Lo straordinario US Open di Leylah Fernandez - Pagina 3 di 4

Al femminile

Lo straordinario US Open di Leylah Fernandez

Come una teenager, numero 73 del ranking, è stata capace di sconfiggere in un solo torneo tre delle prime cinque giocatrici del mondo e una pluricampionessa Slam

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Leylah Fernandez - US Open 2021 (Darren Carroll/USTA)
 

A New York, a parte un set perso all’esordio contro Stojanovic, Sabalenka ha vinto tutti gli incontri in due set e con ampio margine, concedendo al massimo sei game. Leylah sarà in grado di arginare il tennis aggressivo e potente di Aryna? In avvio di match la risposta sembra essere negativa: Sabalenka sale 3-0 con un parziale di 12 punti a 2. Ma Fernandez non ha intenzione di arrendersi. Inizia ad adattarsi alla pesantezza di palla di Sabalenka e questo le permette almeno di tenere i propri turni di battuta, in attesa di un passaggio a vuoto di Aryna. Che arriva sotto forma di doppi falli nel settimo game. E così il set torna in parità.

Ma Sabalenka continua a spingere, e riesce a conquistare un set point sul 6-5 servizio Fernandez. Una risposta in rete cancella l’opportunità. Per la terza volta nel torneo (come già accaduto contro Konjuh e Kanepi) Fernandez vince il parziale dopo aver salvato set point, visto che al tiebreak riesce a neutralizzare l’efficacia del servizio di Aryna.

Quasi inevitabile la reazione di Sabalnka nel secondo set, concluso 6-4 a favore di Aryna. Per Fernandez è il quarto match consecutivo del torneo che si conclude al terzo set. Ci si aspetterebbe di nuovo un finale punto a punto, come nel turno precedente contro Svitolina. Invece sul 4-5, al momento di servire per restare nel match, Aryna implode su se stessa: fra doppi falli e gratuiti perde la battuta a zero, e di fatto manda in finale Leylah. 7-6, 4-6, 6-4. Saldo vincenti/errori non forzati: Sabalenka -7 (45/52), Fernandez +3 (26/23).

Prima ancora che sia disputata la finale, al termine delle semifinali lo US Open ha già offerto alcuni verdetti. Nella gara che vedeva in corsa sei teste di serie e due teenager, a prevalere sono state proprio le meno esperte, che quindi daranno vita alla più giovane finale Slam di tutti gli anni Duemila. Ma Raducanu e Fernandez non sono solo delle sorprese, sono anche le giocatrici che più sono state capaci di conquistare i favori del pubblico, costantemente a supporto dei loro match. Ora però gli spettatori dovranno per forza dividersi, visto che Emma e Leylah si affronteranno una contro l’altra.

Raducanu è arrivata al match decisivo senza avere affrontato Top 10 (la testa di serie più alta è la numero 11 Bencic), ma anche senza avere perso alcun set in tutto il percorso del torneo. Fernandez ha invece lottato e sofferto fin dal primo turno, ha superato quattro delle sei partite in tre set, salvando set point in diversi match. Ma queste maggiori difficoltà sono anche motivate dal valore delle avversarie: tre Top 5 (Osaka, Svitolina e Sabalenka) più una ex numero 1 del mondo come Kerber. Pro e contro della vigilia sono in equilibrio e non è facile prevedere chi sarà la nuova campionessa a Flushing Meadows.

Della finale tra Raducanu e Fernandez, vinta dalla più giovane per 6-4, 6-3 ho già scritto la scorsa settimana e rimando all’articolo per la trattazione di insieme. Valutando il match esclusivamente dalla prospettiva della giocatrice sconfitta, direi che si possono sottolineare alcuni elementi che potrebbero avere pesato sull’esito della partita.

Comincerei con il fattore psicologico. Dopo tante partite affrontate da sfavorita, con la forma mentale di chi ha poco da perdere, in finale Fernandez è scesa in campo con un ruolo differente. Contro Raducanu non dico fosse favorita, ma fra le due contendenti era sicuramente la tennista con più esperienza ad alti livelli: più Slam giocati, più partite WTA affrontate, e anche un torneo del circuito già vinto (a Monterrey 2021). A mio avviso questo status leggermente superiore non si è rivelato un vantaggio; la maggiore consapevolezza del peso di quanto si stavano giocando probabilmente si è trasformata in maggiore tensione. E la tensione un ruolo l’ha avuto nel finale di primo set, quando Leylah ha perso la battuta sul 4-5.

Mentre sul piano tecnico-tattico penso che Raducanu abbia vinto il confronto a partire da una leggera prevalenza nei colpi di inizio gioco. Servire e rispondere peggio, per Fernandez ha significato avviare lo scambio “in salita”. E non era facile risalire la corrente contro una giocatrice in piena efficienza come la Raducanu di New York, capace di fare quasi sempre le scelte giuste sul piano tattico, e di conseguenza pochissimo incline a perdere i vantaggi acquisiti grazie a servizio e risposta.

Malgrado la delusione in finale, lo US Open di Fernandez è stato comunque superlativo. Nelle ultime conferenze stampa, le è stato chiesto più volte di spiegare in quali aspetti del suo tennis fosse cresciuta al punto da ottenere risultati del genere. Dalle sue risposte estraggo due passaggi legati agli aspetti mentali. Il primo riguarda il misurarsi con le più forti: “Questo torneo mi ha aiutato a capire che con il mio gioco posso reggere tre set contro qualsiasi avversaria, incluse le prime del mondo. E posso vincere contro di loro. E sono molto orgogliosa della forza mentale che ho dimostrato in queste occasioni”.

Il secondo aspetto riguarda il modo di comportarsi durante i match. Ha spiegato Fernandez: “Sai, c’è una cosa mi ha davvero sorpreso in questo US Open. Prima di questo torneo ero convinta che l’atteggiamento più calmo possibile fosse quello ideale per farmi giocare al meglio. Ora invece ho scoperto che per me è più adatta una condotta più espansiva ed estroversa. Perché quanto più mi metto in connessione con il pubblico, tanto meglio gioco. Questo forte rapporto con gli spettatori si trasforma in un vantaggio per me”.

Quindi lo US Open 2021 di Leylah non ha rappresentato solo una sequenza di grandi prestazioni sul piano tecnico, ma anche un percorso introspettivo che ha finito per sorprendere la stessa Fernandez. A 18-19 anni c’è ancora tempo non solo per migliorare il proprio tennis, ma anche per scoprire nuove sfumature del proprio carattere.

a pagina 4: Leylah Fernandez prima e dopo lo US Open

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