Si ferma al terzo turno il sogno di Marco Cecchinato di ripetere una grande campagna al Roland Garros e di regalarsi un altro match con Djokovic, come in quel magico 2018 in cui si era spinto fino in semifinale. A interrompere il suo cammino è stato il giovane connazionale Lorenzo Musetti, che dopo cinque set e tre ore di battaglia ha avuto la meglio sul 28enne palermitano.

Marco, durante la conferenza stampa di fine giornata, ha manifestato un pizzico di rammarico per le occasioni non sfruttate: “Ho avute molte chance per andare due set a zero e alla fine eravamo un set pari, troppe chance avute nei primi set, situazioni da 0-30 non sfruttate, e se non riesci a fare il break una volta è un conto, quattro-cinque volte è diverso. Ovvio, poi al quinto si gioca su pochi punti e lui ha giocato meglio”.

La delusione è legata anche alle magie che ha tirato fuori il suo avversario nei momenti topici della partita: “Dopo il primo set lui ha iniziato a spingere di più, i break nel secondo e nel terzo li ho subiti con dei punti che non so quante volte possano riuscire nella stagione, colpi dietro la schiena, passati sulla riga. Oggi ho visto tanti momenti di fantatennis, mi piace chiamarlo così” .

Marco è comunque soddisfatto della sua prestazione: “Sono stato bravo, sono riuscito a stare attaccato al match quando ero sotto 2 set a 1 e vincere il quarto set, dove comunque sentivo che lui spingeva di più. Fisicamente stavo veramente bene anche nel quinto set. L’unico momento in cui ho sentito che il match poteva scappare è stato quando ho subito il break nel quinto set. Sono andato sotto 5-1, ma sono stato bravo a non mollare, ho recuperato fino al 5-3, poi lui ha giocato bene i primi punti e ha vinto il match“.

Su Musetti, a cui anche Max Sartori ha riservato grossi complimenti, Marco dice: “Lui ha giocato bene, uno dei match migliori. È il suo primo slam a 19 anni, aveva poco da perdere e ha giocato in tanti momenti del match senza pensare. Si è visto che lui giocava ad occhi chiusi, ed è giusto che alla fine abbia vinto lui. Ha meritato di più. La sfida contro Djokovic non la dimenticherà mai. Può batterlo, sta giocando a un livello veramente alto, non so quanti match come oggi possa fare in un anno, per battere Nole devi giocare per 3-4 ore come fatto oggi”.

Articolo a cura di Giuseppe Di Paola