Cecchinato comincia bene a Estoril: "Mi manca vincere due o tre partite in una settimana"

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Cecchinato comincia bene a Estoril: “Mi manca vincere due o tre partite in una settimana”

Marco Cecchinato è l’unico italiano in campo questa settimana. Battuto Harris, proverà a farsi valere in un torneo privo di stelle. Al prossimo turno Humbert: “Brutto ricordo dell’ultima sfida, ma qui sulla terra è diverso”

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Marco Cecchinato è l’unico italiano in campo questa settimana, dopo il ritiro di Stefano Travaglia che avrebbe dovuto prendere parte al BMW Open di Monaco. Questo fa sì che tutte le attenzioni dedicate nelle ultime settimane a Sinner, Berrettini e Sonego siano dirette verso il tennista siciliano, in attesa del trittico Madrid-Roma-Parigi che infiammerà maggio e giugno.

In realtà non ci avevo neanche fatto caso, al fatto di essere l’unico italiano in gioco“, ci ha raccontato sorridente dopo la vittoria d’esordio nel torneo portoghese, ottenuta contro il sudafricano Lloyd Harris. Buon giocatore, che sulle superfici rapide diventa anche ottimo – come ha dimostrato a Dubai – ma sulla terra battuta ha ancora più di qualche difficoltà, testimoniata dai numeri (solo due vittorie a livello ATP sulla terra, entrambe al Roland Garros) e dal modo in cui Cecchinato quest’oggi ha disposto di lui.

Ho fatto le cose giuste, sono riuscito a mettergli subito molta pressione in risposta e a farlo correre, due cose che a lui non piacciono. Sono stato ordinato e ho gestito bene il break nel primo set; il secondo è stato più duro, pieno di scambi lunghi” ha detto del match che si era concluso da poco (6-3 6-4). Il primo set stava addirittura per risolversi in un bagel, con Cecchinato del tutto padrone del campo, mentre nel secondo si è visto qualche accenno di lotta che Ceck ha spento sul nascere variando ritmi, colpi e traiettorie di servizio.

Al prossimo turno affronterà Ugo Humbert, che lo ha sconfitto nell’unico precedente dello scorso anno a Auckland. Fu una partita molto particolare, giocata a brevissima distanza dalla maratona vinta con Leo Mayer al turno precedente; la pioggia neozelandese costrinse tutti i giocatori al doppio impegno. “Il ricordo è brutto, perché avevo finito un match storico con Leo Mayer e a causa della pioggia sono entrato in campo praticamente subito dopo, appena due ore e mezza dopo. Comunque si giocava sul cemento, in condizioni diverse; lui è un ottimo tennista e sta giocando bene, ma qui siamo sulla terra e sarà diverso. Sono sfavorito, però proverò a vincere“.

L’atteggiamento sembra quello giusto, anche in vista dei tornei di Madrid e Roma dove a Marco manca ancora qualche forfait per riuscire a entrare nel tabellone di quali; al Foro Italico, con buona probabilità, arriverà un aiuto in forma di wild card. “Questa settimana mi scade qualche punto, una delle ultime perché finalmente dopo Parigi non mi scadrà quasi più niente fino a fine anno e avrò solo da guadagnare. Questa è una parte di stagione importante per me, due Masters 1000 e Parigi, ma anche due tornei più piccoli su terra – Ginevra e Parma. Mi manca vincere due o tre partite nella stessa settimana, è un po’ che ne vinco una o al massimo due“. In realtà ne ha vinte tre a Montecarlo, partendo dalle qualificazioni, ma in un main draw non gli accade dal torneo di Pula dello scorso anno, dove arrivò in finale.

IL TORNEO – Sognare in grande non è neanche proibito, per Cecchinato, considerando che gli unici due top 30 in tabellone sono Shapovalov e Garin; il primo sulla terra non è irreprensibile, il secondo sembra in effetti il vero favorito per la vittoria finale. Si è chiamato fuori invece Kei Nishikori per un problema all’adduttore, emerso dopo i primi allenamenti in Portogallo. “Non credo sia niente di serio, ma di qui a 48 ore non sarò in grado di giocare” ha detto il giapponese nel comunicato di congedo. Nel frattempo hanno passato il primo turno anche Gasquet, Martinez, Norrie ed Herbert mentre sulla strada di Cecchinato, dovesse riuscirgli di sovvertire il pronostico con Humbert, ci sarebbe uno tra Chardy e Davidovich Fokina. Tutti avversari ostici ma nessun fenomeno: un buon Cecchinato può fare strada.

Il tabellone completo di Estoril

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