Kyrgios è sempre lui: ha un siparietto con Ben Stiller e rischia l'incidente con un raccattapalle

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Kyrgios è sempre lui: ha un siparietto con Ben Stiller e rischia l’incidente con un raccattapalle

L’australiano, si sa, è un giocatore tanto talentuoso quanto imprevedibile e nella partita di quarti ad Indian Wells contro Nadal non è stato da meno, dentro e fuori dal campo

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Nick Kyrgios - Indian Wells 2022 (Twitter - @BNPPARIBASOPEN)
Nick Kyrgios - Indian Wells 2022 (Twitter - @BNPPARIBASOPEN)
 

Il genio abita semplicemente al piano di sopra della follia” scrisse Arthur Schopenhauer. Se, nel mondo del tennis, c’è un ideale edificio in cui avviene quello di cui parlava il filosofo tedesco, questo non può che avere le sembianze di Nick Kyrgios. In questi anni in cui abbiamo potuto ammirare il giocatore australiano, sono tante le gesta che lo hanno reso grande agli occhi dei propri fan tanto quanto criticato da chi non condivide il suo stile.

Come sul campo così anche fuori dal rettangolo di gioco, Kyrgios ci ha abituati un po’ a tutto, nel bene e nel male: colpi che sfidano le leggi della fisica, tweener inaspettati e servizi dal basso (se non entrambe le cose contemporaneamente con una battuta tra le gambe), numeri da giocoliere ma anche sfuriate ai giudici di gara, litigate con il pubblico e con i giornalisti, e innumerevoli racchette spaccate al suolo. E, più si alza il livello della competizione, più questo dualismo interno da “yin e yang” aumenta. Durante la partita di quarti di finale ad Indian Wells persa al terzo set da Rafael Nadal, l’australiano non ha disatteso le aspettative del giocatore “genio e sregolatezza”.

Nick ha dato dimostrazione delle sue grandi doti tecniche con una serie di palle corte, colpi tagliati e bordate tremende, ma ha anche inscenato il classico “Kyrgios-show”. Nel primo set ha ricevuto un warning per aver spaccato una racchetta, poi regalata a un bambino, quindi ne ha rimediato un secondo con conseguente penalty-point sullo 0-6 nel tie-break per aver mandato a quel paese (per usare un eufemismo) un tifoso che aveva gridato “vamos Rafa!”. La lite con il giudice di sedia per questa penalità non ha tardato ad arrivare.

Il pubblico dello Stadium 1 di Indian Wells, che lo adora, si è lasciato trascinare per tutta la partita dalle prodezze del ventiseienne di Canberra. Tra gli spettatori ce ne era anche uno d’eccezione, l’attore Ben Stiller. E così, quando un tifoso sugli spalti ha dimostrato di essere contrariato dal gioco di Kyrgios, lui non ha certamente avuto peli sulla lingua, come suo solito, facendogli notare che ognuno, che sia un tennista o un attore, deve svolgere al meglio il proprio mestiere senza essere disturbato. “Sei bravo a giocare a tennis? E allora perché parli? Io dico a lui (indicando Ben Stiller) come si recita? No” ha sentenziato l’australiano durante il siparietto.

La sconfitta rimediata da Nadal (la sesta su nove incontri) è cocente e, a fine partita, dopo le consuete strette di mano con l’avversario e con il giudice di sedia, Kyrgios lo fa notare a tutti scagliando la racchetta per terra. La seconda della partita, che questa volta però rimbalzando sul cemento ha rischiato di colpire uno dei raccattapalle dietro la linea di fondo, che si é scansato per evitare l’oggetto. Proprio (e solo) di questo gli chiederà il giornalista australiano Craig Gabriel nella conferenza stampa post-match beccandosi l’indignazione del giocatore australiano. “Ovviamente è stato un rimbalzo molto sfortunato. Penso che se l’avessi fatto un altro milione di volte non sarebbe andata così. E cosa vuoi che ti dica? Ero a tre metri di distanza dal bambino. Questa è la domanda che riesci a farmi dopo una battaglia di tre ore contro Nadal? Questo è ciò con cui vieni qui?” gli ha risposto Kyrgios, che ha rilasciato la consueta conferenza stampa colma di contenuti, da personaggio che proprio non ne vuol sapere di rispondere con parole di circostanza.

L’incidente sfiorato è diventato un argomento dei più dibattuti su Twitter, mentre Nadal, sul punto, in conferenza stampa ha glissato “Non ho visto, in quel momento ero girato da un’altra parte” ma più in generale, riferendosi anche al caso Zverev di Acapulco, ha sottolineato anche l’esigenza da parte dell’ATP di “pensare a regolamenti più severi, altrimenti prima o poi un incidente serio succederà”. Insomma, nonostante Kyrgios abbia giocato un’ottima partita dimostrandosi tra i giocatori più talentuosi del circuito, rischia ancora una volta che si parli più dei suoi comportamenti border-line. Un vero peccato.

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