Ash Barty non sa ancora se e dove giocherà dopo l'Australian Open: "Priorità alla salute e alla famiglia"

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Ash Barty non sa ancora se e dove giocherà dopo l’Australian Open: “Priorità alla salute e alla famiglia”

La numero uno del mondo non ha un programma definitivo per la stagione 2021. Se la pandemia non si fermerà rischiamo di vederla giocare poco o nulla anche quest’anno?

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Ashleigh Barty - Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

Saranno passati quasi 340 giorni dal suo ultimo match ufficiale quando Ashleigh Barty tornerà in campo nel WTA 500 Melbourne 1 (o Yarra Valley Classic), torneo che inizierà domani, 31 gennaio. Debutterà contro Osuigwe o Potapova dopo un bye al primo round, dopo aver già testato la sua condizione fisica in un match d’esibizione ad Adelaide. La giocatrice del Queensland ha perso al super tie-break contro Simona Halep, nonostante un ottimo primo set giocato. Si presenterà poi all’Australian Open da numero uno del mondo, spinta dal suo pubblico che, finalmente, tornerà a riempire gli spalti e ad applaudire gli atleti.

Neanche il tempo di gioire per il suo rientro in campo, che la numero uno mondiale ha subito smorzato gli entusiasmi. Ha affermato che al momento non è sicura di riprendere subito a giocare tornei dopo lo Slam di Melbourne e non ha ancora un vero e proprio calendario da metà febbraio in poi. L’ha confessato all’Australian Associated Press dopo l’esibizione di Adelaide, spiegando i motivi della sua incertezza: “La situazione è ancora abbastanza delicata e abbiamo un paio di opzioni. C’è un piano A, B, C e D, ma dobbiamo improvvisare un po’, perché non sappiamo cosa aspettarci“. Il riferimento è alla pandemia di Coronavirus: all’interno Australia sembra quasi acqua passata, nonostante ci sia la massima allerta per evitare contagi di ritorno (come dimostrato dalla rigidità dei protocolli per chi entrerà a Melbourne Park), ma nel resto del mondo l’epidemia è tutt’altro che sotto controllo.

Il timore di Barty, del suo allenatore Craig Tyzzer e del suo team riguarda il pericolo di contagio durante i lunghi viaggi nell’arco della stagione, principale motivo dei forfait a tutti i tornei post-lockdown: “Ciò che io e ‘Tyzz’ ci siamo detti è che la posizione resterà la stessa: la nostra priorità è la salute e il benessere, non solo di noi due che affrontiamo i viaggi, ma anche delle nostre famiglie a casa. Per noi è qualcosa di molto importante, a prescindere da quali tornei si giocheranno. Le nostre decisioni saranno sempre guidate dalla priorità alla salute e dallo sguardo a ciò che riteniamo più importante rispetto a colpire palle da tennis”.

Da 43 anni gli australiani attendono che un loro connazionale vinca gli Australian Open in singolo e la spinta per la loro beniamina sarà sicuramente fortissima. Motivo per cui Barty vuole godersi al massimo queste tre settimane, prima di pensare al futuro: “È stato un periodo difficile per tutti, specialmente qui nel Victoria. Quindi dobbiamo essere estremamente grati e capire quanto siamo fortunati ad avere l’opportunità di giocare ha continuato. “Andrò là fuori per cercare di fare il meglio che posso per godermi il torneo. Proverò a rendere tutti orgogliosi, sapendo che abbiamo riavuto il tennis e speriamo che sarà un mese davvero buono”.

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