ATP Indian Wells: subito Fognini e Musetti, in campo per partire col piede giusto

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ATP Indian Wells: subito Fognini e Musetti, in campo per partire col piede giusto

I due italiani saranno impegnati rispettivamente contro Pablo Andújar e Marcos Giron. Entrambi i match saranno sul campo 3

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Musetti Davis 2022
 

Prende il via questa sera alle 20 italiane (le 11 locali) il torneo maschile di Indian Wells, primo Masters1000 della stagione. Saranno subito due gli italiani impegnati nella prima giornata: Fabio Fognini e Lorenzo Musetti, che scenderanno in campo in rapida successione sul campo 3.

FOGNINI, CLASSIFICA DA SISTEMARE – Si parte da Fognini, al rientro dopo l’infortunio al polpaccio che, comunque, non gli ha impedito di vincere il torneo di doppio di Rio de Janeiro, in coppia con Simone Bolelli. Il veterano azzurro, numero 36 ATP, aveva dovuto rinunciare alla chiamata in Coppa Davis ma, per fortuna, i tempi di recupero non sono stati eccessivamente lunghi, tanto da permettergli di essere già presente in California. Il tennista di Arma di Taggia farà il suo esordio opposto a Pablo Andújar, contro il quale ha un bilancio di 4-1 negli scontri diretti a livello ATP, disputatisi però tutti sulla terra battuta. Sempre sul rosso si sono giocati anche i primi due incroci tra loro, a livello Futures, risalenti addirittura al 2005: Fabio li vinse entrambi. Anche questi numeri confermano come i due siano senz’altro grandi veterani del circuito ma, come detto, questo sarà il loro primo incontro sul cemento.

Sarà importante testare la condizione fisica di Fabio che, comunque, partirà nettamente favorito soprattutto per la sua migliore capacità di adattamento sul cemento. Lo testimoniano anche i bookmakers, con l’italiano che viaggia tra l’1.40 di bet365 all’1.45 di Sisal e Planetwin365, mentre lo spagnolo passa dal 2.69 di quest’ultima al 3.00 di bet3665. Fognini vorrà provare a regalarsi una bella sfida contro la testa di serie numero 18 Nikoloz Basilashvili, finalista della passata edizione contro cui Fabio ha anche vinto l’unico precedente, disputatosi l’anno scorso sul veloce di Cincinnati. Un ulteriore motivazione per il ligure sono i 500 punti di Montecarlo 2019 in scadenza ad aprile, che rischiano di pesare come un macigno sulla futura classifica di Fabio.

MUSETTI, DA BRATISLAVA ALLA CALIFORNIA – Al termine del match del 34enne di Arma di Taggia scenderà in campo Lorenzo Musetti, ancora galvanizzato dalla straordinaria vittoria in Coppa Davis che ha permesso all’Italia di volare (con enorme fatica) alla fase finale. Il giovane classe 2002 se la vedrà contro Marcos Giron, ventottenne statunitense contro il quale Lorenzo non ha mai giocato. Il vincitore di questo match affronterà al secondo turno Reilly Opelka, testa di serie numero 17 del tabellone contro cui il carrarino ha perso l’anno scorso sia Roma che allo US Open. In ogni caso, già il primo turno sarà molto complicato per Musetti che, nonostante l’ultima grande prestazione, secondo i bookmakers non partirà favorito. Le sue quotazioni oscillano tra il 2.36 di GoldBet al 2.40 di Sisal, mentre quelle di Giron variano dall’1,55 della prima all’1.57 della seconda e di Bet365.

Altrettanto difficile è forse stata la risposta ad una delle domande postegli da La Stampa, in un’intervista che il numero 56 del ranking mondiale ha rilasciato al quotidiano. Alla domanda su chi, secondo lui, potesse contare sul rovescio a una mano più bello, Musetti ha stilato la seguente classifica: Wawrinka, Thiem (sulla terra), Tsitsipas (che però lo usa più per costruirsi il punto) e, infine, Federer. Molto bello è stato anche il paragone fatto dallo stesso Lorenzo con Matteo Berrettini e Jannik Sinner: tutti e tre, infatti, “hanno coltivato un sogno che, in seguito, hanno raggiunto. Si parte sempre da un sogno, non si gioca solo per la fama e per i soldi, ma anche per i fan, specie i ragazzini, in cui mi riconosco”. E un grande sogno lo stiamo certamente vivendo anche tutti noi italiani, che abbiamo avuto la fortuna di trovarci in una delle epoche tennistiche più luccicanti e azzurre di sempre. Con la consapevolezza che tanti di quei sogni che Matteo, Jannik e Lorenzo avevano da bambini oggi sono più che mai obiettivi.

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