Australian Open, Azarenka ko a sorpresa: "In quarantena mi è mancata l'aria fresca"

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Australian Open, Azarenka ko a sorpresa: “In quarantena mi è mancata l’aria fresca”

L’ex numero uno, battuta da Jessica Pegula, ha sofferto di problemi respiratori anche nel secondo set. Avanti le altre favorite Kenin, Muguruza e Barty. Divertente secondo turno Gauff-Svitolina. Ritiro per Konta

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Dopo Angelique Kerber, c’è anche Vika Azarenka tra i grandi nomi che salutano troppo presto la compagnia di Melbourne. La due volte campionessa dell’Australian Open (2012 e 2013) è stata sorprendentemente battuta dalla statunitense Jessica Pegula (61 WTA). Nel ko della bielorussa hanno inciso anche le difficoltà respiratorie che l’hanno costretta a un medical time out sul finire del secondo set. Problemi sulla cui origine e sintomatologia non ha voluto dilungarsi. “Non dovrebbe essere obbligo dei giocatori parlare dei loro problemi di salute – la reazione, stizzita, in sala stampa -, anche dal punto di vista legale i medici non dovrebbero diffondere informazioni. Questa è una regola che andrebbe cambiata“.

Senza cercare eccessivi alibi, Vika ha però esplicitato le sue difficoltà nel vivere i giorni di quarantena obbligatoria dall’arrivo in Australia: “La cosa che mi è mancata di più è stata l’aria fresca – racconta -, non è stato semplice adattarmi. Oltre alle difficoltà di allenarmi in stanza con il muro e i cuscini. Ma non ha senso ragionare su quanto abbia avuto senso venire qui a Melbourne, sarebbe una perdita di tempo. Ci sono venuta, ho perso, la vita va avanti“. Si è fermata anche la corsa di Johanna Konta, 13 del seeding, che però non ha potuto terminare il suo match. Dopo aver vinto il primo set contro la slovena Kaja Juvan, la numero uno britannica è stata fermata da quello che è sembrato un problema muscolare all’addome. Doloroso al punto da costringerla al ritiro.

PRONOSTICI RISPETTATI – Non hanno avuto eccessivi problemi le altre favorite. La campionessa in carica Sofia Kenin (7-5 6-4 alla wild card di casa Maddison Inglis) come anche Garbine Muguruza – finalista dell’ultima edizione – ancor più netta nel successo su Margarita Gasparyan a cui ha lasciato appena quattro game. Ashleigh Bartyche aveva superato proprio Muguruza nella finale di Melbourne 1 – ha esordito da prima della classe, spazzando via dal campo Danka Kovinic in appena tre quarti d’ora con un doppio 6-0 (la montenegrina ha vinto appena dieci punti nell’intero match). Un messaggio forte alla concorrenza: sei successi (uno per ritiro) in altrettante partite nel 2021, dopo quasi un anno passato senza vedere il campo se non in allenamento.

Rimanendo in tema di ex semifinaliste: Danielle Collins (tra le prime quattro nel 2019) ha travolto Ana Bodgan (6-3 6-1) e troverà Karolina Pliskova, mentre non fa più notizia la caduta di Sloane Stephens, sfortunata anche nell’incrocio con Yulia Putintseva che le ha rimontato un set di vantaggio. Decisamente bene Coco Gauff, che nei primi scambi di stagione non aveva impressionato. La stellina USA ci ha messo meno di un’ora per liberarsi di Jil Teichmann, più indietro rispetto a lei di appena dieci posti in classifica (58 WTA). Divertente al secondo turno l’appuntamento con Elina Svitolina, che il successo in due set su Marie Bouzkova l’ha dedicato al suo triste Monfils. Dopo le lacrime, una carezza.

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