WTA, chi migliorerà nel 2022? - Pagina 2 di 4

Al femminile

WTA, chi migliorerà nel 2022?

Scommesse vecchie e nuove di inizio anno: come sono andate e come andranno le cose nel ranking femminile? Ecco quali spostamenti ho indovinato, quali ho sbagliato, e quali ipotizzo per il futuro

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Clara Tauson (Photo by Alexandre Hergott/Open 6ème Sens - Métropole de Lyon)
 

Katerina Siniakova
ranking di riferimento (fine 2019): 58
ranking 2020: 64
ranking 2021: 49
Differenza: +9
Ecco cosa avevo scritto due anni fa, per spiegare le ragioni della mia scelta su Siniakova. Ricordo che Katerina è nata nel maggio 1996, quindi allora aveva 23 anni: “A questo punto della carriera si tratterà di capire cosa saprà fare “da grande”; arrivano gli anni della maturità tennistica e non si possono lasciar passare le stagioni senza dare il meglio di sé. Personalmente sono convinto che il suo potenziale sia superiore al ranking attuale. Ma se invece non riuscisse a progredire, se non altro le rimarrà l’alternativa del doppio, visto che nella specialità di coppia è una ex numero 1 e sicuramente una delle migliori al mondo”.

Effettivamente Siniakova ha chiuso il 2021 da numero 1 di doppio. Ma in singolare valuterei in questo modo la posizione 49 raggiunta: una previsione più azzeccata nella forma che nella sostanza.

Marie Bouzkova
ranking di riferimento (fine 2019): 57
ranking 2020: 51
ranking 2021: 89
Differenza: -32
Una delle ragioni che mi avevano spinto a puntare su Marie Bouzkova erano state le sue partite a Toronto 2019, dove aveva sconfitto Stephens, Ostapenko ed Halep e anche strappato un set a Serena Williams, che qualche settimana dopo sarebbe arrivata in finale allo US Open. Dopo l’Open del Canada 2019 Bouzkova non ha più replicato quel livello di tennis, ma nelle stagioni successive ha comunque offerto prestazioni interessanti, che le hanno permesso di conquistare la finale a Monterrey 2020 (sconfitta da Svitolina) e al Phillip Island Trophy 2021 (battuta da Kasatkina).

Sintetizzando al massimo: sino a Madrid 2021 il suo rendimento le era valso una posizione piuttosto stabile, intorno al numero 50, con un picco positivo da numero 46 e negativo da numero 60. In sostanza sembrava che la mia “scommessa” si sarebbe decisa sul filo di lana. E invece a Madrid, durante il derby di primo turno contro Kvitova, Marie si è infortunata al pollice della mano: una frattura che l’ha tenuta ferma per diverse settimane. Al rientro non è più riuscita a giocare ai livelli precedenti, come testimoniano i numeri: 11 vittorie e 7 sconfitte prima dell’infortunio, 5 vittorie e 13 sconfitte dal suo rientro a oggi. Inevitabile il calo nel ranking.

Viktoria Kuzmova
ranking di riferimento (fine 2019): 56
ranking 2020: 96
ranking 2021: 174
Differenza: -118
Di tutte le giocatrici scelte, Viktoria Kuzmova è forse quella che mi ha sorpreso di più per la parabola negativa. Alla fine del 2019 era in rampa di lancio. Aveva compiuto 21 anni e nelle stagioni precedenti il ranking era sempre cresciuto: da numero 132 nel 2017, a ridosso della cinquantesima posizione nel 2019. E invece nel 2020 è cominciato un periodo complicato, che non è chiaro se collegato o meno con i fattori esterni determinati dalla pandemia.

Nella primavera 2020 Kuzmova ha interrotto la collaborazione con l’allenatore Michal Mertinak. Da fuori è difficile individuare i motivi, visto che insieme a Mertinak era diventata numero 1 di Slovacchia (grazie anche al ritiro di Cibulkova). Ha quindi proseguito con un team familiare (il padre come coach e il fidanzato come fitness trainer), ma le cose non sono andate bene. Ha faticato anche a mantenere il peso-forma, con i risultati che nel frattempo latitavano. A oggi è difficile capire quali di questi fattori siano stati causa e quali effetto nelle sue difficoltà, sta di fatto che è uscita dalle prime 150 del ranking e ad appena 23 anni sta attraversando un periodo che non è improprio definire di crisi.

Jelena Ostapenko
ranking di riferimento (fine 2019): 45
ranking 2020: 44
ranking 2021: 28
Differenza: +17
Dopo il memorabile 2017 (vittoria al Roland Garros, ingresso in Top 10) Ostapenko ha vissuto una fase di appannamento. Però è sempre stato evidente che il suo tennis aggressivo, quando funziona, risulta pericolosissimo per chiunque. Se non riuscirà a limitare le giornate-no sarà difficile che riconquisti una posizione di vertice, ma da numero 45 del 2019 appariva comunque sottostimata. E nel 2021 lo ha confermato rientrando in Top 30 (vittoria a Eastbourne, finale in Lussemburgo, semifinale a Indian Wells).

Garbiñe Muguruza
ranking di riferimento (fine 2019): 36
ranking 2020: 15
ranking 2021: 3
Differenza: +33
Ecco cosa avevo scritto nell’articolo di allora per spiegare le ragioni della mia scelta. Non aggiungo altro perché non ho cambiato idea: “Per me è incredibile che una due volte campionessa Slam (oltre che finalista a Wimbledon 2015), una giocatrice che è in parità nei confronti diretti con Serena Williams (3-3), sia uscita dalle prime 30 del mondo a 26 anni (è nata nell’ottobre 1993).

In luglio ha lasciato lo storico coach Sam Sumyk ed è tornata con Conchita Martinez. Credo che Martinez avrà soprattutto due obiettivi: sistemare l’esecuzione del dritto, che con il passare del tempo si è involuto, e aiutare Garbiñe a recuperare fiducia in se stessa. Se raggiungerà questi due traguardi, sono ancora profondamente, testardamente, convinto che Muguruza possa tornare ai piani alti del ranking”.

Amanda Anisimova
ranking di riferimento (fine 2019): 24
ranking 2020: 30
ranking 2021: 78
Differenza: -54
Il 2021 non è stato l’anno di Amanda Anisimova. Iniziato male (forfait all’Australian Open causa Covid), proseguito con infortuni alla caviglia e all’inguine, e continuato nella seconda parte senza vittorie particolari. Basta citare un dato: nel 2021 Anisimova ha perso tutti i match disputati contro le prime 30 del ranking. La giocatrice che agli esordi aveva incantato per la pulizia nel colpire, raggiungendo la semifinale al Roland Garros 2019, fatica a ritrovarsi ad alti livelli. Ricordo però che Amanda è ancora giovanissima, visto che ha compiuto 20 anni lo scorso 31 agosto.

Aryna Sabalenka
ranking di riferimento (fine 2019): 11
ranking 2020: 10
ranking 2021: 2
Differenza: +9
I numeri parlano per Aryna Sabalenka: 45 vittorie, 18 sconfitte, due tornei vinti (Abu Dhabi e Madrid) e due semifinali Slam raggiunte per la prima volta in carriera (Wimbledon e US Open). Totale: numero 2 del mondo.

Riepilogo sintetico
Giorgi +66
Paolini +43
Potapova +23
McHale -70
Townsend -212
Gauff +46
Swiatek +51
Siniakova +9
Bouzkova -32
Kuzmova -118
Ostapenko +17
Muguruza +33
Anisimova -54
Sabalenka +9

Bilancio finale: 9 scelte giuste, 5 sbagliate; anche se la posizione di Townsend è stata piuttosto compromessa da fattori non tennistici. A conti fatti non sarebbe variato molto anche usando come riferimento il 2020, eppure non ho cambiato idea: troppo falsato il contesto per impostare una verifica attendibile. Altra curiosità: anche nell’articolo dell’anno precedente avevo identificato 14 nomi e il risultato era stato identico, con 9 scelte giuste e 5 sbagliate.

a pagina 3: Le “scommesse” del 2022

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