WTA Miami, Osaka in semifinale: "Sto diventando una giocatrice migliore"

Interviste

WTA Miami, Osaka in semifinale: “Sto diventando una giocatrice migliore”

Naomi Osaka trova Belinda Bencic, e racconta un aneddoto sulla loro prima sfida da ragazzine

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Naomi Osaka – WTA Indian Wells 2022 (foto via Twitter @BNPPARIBASOPEN)
 

N. Osaka b. [9] D. Collins 6-2 6-1

La tennista giapponese batte nettamente Danielle Collins lasciandole appena tre game in 59 minuti di match a senso unico. Osaka torna a giocarsi le semifinali in un torneo di categoria 1000 da agosto 2020 quando raggiunse la finale nel torneo di Cincinnati (che a causa della pandemia si disputò a Flushing Meadown). Dopo il forte coinvolgimento emotivo ad Indian Wells, ora Naomi sembra aver trovato una serenità che si trasferisce anche al campo. “Penso di essere stata davvero brava nelle mie risposte in questa partita, non è qualcosa che potevo dire l’anno scorso, quindi penso di star migliorando sotto questo aspetto, sono felice di questo” ha ammesso in conferenza stampa.

Questa maggior freschezza le permette di modificare strategie a partita in corso. “Onestamente, non ero molto sicura quando ho iniziato la partita su dove mi sarei posizionata. A volte Collins serve abbastanza velocemente e pensavo forse di dovevo fare un passo indietro. I prime due game in cui ero un po’ più difensiva, non hanno funzionato. Ho pensato che sarebbe stato meglio correre il rischio di avanzare e vedere cosa sarebbe successo, e penso che il mio tempismo fosse abbastanza buono, quindi ha funzionato bene“.

Certe volte in allenamento ci si impegna tanto ma l’assenza di risultati può far salire la frustrazione. Dopo l’Australia Osaka si è allenata duramente ogni giorno e solo ora sta raccogliendo i frutti. “Wim [Fissette, coach di Osaka] mi ha detto ‘Senti stai giocando molto bene’. Ma è difficile ascoltare qualcuno che ti dice che stai giocando bene senza avere i risultati a sostegno. Sono contenta che in un certo senso non ho una buona classifica, perché posso giocare le partite che mi servono. Mi sento come se fossi il tipo di persona che gioca meglio con più partite, quindi in realtà avere partite consecutive mi avvantaggia molto. Ma sì, non direi di essere sorpresa dal risultato, ma sento come se stessi diventando una giocatrice migliore, quindi sono un po’ incuriosita da come affronterò avversari diversi”.

E il prossimo nome sulla lista della n. 77 del mondo è Belinda Bencic (n. 28), i cui precedenti dicono 3-1 in favore della svizzera, col più recente datato US Open 2019. L’unica vittoria di Osaka è arrivata nel lontano 2013 a Pelham, Alabama in un torneo ITF, match memorabile sotto certi aspetti per Naomi. “Sembrerà davvero strano, ma ricordo che la partita inizio molto tardi, e non ero così esperta quindi avevo solo fatto colazione e non mangiai nient’altro per il resto della giornata. Stavo solo pensando tra me e me ‘Wow, ho un po’ di fame. Dovrei affrontare in questa partita affamata?’ Quindi ho mangiato un po’ di ananas a dadini. Mio padre corse al negozio e prese l’ananas. Questo è così strano. Ma sì, ricordo come altri giocatori al torneo parlavano di lei [Bencic], di come fosse davvero una brava junior”. Tant’è che di lì a poco avrebbe vinto Roland Garros e Wimbledon in quella categoria.

Le due tenniste sono dello stesso anno, e assieme a Konjuh, Ostapenko e Kasatkina rappresentano la fantastica annata del ’97 (decantata anche da AGF a più riprese). In quell’occasione, nove anni fa, vinse Osaka: Quando ero così giovane, non credo che mi piacesse avere una strategia. Era tutto d’istinto, e a volte ancora adesso gioco in quel modo, con grande orrore da parte di Wim”. Ma fu Bencic a lasciare una forte impressione sulla giapponese. “Fu bello vedere un’altra giovane giocatrice. All’epoca era già molto professionale, come se avesse un sacco di cose in corso che non riuscivo nemmeno a comprendere. Si riscaldava come si deve e cose di questo tipo. Aveva lo sponsor adidas all’epoca e io mi dicevo ‘wow che figata, già ce l’ha’.[…] È bello il fatto che siamo tutte della stessa età e credo che ci siamo spronate a vicenda”.

Una delle peculiarità di Osaka è il fatto che non si faccia problemi a parlare apertamente dei suoi problemi, anche se così facendo può rilasciare informazioni utili all’avversario. “Per me è così strano, non so se dovrei dirlo, ma comunque, mi sento davvero emozionata quando affronto persone della mia età o più giovani. Non so se il motivo è che voglio essere migliore di loro, ma metto automaticamente molta pressione su me stessa. L’ho constatato dopo aver perso contro Coco [nel 2019 agli US Open]. Mi sono detta ‘Sai una cosa? Ho un’età in cui ci saranno un gruppo di giovani tenniste davvero brave, e devo rispettarle e sapere che sono qui per un motivo’. Una volta ero nei loro panni. Penso che la mia mentalità fosse una parte molto rilevante nelle mie sconfitte di allora. Spero che andrà meglio, perché sento di averci lavorato sopra, quindi spero che il match con Bencic riguarderà più il tennis”.

Il tabellone femminile completo di Miami

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