ATP Sydney, l’Australia fa bene a Karatsev: domina Murray e incassa il terzo titolo. Andy si commuove

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ATP Sydney, l’Australia fa bene a Karatsev: domina Murray e incassa il terzo titolo. Andy si commuove

Il russo, in versione macchina spara-palle, è pronto per difendere la semifinale a Melbourne. Andy si commuove durante la premiazione

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Aslan Karatsev - ATP Sydney 2022 (Twitter - @AustralianOpen)
Aslan Karatsev - ATP Sydney 2022 (Twitter - @AustralianOpen)
 

[1] A. Karatsev b. (WC) A. Murray 6-3 6-3

Aslan Karatsev sente profumo di Australian Open e torna nella sua miglior versione. Il russo vince il suo terzo titolo in carriera all’ATP 250 di Sydney dimostrando di essere più che pronto a difendere la semifinale a Melbourne della scorsa stagione: letteralmente dominato Andy Murray in una finale sostanzialmente a senso unico, che ha visto il russo proporre il suo miglior tennis, quello fatto di accelerazioni spaventose e perfette geometrie a disegnare il campo. Quando gioca così, Aslan – che nella strada verso la finale ha battuto anche il nostro Lorenzo Sonego – è una macchina spara-palle che può mettere in difficoltà chiunque: non fa eccezione il buon Andy, che comunque si tiene stretta la 69esima finale in carriera, la prima da Anversa 2019 e la prima in Australia dalla finale che perse a Melbourne Park nel 2016 da Novak Djokovic.

Lo scozzese, che sta riuscendo nell’impresa di tornare a livelli competitivi in questa fase della sua carriera post-operazioni all’anca, si è emozionato durante la cerimonia di premiazione sulla Ken Rosewall Arena di Sydney: “Mi mancava giocare questo tipo di partite davanti a un pubblico così – le parole dello scozzese -. Non ce l’avrei fatta senza il supporto del mio team e della mia famiglia. Oggi il risultato non è stato dalla mia parte, ma ho fatto del mio meglio”.

La partita, come si diceva, è sostanzialmente a senso unico sin dal primo gioco, quando Karatsev subisce strappato il servizio a Murray alla terza palla break con un grande contropiede di diritto approfittando delle sole due prime palle messe in campo dallo scozzese su otto punti giocati. Il break iniziale è blindato da Aslan, che, inavvicinabile al servizio, chiude il primo parziale sul 6-3 con il 92% di punti con la prima palla, centrando anche il doppio break quando nell’ultimo game Murray commette due doppi falli consecutivi per consegnare il set al rivale.

E Aslan strappa il servizio a Andy anche in apertura di secondo set, indirizzando la partita: alla terza palla break un brutto errore di Murray permette a Karatsev di salire 2-0 e servizio, ma più che i demeriti dello scozzese sono grandi i meriti del russo, sempre al comando delle operazioni. Dopo un’ora circa di gioco, però, Aslan ha un lieve calo e Andy ha l’occasione di tornare in partita. Succede al quinto game del secondo set, quando Karatsev va per la prima e unica volta in difficoltà al servizio concedendo a Murray cinque palle break. In quattro di queste occasioni, però, è bravo Karatsev a salvarsi: solo in una palla break il tre volte campione Slam può avere qualche rimpianto, per un rovescio in contropiede messo fuori. Così Karatsev alla fine tiene il servizio con una prima vincente e poi, al momento di servire per il match sul 5-3, non trema (al netto di un doppio fallo) e con due rovesci strepitoso mette il sigillo sul terzo titolo dopo quelli di Dubai e Mosca nel 2021. Ora, per lui la missione Australian Open: in tabellone è nel terzo quarto, in rotta di collisione con Nadal al terzo turno. Murray, presente grazie a una wild card, avrà in Basilashvili un ostacolo rilevante già al primo turno.  

QUI IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 DI SYDNEY

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