ATP Dubai: Djokovic spietato come sempre, Musetti cede con onore

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ATP Dubai: Djokovic spietato come sempre, Musetti cede con onore

Il N.1 del mondo torna in campo ed è come se non si fosse mai fermato: annulla 7 palle break su 7 e chiude in due set sul nostro giovane talento

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Novak Djokovic - Dubai 2022 (Twitter - @DDFTennis)
 

[1] N. Djokovic b. [WC] L. Musetti 6-3 6-3


Buona la prima. Si può riassumere con tre semplici parole l’esordio stagionale del numero 1 Novak Djokovic. Ottanta giorni dopo la semifinale di Davis Cup contro la Croazia, Nole comincia con un successo la sua campagna per la difesa del numero 1 dall’assalto di Medvedev, impegnato in quel di Acapulco.

In una Dubai che era più simile ad una succursale di Belgrado, Djokovic ha iniziato leggermente bloccato ma pian piano si è liberato della ruggine e con un doppio 6-3 ha regolato Lorenzo Musetti in un’ora e quindici minuti, annullando le sette palle break e regalandosi il primo successo del 2022.

Musetti si è presentato bene in campo piazzando due vincenti in apertura, dimostrando al serbo che non sarebbe stata una passeggiata. Due game fotocopia con entrambi che recuperano da 0-30 e portano a casa il proprio game di apertura al servizio.

Nel quarto game Nole è riuscito a far girare dalla sua parte il set. Musetti ha colpito male la seconda, commettendo un doppio fallo sanguinoso che si è tramutato nella prima palla break dell’incontro. Nole però ha regalato col dritto, permettendo a Musetti di annullare la prima palla break della carriera al serbo (cosa che non era riuscita nella battaglia parigina) . Il rammarico per Musetti è di non aver chiuso il parziale con un comodo dritto, prestando il fianco al famelico serbo. Djokovic lotta conquistando sempre più il campo e chiudendo col dritto, guadagnandosi una seconda palla break. Un altro dritto ha tradito Musetti ed è arrivato il break per Nole.

Lorenzo poco dopo ha un’occasione per rimettere la sfida in equilibrio. Due errori di dritto di Nole, che è stata la nota dolente di inizio match per il serbo, sono valsi tre palle break consecutive.

Da quel momento il serbo ha perso il turbo, non perdendo più un punto al servizio nel corso del set, con ben nove punti su dieci vinti con la seconda. Djokovic che ha prediletto l’approccio a rete mentre Musetti ha giocato un primo set molto lontano dalla riga di fondo, con il 42% dei colpi giocati oltre i due metri.

Il copione del secondo set è il medesimo del primo. Il rovescio ha tradito Lorenzo nel terzo game, uno slice lungo in uscita in servizio ha regalato tre palle break al serbo. Novak ha ringraziato e con un vincente di dritto in corsa si è portato sopra di un break. Anche in questo parziale Musetti ha avuto la chance di rientrare in gara. Sesto game durato quattordici punti nel quale Nole ha annullato quattro palle break e manifestato nervosismo e sfogando l’insofferenza derivante dallo stop forzato. Djokovic nel finale è sembrato sperimentare pur rimanendo in pieno controllo.

Per Lorenzo non ci sono state più possibilità per riaprire la sfida. Dal canto suo il diciannovenne di Carrara ha giocato con onore e chiuso l’incontro con un saldo positivo di + 7 (diciassette vincenti a fronte di dieci gratuiti).

Per Djokovic al secondo turno ci sarà la sfida con uno tra il russo Khachanov e l’australiano De Minaur.

LE ALTRE SFIDE DELLA GIORNATA – Non poche sorprese nella giornata iniziale dell’ATP 500 di Dubai, che si presenta come sempre ricco di tennisti di alto livello. La vittoria sicuramente più di rilievo è quella di Jiri Vesely, ex numero 35 del mondo ma che sembra aver perso il suo miglior tennis da un paio d’anni. Non è stato così oggi contro Marin Cilic, che si è dovuto arrendere al tennista ceco in due set molto lottati e in una partita durata quasi due ore. Vesely ha sprecato tre match point prima di chiudere la sua miglior vittoria negli ultimi due anni, e che gli frutterà un ottavo di finale contro uno tra Arthur Rinderknech o Roberto Bautista-Agut.
C’è gloria anche per Taro Daniel, che continua il suo sorprendente inizio di stagione battendo un sempre più in crisi David Goffin. Un upset soltanto per la differenza di ranking tra i due tennisti, dato che il tennista belga fatica a superare il 50% di vittorie stagionali dall’inizio della pandemia e quest’anno ha perso sette delle dieci partite disputate. Ha rischiato una sconfitta clamorosa anche Filip Krajinovic, il tennista serbo si è trovato sotto di un set con il tunisino Malek Jaziri, ex numero 42 del mondo ma che non vinceva una partita ATP proprio dall’edizione 2021 di Dubai. Krajinovic è riuscito a rimettersi in carreggiata dopo un brutto primo set e non ha concesso più palle break al suo meno quotato avversario.

Protagonisti della sessione serale Andy Murray e l’australiano O’Connell che si sono dati battaglia per due ore e cinquantuno minuti. Primo set equilibrato con l’australiano mentalmente più solido che ha approfittato del nervosismo di Murray e ha chiuso il tie-break 7-4. Nel secondo set un break all’inizio e uno alla fine hanno rimesso la sfida in equilibrio. Nel terzo set a fare la differenza è stata la maggiore resilienza dello scozzese. Murray ha annullato quattro palle break nel corso del nono game durato ben diciotto punti, prima di attivare la modalità show time e breakkare O’Connell mentre serviva per rimanere nel match.

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