WTA, chi migliorerà nel 2022? - Pagina 3 di 4

Al femminile

WTA, chi migliorerà nel 2022?

Scommesse vecchie e nuove di inizio anno: come sono andate e come andranno le cose nel ranking femminile? Ecco quali spostamenti ho indovinato, quali ho sbagliato, e quali ipotizzo per il futuro

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Clara Tauson (Photo by Alexandre Hergott/Open 6ème Sens - Métropole de Lyon)
 

Confesso che si solito non mi piacciono le scommesse, sono lontane dal mio modo di considerare lo sport. Ma questa mi piace perché, per come la vedo io, si avvicina più a una semplice valutazione a medio termine. Una valutazione “aperta” e generale sul valore di una giocatrice, senza pretendere di entrare nel dettaglio di posizioni precise o specifici avvenimenti futuri.

Riassumo le regole che mi sono dato, e che sono sempre le stesse dalla prima volta. Le giocatrici sono scelte esclusivamente fra le prime 100 del ranking di fine anno (classifica del 27 dicembre 2021). L’ipotesi è semplice: al momento della chiusura della stagione 2022 dovrebbero avere migliorato la loro classifica.

Visto che negli articoli precedenti avevo scelto 14 nomi (non c’era un motivo particolare, le prime volte era stato frutto del caso), ho deciso di confermare il numero: 14 anche questa volta. Ecco le scelte per il 2022.

99. Dayana Yastremska
Yastremska ha vissuto una prima parte di 2021 complicata per le controversie legate al doping, tra WADA e TAS. Il verdetto del TAS ha consentito il ritorno in campo da giugno in poi. Partendo dalla posizione 99 mi sembra abbia concrete possibilità di risalita.

90. Marie Bouzkova
Ho già trattato la stagione 2021 di Bouzkova nella prima parte di questo articolo (vedi pagina 2). Per quanto sia reduce da un periodo di gioco non scintillante, credo che, se recupererà un po’ di condizione, possa valere più della posizione 90.

78. Amanda Anisimova
Anche per Anisimova rimando alla prima parte dell’articolo. E anche lei come Bouzkova viene da una stagione difficile. Penso però che il solo fatto di giocare nel 2022 senza particolari problemi fisici (a differenza dell’anno appena terminato) potrebbe garantirle un progresso in classifica.

74. Caroline Garcia
Il tennis francese al femminile sta vivendo una stagione non semplice dopo i risultati ben più convincenti di qualche anno fa. Senza doversi riferire ai fasti di Mauresmo, ricordo che a fine 2017 erano presenti due giocatrici in Top 10 (Mladenovic e Garcia). Punto su Caroline Garcia perché penso che, pur con tutte le difficoltà vissute di recente, abbia il valore tecnico per risalire in classifica. Garcia oltre la settantesima posizione per me è davvero troppo.

68. Donna Vekic e 67. Ana Konjuh
Con Petra Martic un po’ in declino, la conquista della leadership nel tennis croato potrebbe diventare uno stimolo in più per Vekic e Konjuh. Anche se è uno sport individuale, a volte lo spirito di emulazione funziona come un motore di crescita fra connazionali (ne avevo parlato QUI). Anche per questo provo a puntare su loro due.

Donna Vekic ha avuto un 2021 compromesso da una operazione al ginocchio che l’ha tenuta ferma tra febbraio e maggio. Poi al rientro ha faticato a ritrovare la condizione fisica necessaria per essere competitiva. Se torna vicino a un rendimento non dico eccezionale, ma anche solo normale, per me non può stare oltre la posizione 60 del ranking.

Ana Konjuh invece è reduce da un anno da record: partita in gennaio dalla posizione 538 ha compiuto il più grande balzo del 2021, chiudendo la stagione con un progresso di oltre 470 posizioni. Una prova del suo talento e di quanto può fare se scende in campo da sana. Ricordo che Ana (che è nata nel 1997) era diventata Top 20 a 19 anni. Il maggior dubbio che la riguarda è se riuscirà a giocare ancora con continuità e senza problemi fisici, visto il gomito di cristallo che si ritrova.

56. Madison Keys
Per me vedere Madison Keys fuori dalle prima 50 giocatrici del mondo non è solo una delusione, ma anche un rammarico: la sua carriera corre il rischio di diventare simbolo di un enorme talento mai del tutto espresso. Una giocatrice dalle superiori possibilità fisico-tecniche, troppo limitata dalla fragilità agonistica.

Il timore che ho su di lei è che abbia cominciato a rassegnarsi a una posizione di secondo piano, e sia venuta meno la scintilla che spinge a cercare di esprimere il massimo delle proprie possibilità. Un dato per inquadrarla meglio: anche se vediamo giocare Keys da molti anni (è stata finalista allo US Open nel 2017 e Top 10 già nel 2016), Madison non è certo anziana, dato che è nata nel febbraio 1995. Anche per questo continuo a sperare che possa tornare fra le grandi protagoniste del tennis femminile.

a pagina 4: Le ultime sette giocatrici scelte

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