La vittoria contro Osaka ha un effetto profondissimo su Fernandez, che da questo momento scenderà in campo con una convinzione e una fiducia eccezionali, rafforzate ulteriormente dall’appoggio del pubblico, del quale è diventata una beniamina. Quando Leylah ha la meglio in scambi difficili, esulta alzando le braccia, alla ricerca dell’appoggio degli spettatori: la connessione con loro è ormai totale.

Quarto turno, sfida tra mancine: Fernadez contro Kerber. Saprà Leylah ripetersi a livelli sufficienti per contrastare un’altra campionessa Slam? Allo US Open 2021 Kerber è soltanto testa di serie numero 21, ma è reduce dalle semifinali di Wimbledon e Cincinnati, dove l’ha sconfitta solo la futura vincitrice e numero 1 del mondo Barty. E poi sa come si vince a New York, visto che ha conquistato il titolo nel 2016. Questi dati ci dicono che il numero 21 accanto al suo nome non restituisce in pieno la qualità di tennis che Angelique è in grado di offrire. Per batterla occorrerà una nuova impresa.

E Fernandez si conferma: vince al termine di una delle più belle partite della stagione, tra due giocatrici che rivelano affinità più di quanto sembrerebbe a prima vista. Entrambe hanno infatti alcune direzioni e soluzioni favorite che si assomigliano: il dritto lungolinea, il rovescio incrociato, e il dropshot di rovescio. E tutte e due sanno stringere le traiettorie. Il risultato sono scambi altamente spettacolari nei quali esplorano aree di campo inusuali, che allargano a dismisura lo spazio da coprire. Altra impostazione simile: nel match, sia Angelique che Leylah usano  il rovescio come colpo di manovra e il dritto come colpo per chiudere. 18 vincenti di dritto e 3 di rovescio per Kerber, addirittura 27 vincenti di dritto e 2 di rovescio per Fernandez.

Ma naturalmente ci sono anche profonde differenze, Kerber è capace di difendere meglio, però Leylah colpisce molto più a ridosso della linea di fondo e ha più varietà con il dritto. A conti fatti è lei che tiene in mano il gioco più spesso, e questo obbliga Angelique a impegnative rincorse. Sul 6-4, 4-2 del secondo set, Kerber sembra a un passo dal successo, ma la combattività di Leylah riequilibra il set e poi anche il match, quando conquista il tiebreak. Nel terzo set è forse un minimo appannamento fisico di Kerber a risultare decisivo: il 4-6, 7-6, 6-2 descrive il progressivo rovesciamento dei valori in campo.

Si è assistito a un vero e proprio crescendo di Fernandez che, set dopo set, si è adattata sempre meglio al gioco di Kerber, limitando il numero di errori non forzati: 15 nel primo set, 12 nel secondo, 7 nel terzo. Ma le statistiche complessive dimostrano anche che tutte e due hanno comunque giocato su livelli molto alti. Kerber chiude con un saldo di +6 (28/22), Fernandez di +11 (45/34). Quarantacinque vincenti a Kerber non sono proprio cosa ordinaria. E infatti Leylah ha giocato una partita straordinaria.

Lasciato alle spalle il successo contro Kerber, è il momento di affrontare i quarti di finale. Il torneo ha come otto concorrenti ancora in corsa sei teste di serie (dalla 2 Sabalenka alla 17 Sakkari) e due teenager: le sorprendenti Raducanu e Fernandez.

Per Fernandez il tabellone ha riservato un percorso durissimo: dopo la numero 3 Osaka e la numero 21 Kerber, arriva il momento della 5 Elina Svitolina. Quando è in condizione, Svitolina è una giocatrice difficile da affrontare. Non dispone di colpi super-spettacolari, però se “sente” la palla è in grado di difendere con una profondità unica.

Sotto questo aspetto probabilmente non esiste nel circuito una tennista come Elina, che anche quando arretra riesce comunque a trovare con le parabole l’ultimo metro di campo dove far atterrare la palla. Per una giocatrice come Fernandez, abituata a colpire stabilmente con i piedi sulla linea di fondo, questa costante profondità di palla è una continua sfida tecnica, perché significa dover ricorrere sistematicamente a esecuzioni di controbalzo.

Primo set. Leylah parte più decisa, e Svitolina fatica ad adeguarsi alla aggressività della avversaria: anche quando avrebbe occasione di attaccare, rimane troppo passiva, e paga l’atteggiamento perdendo il primo set. 6-3 Fernandez. Nel secondo set Svitolina capisce che deve fare qualcosa di più, cambia atteggiamento e aumenta il numero di vincenti (da 4 a 10), sbagliando pochissimo. E così pareggia i conti con un 6-3 speculare al primo set.

Il terzo set è il più spettacolare ed equilibrato del match, e uno dei migliori di tutto il torneo. Le protagoniste sono ormai entrate in palla, sbagliano poco e fanno viaggiare la palla ad alto ritmo. E così danno vita a una infinità di scambi di altissimo livello. Fernandez sembra riuscire a prevalere quando va a servire per il match sul 5-4, ma Elina reagisce, ottiene il break e forza la soluzione al tiebreak.

Sul 5 pari del tiebreak ci si gioca tutto in due punti. Elina è alla battuta e serve bene al centro. La risposta di Leylah è corta, e quasi obbliga Svitolina alla discesa a rete; prima volée non sufficientemente incisiva e Fernandez ne approfitta con un passante di dritto lungolinea vincente; vincente per un soffio, visto che la traiettoria pizzica anche il nastro. 6-5 per Fernandez, match point.
Con Fernandez al servizio, Svitolina manca la misura della risposta, spedendo lungo e cedendo quindi la partita alla prima occasione. Punteggio finale 6-3, 3-6, 7-6. Un altro match tiratissimo, nel quale Leylah ha saputo prevalere alla distanza, dimostrandosi più decisa sui punti determinanti.

Dopo Osaka e Kerber, la vittoria contro Svitolina è la terza impresa di Fernandez. Ma in vista della semifinale, l’ostacolo è di nuovo altissimo: la testa di serie numero 2 Aryna Sabalenka.

a pagina 3: Semifinale e finale dello US Open

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