Roland Garros, Nadal non ci sta: "Faceva troppo freddo per giocare a tennis"

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Roland Garros, Nadal non ci sta: “Faceva troppo freddo per giocare a tennis”

Rafa critica la programmazione: “Non so perché abbiano messo cinque match sullo Chatrier, è stato un rischio”. Dopo 100 partite al Roland Garros non si finisce mai di imparare: “Avrò due giorni per allenarmi sulle cose che devo migliorare”. E Sinner? “Ha dei colpi incredibili”

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Rafa Nadal - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Il match di ieri contro Sinner è stato il 100esimo di Rafael Nadal sui campi del Roland Garros e 98 di questi sono finiti in suo favore. Tuttavia c’è stato anche un altro record che ha suscitato molto interesse: l’incontro si è concluso all’una e 25 di notte, mai prima d’ora nello Slam parigino due tennisti avevano finito di giocare così tardi. Cinque match consecutivi sul campo centrale potrebbero sembrare un po’ troppi ma per il maiorchino, da sempre abituato a prendersi tutto il tempo, il problema non è l’orario. “Il problema sono le condizioni meteo” ha affermato in conferenza stampa. “Avere due giorni di riposo fa comodo, anche se non è l’ideale finire all’01:25. Ma il problema è il meteo: è troppo freddo per giocare. Onestamente, faceva molto, molto freddo per giocare a tennis”.

 

Il paragone con altri sport è immediato ma ci sono tante varianti da tenere in conto. “Lo so che nel calcio giocano in queste condizioni ma è un po’ diverso. Loro sono sempre in movimento. Noi ci fermiamo, poi ripartiamo, ci rifermiamo ai cambi campo. È uno sport dove ci si ferma in tante situazioni”. Queste sue osservazioni hanno come fine ultimo il benessere dell’atleta coinvolto. “Credo sia un po’ pericoloso per il corpo, ma questo è quello che è successo oggi. Davvero non so perché abbiano messo cinque match sullo Chatrier, è stato un rischio. L’avevo notato immediatamente ieri quando mi hanno mandato il programma, perché c’era la possibilità di due lunghe partite ed è quello che è successo. C’è stata un po’ di sfortuna ovviamente”. Come gestire una situazione del genere? Ovviamente sempre seguendo lo stile Rafa. “Io ho semplicemente cercato di restare paziente, accettando tutto e restando positivo“.

Nell’intervista svolta in campo, subito dopo la fine dell’incontro, Nadal ha speso qualche parola anche per il suo avversario. Sinner è un talento molto, molto giovane che possiede tanta forza e ha dei colpi incredibili“. Entrando più nello specifico del match ha aggiunto: “I primi due set sono stati duri, soprattutto la fine del primo. Sono stato fortunato a recuperare dopo esser stato sotto 5-6. Lui colpiva ogni pallina con molta potenza e con queste condizioni non era facile per me. Non c’era rotazione nei miei colpi e quindi era difficile per me metterlo fuori posizione. Poi ho finito per giocare in modo molto più aggressivo e quello era l’unico modo per farcela”.

Adesso per il numero 2 del mondo ci sarà il re-match contro l’argentino che lo ha battuto due settimane fa a Roma. Anche in questo caso però l’esperienza sarà un fattore determinante, dato che per Schwartzman si tratterà della prima semifinale Slam della carriera. “Sarà una bella sfida” ha commentato Nadal, il quale si è subito complimentato con l’argentino, capace di battere in cinque set Thiem. Ha giocato un match fantastico contro uno dei giocatori più forti del mondo, non c’è dubbio, soprattutto su questa superficie. Quindi si presenterà con molta fiducia. Era in finale a Roma, ora è semifinale qui, mi ha anche battuto lì… si tratta di fiducia extra per lui. Questo lo so”.

Il maiorchino non può rivelare in conferenza stampa il suo piano per affrontare Diego, ma comunque già sappiamo con quale atteggiamento lo farà. “Cercherò di entrare in campo per fare del mio meglio, fare il mio gioco, essere aggressivo. Cercherò di fare qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto a Roma. Spero di essere pronto a dare il massimo; di questo ho bisogno a questo punto. Dare il mio meglio fino alla fine. Avrò due giorni per allenarmi sulle cose che devo migliorare ed è quello che ho intenzione di fare”. Insomma, dalle sue parole si direbbe proprio che la fame di vittorie non si è ancora placata e non ha molta intenzione di restare fermo a quota 98 incontri vinti al Roland Garros.

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