Sempre più Hawk-Eye Live: su tutti i campi dello US Open e nei tornei sul cemento tra Stati Uniti e Canada

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Sempre più Hawk-Eye Live: su tutti i campi dello US Open e nei tornei sul cemento tra Stati Uniti e Canada

La tecnologia che sostituisce i giudici di linea verrà estesa anche a sette dei nove tornei che precedono Flushing Meadows, compresi Toronto, Montreal e Cincinnati.

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L’impiego dell’Hawk-Eye Live prende sempre più piede. La USTA, insieme ad ATP e WTA, hanno comunicato che in questa stagione la tecnologia verrà utilizzata su tutti i campi dello US Open e in sette dei nove tornei delle US Open Series (quelli che precedono lo Slam di Flushing Meadows). In questo momento, l’elenco dei tornei dove i giudici di linea saranno sostituiti con l’occhio di falco è quindi corposo: Atlanta (ATP 250), Washington (ATP 500), il Masters 1000 di Toronto e il WTA 1000 di Montreal, Cincinnati (anche qui Masters 1000 e WTA 1000), l’ATP 250 di Winston-Salem e il WTA di pari categoria di Cleveland. L’Hawk-Eye Live ha fatto il suo debutto nel 2020 a Flushing Meadows in occasione del torneo di Cincinnati – ospitato per le note ragioni nel complesso dello US Open – e poi proprio nello Slam vinto da Dominic Thiem e Naomi Osaka. In quell’occasione, la tecnologia non è stata però impiegata nei due stadi principali (Artur Ashe e Louis Armstrong Stadium) dove i giudici di linea hanno difeso il presidio. Sugli altri campi, Hawk-Eye Live ha sommato – si legge nella nota della USTA – oltre 341mila interventi.

RIVOLUZIONE – L’introduzione nei circuiti ATP e WTA, dopo la sperimentazione alle Next Gen ATP Finals, è avvenuta ad agosto 2020 per più ragioni: limitare la presenza di persone sui campi e le interazioni nel rispetto dei protocolli anti Covid-19, oltre ad ottimizzare le spese (il pagamento dei giudici di linea a livelli così alti supera il costo dell’installazione di tutti gli strumenti). Durante l’Australian Open dello scorso febbraio, Novak Djokovic ha espresso il suo parere nettamente favorevole dopo il match con Tiafoe in cui l’avversario aveva contestato alcune chiamate dettate da Hawk-Eye Live: “Penso che sia un bene avere questo sistema di chiamate automaticola versione del numero uno del mondo -, comprendo che avere i giudici di linea sia una sorta di tradizione nella storia di questo sport e capisco che tolga una parte dell’esperienza e anche il lavoro ai giudici di linea, però credo sia inevitabile per il futuro del tennis. Sono a favore di questa cosa in particolare. Terrei i raccattapalle, ma per quanto riguarda i giudici di linea, la tecnologia è benvenuta“. La tendenza, in ogni caso, è quella di un utilizzo sempre maggiore della tecnologia: a Madrid, nelle scorse settimane, il falco (non nella versione “live”, ma comunque in un’evoluzione sviluppata dall’azienda specializzata Foxtenn) ha debuttato anche in un Masters 1000 su terra. Un’ondata tecnologica che sarà difficile frenare.

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