Sì avvicina sempre di più la trasferta australiana e continua a rimanere coperta da un velo di mistero la presenza del numero 1 al mondo Novak Djokovic. Allo stato attuale il serbo è presente nell’entry list sia dell’ATP Cup con il Team Serbia, sia per gli Australian Open. Tuttavia l’obbligo di vaccinazione richiesto dalle autorità australiane per tutti i giocatori che vorranno entrare nello Stato di Victoria ha destato molte perplessità sulla sua presenza. Nole, infatti, non ha mai voluto rivelare il suo status vaccinale, considerandola un’informazione personale.
A ribadire la posizione delle autorità australiane ci ha pensato il Ministro dello Sport dello Stato di Victoria Martin Pakula, in un’intervista al quotidiano australiano The Age, ribadendo la rilevanza del vaccino come requisito essenziale per la partecipazione. “Se Djokovic scegliesse di non vaccinarsi, e non sono avesse i requisiti per ottenere un’esenzione medica, allora non potrebbe partecipare e questo sarebbe un problema per lui”. Pakula ha inoltre sottolineato che nessuna eccezione sarà fatta per Nole. “Se il pubblico pensasse che ci fosse una sorta di scorciatoia nel processo avrebbe ragione a sentirsi a disagio, ma è quello che stiamo cercando di evitare. Tutti coloro che parteciperanno dovranno essere vaccinati a meno che non abbiano una valida esenzione sul perché non possano essere vaccinati” – ha ribadito il ministro, sottolineando che non si tratta di una scelta politica –. È una questione medica. Non spetta a me, al Premier o a qualsiasi altro politico determinare se l’affermazione di qualsiasi persona sull’impossibilità a livello medico di sottoporsi a vaccinazione sia valida o meno. Si tratta di una valutazione che deve essere verificata da medici professionisti”.
Il sistema di valutazione delle esenzioni messo in atto da Tennis Australia in collaborazione con il Dipartimento della Salute dello Stato di Victoria è stato definito qualche giorno fa: si tratta di un sistema a due livelli che coinvolge nel primo livello un panel di tre medici esperti di immunologia, malattie infettive e medicina generale. In seconda battuta, in seguito alla valutazione positiva del panel di esperti, un’ulteriore analisi indipendente verrà svolta dal Dipartimento della Salute. Se la domanda avrà il parere positivo di entrambi, sarà presentata all’Australian Immunization Register. L’identità degli atleti che ne faranno richiesta resterà anonima durante tutto il processo.
Il direttore degli Australian Open Craig Tiley ha sottolineato gli sforzi fatti dall’organizzazione per garantire l’evento più sicuro possibile per tutti i partecipanti. “Abbiamo lavorato a stretto contatto con il Governo dello Stato di Victoria per stabilire protocolli equi per valutare le domande d esenzione medica che ci consentiranno di garantire che gli Australian Open siano sicuri e piacevoli per tutti”.