Verdasco positivo al COVID-19 attacca il Roland Garros: "Sono indignato"

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Verdasco positivo al COVID-19 attacca il Roland Garros: “Sono indignato”

Il 36enne spagnolo, negativo in tutti i test precedenti, accusa gli organizzatori di non avergli fatto ripetere il test: “Ieri ho fatto due test per conto mio e sono negativo”. Intanto Paire esulta: è negativo e potrà scendere in campo

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Fernando Verdasco - Roland Garros 2018 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Si allunga la lista dei giocatori esclusi dallo Slam parigino a causa del COVID-19, ma soprattutto aumentano le polemiche su come viene gestita la questione. Pochi giorni fa l’esclusione di cinque giocatori dalle qualificazioni aveva fatto notizia per il modo in cui erano stati rilevati (Dzumhur è stato escluso a causa della positività del suo allenatore e ha minacciato azioni legali) e adesso è Fernando Verdasco a scagliare accuse pesanti nei confronti dell’organizzazione. Lo spagnolo, che aveva contratto il virus ad agosto salvo poi guarire e scendere in campo anche a Roma, è risultato positivo ad un test effettuato martedì e gli è stata negata la possibilità di ripetere il test. L’attuale n. 58 del mondo per infortunio era stato costretto a saltare gli US Open interrompendo una striscia di 67 partecipazioni Slam, e ora per tutt’altri motivi non scenderà in campo neanche a Parigi.

Tutta la frustrazione e lo sdegno di Verdasco sono stati affidati ai social dove, sia in spagnolo che in inglese, ha pubblicato un lungo comunicato dove spiega dettagliatamente la questione. Gli eventi sembrano dargli ragione, il tempo per ripetere il test c’era eccome ma gli organizzatori hanno respinto la sua richiesta.

Da sottolineare poi come questo caso sia stato gestito in maniera differente rispetto a quanto accaduto a Benoit Paire, al quale ad Amburgo è stato permesso di scendere in campo nonostante fosse risultato positivo dopo svariati test negativi. Almeno lui alla fine è riuscito a ritrovare il sorriso: la testa di serie n. 23 infatti ha fatto sapere che scenderà in campo a Parigi. “Prima vittoria al Roland Garros” ha commentato il giocatore informando i suoi fan su Instagram che è risultato negativo e quindi disputerà il primo turno contro Kwon Soon-Woo. C’è ancora molta confusione su come gestire le positività e sul peso da dare al risultato dei test, e finora a farne le spese sono sempre i giocatori. Di seguito il messaggio integrale pubblicato da Fernando Verdasco.

“Quest’anno non sarò in grado di partecipare al Roland Garros, sono molto rammaricato e mi sento molto frustrato. Ad agosto ho contratto il COVID-19 in maniera asintomatica: ho seguito le indicazioni per la quarantena e sono ritornato alla mia routine dopo esser risultato negativo a due test PCR consecutivi. Da quel momento ho fatto svariati test PCR, tutti risultati negativi, incluso quello fatto al Masters 1000 di Roma. Sono risultato ancora negativo al test fatto pochi giorni fa prima di recarmi ad Amburgo, sebbene alla fine non abbia giocato dopo aver preso questa decisione per prepararmi meglio al Roland Garros.

Il mio team e la mia famiglia hanno viaggiato fino a Parigi martedì e abbiamo fatto di nuovo il test PCR. Sono risultati tutti negativi eccetto me. Io ho spiegato i miei trascorsi per cercare di richiedere un altro test, soprattutto dopo aver visto cos’è accaduto in situazioni simili ad altri giocatori. L’organizzazione del Roland Garros si è rifiutata di farmi fare un altro test, nonostante tutte queste circostanze e nonostante ci fosse tempo a sufficienza per ripetere il test prima dell’inizio della competizione e del sorteggio del tabellone. Alla fine sono stato squalificato.

Ieri ho proceduto a fare due test PCR e un test sierologico per conto mio, in diversi laboratori per avere una maggior sicurezza, e i risultati di oggi hanno dimostrato che sono risultato negativo al COVID-19 in tutti quanti.

Questo potrebbe accadere a qualsiasi giocatore o al loro team, e secondo me ci dovrebbe almeno essere garantita la possibilità di fare un nuovo test per evitare squalifiche ingiuste e dare sicurezza ai giocatori. Se c’è abbastanza tempo per testare il giocatore di nuovo, la nostra richiesta di farlo non dovrebbe essere respinta. Io voglio comunicare la mia totale frustrazione e indignazione con l’organizzazione del Roland Garros per avermi privato della possibilità di partecipare a questo importante evento senza neanche darmi l’opportunità di fare un altro test con un nuovo campione per confermare che il risultato del primo test poteva essere sbagliato.

Cordiali saluti,
Fernando Verdasco”

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