Mentre in Occidente la variante Omicron sta costringendo i governi a reintrodurre ulteriori precauzioni per limitare i contagi, l’Australia sta già accogliendo i tennisti che per un mese circa calcheranno i campi di Adelaide, Melbourne e Sydney. Tennis Australia ha promulgato un piano “a prova di Covid” per affrontare in sicurezza anche l’estate 2022 (chiamato ‘CovidSafe Plan’), come hanno riportato i media australiani. Una delle norme in protocollo è la conferma dell’hawk-eye live, la tecnologia che sostituisce i giudici di linea sui campi da tennis per limitare ancora di più il personale e dunque il rischio di contagio di Covid-19. Hawk-eye live verrà utilizzato in tutti i tornei pre-Australian Open di inizio gennaio, compreso l’Australian Open stesso che si disputerà a Melbourne Park dal 17 al 30 gennaio.
Il sistema venne presentato al mondo del tennis nel 2017, in occasione delle NextGen ATP Finals. Da lì in poi nessun torneo di primo livello dei due circuiti ha pensato di implementare hawk-eye live, fino a quando la pandemia ha costretto anche il tennis a cambiare. L’Australian Open 2021 – giocato in febbraio – è stato il primo torneo dello Slam a rimpiazzare i giudici di linea. Nel corso della stagione, laddove possibile, molti tornei hanno deciso di adottare lo stesso sistema di chiamata in tempo reale, compreso l’ultimo Slam dell’anno, lo US Open.
Il protocollo ‘CovidSafe’ di Tennis Australia ripropone anche la totale autonomia nella gestione degli asciugamani per i tennisti, mentre i raccattapalle potranno essere dell’evento solo se completamente vaccinati contro il Covid-19. L’adozione di hawk-eye live e la gestione autonoma degli asciugamani a bordocampo potrebbero diventare prassi anche quando la pandemia non sarà più centrale nell’organizzazione degli eventi nel circuito principale.