò bisogno di modificare il mio gioco” ha detto in conferenza stampa a proposito della prossima sfida. Interrogato su questa sua ‘abitudine’ di centrare un terzo turno Slam a stagione, ha dimostrato senso dell’ironia e ambizione: “Fare un altro terzo turno il prossimo anno? Spero invece di fare meglio! E comunque c’è ancora questo da giocare. Mi sento un giocatore migliore in generale, non soltanto sul cemento: mentalmente e tecnicamente“. Contro Rublev non avrà nulla da perdere e potrà dare ulteriore testimonianza dei suoi progressi.

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