WTA Miami: Osaka e Andreescu ripartono con una vittoria. Bene anche Muguruza

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WTA Miami: Osaka e Andreescu ripartono con una vittoria. Bene anche Muguruza

Naomi Osaka vince la 22° partita consecutiva, Muguruza la 19° stagionale. Per Andreescu è appena la quarta vittoria negli ultimi due anni (tutte nel 2021)

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NAOMI – Una prestazione a corrente alternata da parte di Naomi Osaka, di nuovo in campo dopo il trionfo all’Australian Open, è sufficiente per venire a capo di una buonissima versione di Ajla Tomljanovic che, a dispetto di una maggiore continuità rispetto all’avversaria, è mancata all’appuntamento nei momenti più importanti.

Gioca bene, Tomljanovic, in vantaggio dal quinto game, ed esce da una situazione complicata affidandosi al servizio per il 5-3, con Osaka che lancia la racchetta indispettita. Sugli spalti, Matteo Berrettini vive la tensione come se in campo ci fosse la sua ragazza che lotta contro la n. 2 del mondo, quindi perfettamente nella parte. La battuta non aiuta però Ajla al momento di chiudere il set: due errori, due ottime risposte di Naomi ed è 5 pari. L’australiana non pare disunirsi, ma un regalo sul punto che le avrebbe dato lo 0-40 risulta probabilmente decisivo nell’economia del primo set che Osaka fa suo senza problemi al tie-break alzando il livello.

La ventitreenne giapponese deve infilare cinque punti consecutivi per tenere la battuta al secondo game, con qualche recriminazione di Ajla sui primi due. L’equilibrio tiene e anche la ventisettenne di Zagabria riesce a salire, al settimo gioco 15-40, aiutata da un paio di errori di Naomi che chiaramente non riteneva la situazione abbastanza determinante per la stoccata; stoccata che piazza appunto poco dopo, sul 4 pari, con un grosso contributo a fondo perduto da parte del doppio fallo croato sulla palla break. La differenza tra le due viene fuori nel gioco successivo, quando la quattro volte campionessa Slam commette anch’ella un doppio fallo, ma sul 30 pari, quindi rimediabile, compito che assolve alla perfezione e, grazie al servizio – il colpo che ha funzionato meglio –, incamera la ventiduesima vittoria consecutiva. In un modo o nell’altro, infatti, Naomi non perde dal match di Fed Cup contro Sorribes Tormo del febbraio 2020, tra un forfait in finale o in semi di un torneo e il successo allo Slam successivo.

BIANCA – Parte imballata, viene fuori a poco a poco, annulla due set point, dilaga sfoggiando la sua migliore versione, si incarta un po’ nel finale: è Bianca Andreescu che supera 7-6 6-2 la qualificata ceca Tereza Martincova, alle porte della top 100 e in buona forma con quattro partite vinte tra “quali” e main draw a Dubai, ma che non riesce a capitalizzare quanto di positivo proposto nel primo parziale.

Bianca, che con queste regole può teoricamente conservare i punti di Indian Wells 2019 fino al termine della carriera, torna in campo dopo i due tornei di Melbourne e il successivo problema fisico. Martincova sceglie di partire al servizo, senza paura, e convince di più nei primi giochi. Magari si emoziona sulla prima palla break e la risposta alla seconda battuta le resta sulla racchetta, ma Bianca le regala una nuova opportunità fermando lo scambio per chiedere la verifica elettronica, dimenticandosi che le chiamate sono gestite da hawk-eye live e quindi non è possibile; o, meglio, si può anche fare, ma il sistema si dà sempre ragione, tranne, a memoria d’uomo, quella volta tra Fognini e Johnson.

In ogni caso, la ventiseienne di Praga spinge decisa e sale 3-1, scatenando però la reazione di Andreescu che comincia finalmente a giocare come sa, variando rotazioni e ritmo, e pareggia. Imperterrita, Tereza continua a menare i suoi colpi e torna in vantaggio. Servendo per il set, si fa sorprendere da una smorzata ma poi si supera in difesa, Bianca risponde alla grande annullando due set point da sinistra; il game si allunga e finisce nella mani canadesi. Ci sono ancora alcune imprecisioni, ma il livello di entrambe è alto e sono godibili le giocate che conducono al tie-break. Andreescu manca del ritmo partita (un understatement, è al terzo torneo in un anno e mezzo), non vede il campo aperto e perde un punto quasi vinto fallendo una smorzata, poi un’altra e cambia campo sotto 2-4. Rientra al termine di uno scambio incredibile e si prende il set con una risposta negli ultimissimi centimetri di campo.

Bianca non domina per qualche errore di troppo e per i meriti dell’avversaria, ma vince i punti che contano e tira colpi da applausi. Martincova sembra ancora lì, ha palle break e game, ma non riesce a muovere il punteggio fino allo 0-5. A quello che dovrebbe essere il game della bandiera se ne aggiunge un secondo, ma non sfrutta le opportunità per accorciare ulteriormente e Andreescu riesce dopo quasi due ore a raggiungere il terzo turno dove l’aspetta Amanda.

AMANDA – Si può già ritenere soddisfatta, Sloane Stephens, per aver messo a segno la prima vittoria della stagione al turno precedente contro Dodin, la quarta dalla ripartenza dello scorso agosto. Ci prova anche contro Amanda Anisimova, ma incassa un doppio 6-3 in un’ora e mezza. È proprio Sloane ad andare per prima a segno in risposta, ma poi subisce la rimonta della diciannovenne del New Jersey che, quasi risvegliata da un doppio fallo avversario, trova la giusta precisione nella spinta dei colpi a partire dalla risposta e infila quattro giochi per mettere al sicuro il primo parziale. Ne arrivano altri due ad aprire il secondo set, sempre grazie alla maggior aggressività di Amanda che con il dritto fa particolarmente male.

Questa settimana seguita dal Goat barbadiano Darian King nel ruolo di coach, Stephens non si arrende, ma il tentativo di rientrare è frustrato da un’ottima prima esterna ed è poi Anisimova ad allungare ulteriormente. Mancata la palla del 5-1, ha però un piccolo passaggio a vuoto che, tra un tentativo di attacco un po’ goffo e due doppi falli, permette alla vincitrice dello US Open 2017 di accorciare le distanze, mentre i game continuano ad andare in lotta. La teenager non trema e lascia andare il dritto per tornare a muovere il punteggio in un turno di servizio determinante e fa sua la sfida al primo match point con la risposta vincente. Al netto dei diversi stili di gioco, lascia almeno perplessi che una campionessa Slam lasci che sia l’avversaria a decidere le sorti dei punti che contano. Molto positiva la prova di Anisimova, al terzo torneo dopo le sfortune di inizio stagione, tra la positività al Covid-19 che le ha impedito di prendere parte allo swing australiano e un infortunio alla caviglia che l’ha tenuta fuori da Doha.

LE ALTRE Elise Mertens si fa sorprendere in fase di partenza, ma lo zerotré in favore di Katie Boulter è presto ribaltato e la ventiquattrenne di Leicester subisce la maggior solidità e la precisione nel muovere la palla della belga che chiude6-4 6-1 in un’ora e venti minuti.

Con lo stesso punteggio ma un quarto d’ora più in fretta, Garbiñe Muguruza conferma il suo stato di forma contro la wild card Xinyu Wang. A Garbiñe basta il vantaggio ottenuto al terzo gioco per far suo un primo set in cui la diciannovenne cinese limita i danni nonostante metta in campo una prima su tre. Nessun problema per la numero 2 della Race (dietro a Osaka) nella seconda partita e vola così al terzo turno contro Anna Kalinskaya, vincitrice di Petra Martic al tie-break della partita finale.

Karolina Plislova inizia un po’ in sordina, poi comincia a colpire la palla come le riesce nelle giornate buone e travolge 6-2 6-1 Saisai Zheng, mentre Maria Sakkari lascia cinque giochi ad Arantxa Rus.

Il tabellone completo

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