Due settimane di tennis in Florida tra occasioni sciupate per raggiungere il numero 1 e nuovi campioni che vogliono consolidare il loro ruolo di favoriti, il venerdì è il momento delle semifinali per il Miami Open presented by Itau.
Tra i migliori quattro, ad un anno di distanza, si conferma il campione in carica Hubert Hurkacz. Gli Stati Uniti sono il terreno di caccia preferito del tennista polacco, avendo vinto tre dei suoi quattro titoli negli States, ma la Florida è diventata quasi un talismano. L’anno scorso prima il titolo a Delray Beach, poi il successo a Miami contro Jannik Sinner. Quest’anno finale in doppio, in coppia con John Isner e semifinale dopo aver eliminato il numero 1 del tabellone Medvedev.
Il venticinquenne polacco andrà a caccia della sua undicesima vittoria consecutiva a Miami; inoltre Hubert si trova a sole due vittorie di distanza dal diventare il quinto uomo a vincere il titolo a Miami back-to-back, unendosi ad un elenco di colleghi di tutto rispetto Novak Djokovic, Roger Federer, Andre Agassi e Pete Sampras. L’ultima sconfitta in Florida per Hurkacz risale al match di secondo turno nel torneo di doppio in coppia con Auger-Aliassime. Da quel momento tredici vittorie e la possibilità di diventare il primo tennista a raggiungere nel circuito ATP la finale in singolo e in doppio nello stesso anno.
Per Hurkacz non sarà tuttavia una passeggiata. Sulla sua strada ci sarà colui che sta conquistando sempre di più la ribalta, ossia lo spagnolo Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, a 18 anni e 11 mesi, è il terzo semifinalista più giovane nei trentasette anni di storia del torneo, tre mesi più anziano di Auger-Aliassime e uno in più del suo connazionale Nadal, che si spinge fino alla finale (persa contro Federer).
Alcaraz potrebbe scrivere ulteriori record di precocità. Lo spagnolo potrebbe diventare il terzo più giovane vincitore di un ATP Masters 1000 dal 1990, data di istituzione di questa categoria di tornei. A precedere lo spagnolo rimarrebbero solo Michael Chang, vincitore a Toronto nel 1990 e sempre Nadal, vincitore nel 2005 del torneo di Montecarlo. L’avventura statunitense di Alcaraz con la semifinale ad Indian Wells e quella di Miami lo rendono il più giovane tennista a raggiungere questo risultato. Gli altri 4 ad esserci riusciti (Nadal, Djokovic, Murray e Agassi) sono poi diventati numeri 1 del ranking mondiale.
La semifinale in Florida rappresenterà la prima sfida tra i Alcaraz e Hurkacz con i bookies che vedono favorito il giovane spagnolo sul campione in carica (1.44 contro 2.75).
Se l’attenzione dei più è concentrata sulla semifinale della parte alta, nella parte bassa del tabellone si contenderanno un posto in finale il numero 8 al mondo Casper Ruud e il numero 103 Francisco Cerundolo. Per l’argentino si è trattato di un debutto da sogno nel tabellone principale di un Masters 1000. L’argentino, grazie anche all’aiuto della buona sorte, è divenuto il tennista con il ranking più basso a raggiungere la semifinale in quel di Miami, facendo meglio di Sebastien Grosjean che si spinse addirittura in finale nel 1999.
Cerundolo è il primo tennista a raggiungere la semifinale di un Masters 1000 all’esordio dal 2012, quando Jerzy Janowicz agguantò la finale nel 2012 a Bercy. Il risultato sorprende ancora di più se si considera che ad Indian Wells Cerundolo si arrese, in quello che era il suo esordio in un tabellone di qualificazione di un 1000, alla diciasettenne promessa cinese Shang e prima di Miami non aveva mai vinto un match sul duro (0-2). Dal canto suo, Ruud potrebbe sfruttare l’occasione per cancellare lo zero alla voce vittorie in semifinale di un Masters 1000. Finora tre sconfitte (Roma 2020, Montecarlo e Madrid 2021), ma il successo contro Zverev gli ha offerto la prima occasione da favorito (nei precedenti tornei era stato fermato rispettivamente da Djokovic, Rublev e Berrettini).
Anche quello tra Ruud e Cerundolo è un match inedito. Cerundolo, oltre alla finale, cercherà di portare a casa la vittoria più importante della carriera, dopo quello con Sinner e Opelka, entrambe chiuse in anticipo per ritiro degli avversari. Ruud, invece, cercherà la sua decima finale a livello ATP (7 vittorie finora tutte a livello 250) e la seconda in una superficie diversa dalla terra (nel 2021 vinse sul duro di San Diego). Per gli allibratori questo incontro sembra molto più in favore del norvegese: 1.16 la quota più alta per Casper, mentre oscilla tra 5 e 5.60 quella di Francisco.