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Roland Garros, Swiatek dice 33: seconda semifinale a Parigi. Ma c’è un caso-doppio rimbalzo [VIDEO]
La polacca batte in due set Pegula e infila la trentatreesima vittoria consecutiva nel Tour. Iga contenderà a Daria Kasatkina un posto in finale

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[1] I. Swiatek b. [11] J. Pegula 6-3 6-2
Iga Swiatek non si ferma più. Battendo Jessica Pegula nell’ultimo quarto di finale del tabellone femminile, la numero uno del mondo ha centrato la trentatreesima vittoria consecutiva del suo fantasmagorico 2022 e, insieme, la seconda semifinale al Roland Garros in carriera, la terza in un torneo dello Slam considerata anche quella raggiunta – e persa maluccio contro Danielle Collins – all’ultimo Open d’Australia. Come sappiamo, il precedente viaggio tra le migliori quattro al Bois de Boulogne si era concluso con una vittoria: tutto lascia pensare che ci siano indizi sufficienti per sospettare un imminente bis.
IL MATCH – L’avversaria da Buffalo ha provato a vendere cara la pelle, forse sperando che qualche pulviscolo di dubbio si fosse insinuato nei luccicantissimi ingranaggi della polacca dopo le problematiche vittorie ottenute contro Kovinic e Zheng nei due turni precedenti. Pegula ha spinto bene specie con il rovescio all’inizio del match provando a togliere il tempo a Swiatek; colpendo forse un pizzico troppo piatto per le esigenze dei campi rossi in un pomeriggio di sole, ma va detto che il processo di adattamento al laterizio è ancora in corso, e che la recente finale guadagnata a Madrid non è un indicatore affidabile considerata la rarefazione dell’aria tipica della meseta meridionale, causa prima delle velocissime condizioni di gioco di quel torneo.
Jessica, poco o nulla intimorita dal break subito all’alba dell’incontro, è stata comunque ordinata nel seguire pervicacemente un piano tattico ben definito; ha rimontato e tenuto il passo, pur lasciando trasparire di tanto in tanto qualche fisiologico segnale d’affanno. Il ritrovato equilibrio del set si è rotto nel fatidico settimo game, quando Swiatek ha strappato il servizio alla rivale al termine di un punto controverso: vincente il recupero polacco su una palla corta di Pegula, ma con ogni probabilità – come si nota nel video qui sotto – la palla aveva rimbalzato due volte. Inerte il giudice di sedia Emmanuel Joseph; superflui i commenti già appuntati circa un presunto comportamento antisportivo della giocatrice.
Preso il vantaggio, la grande favorita del Roland Garros ha potuto felicemente vestire i consueti panni della straordinaria frontrunner qual è, mentre la resistenza di Pegula si è andata via via affievolendo. L’ultimo spartiacque nel terzo gioco del secondo set, durato sette minuti e difeso da Iga nonostante una palla break offerta all’avversaria, la quale, mancata l’ultima scialuppa, si è rapidamente allontanata dall’incontro, di fatto chiuso dal break piazzato da Swiatek nel game successivo. Non è passato molto tempo prima che la polacca chiudesse la questione: nell’ottavo gioco, ancora in risposta, Iga ha sprecato tre match point prima di sigillare la qualificazione alla semifinale con un detonante rovescio lungolinea.
Un altro hurrà, l’ennesimo, per la capoclassifica, brava a controllare i tentativi di insubordinazione della rivale e molto più solida nei non pochi momenti di equilibrio vissuti dal match, come dimostrano i sei giochi vinti dalla tennista di Varsavia sugli otto in totale andati ai vantaggi. Brava Pegula a rimanere in partita e a picchiare duro a dispetto dei santi, anche se l’impressione restituita dalla numero uno USA è stata quella tramandata nei filmati d’epoca da Luc Leblanc, Fernando Escatin e Miki Boogerd impegnati a seguire Marco Pantani sul Galibier nel 1998: tanto cuore, grande impegno, classe non disprezzabile, ma il ritmo imposto dall’uomo in fuga era troppo alto, e il fuori giri dietro l’angolo.
Iga Swiatek affronterà per un posto in finale Daria Kasatkina. Sarà ovviamente favorita, ma ci sembra si sia discretamente abituata al ruolo. Come dicevamo, quella di oggi è stata la sua trentatreesima vittoria consecutiva. Nella classifica riguardante le strisce di partite vinte nel circuito WTA dal 2000 a oggi Iga stacca dunque Justin Henin (trentadue vittorie in fila tra il 2007 e il 2008) e si apposta a una sola lunghezza da Serena Williams (trentaquattro nel 2013). Per il momento non è il caso di allungare lo sguardo sul record assoluto appartenente a Martina Navratilova, inarrivabile con i suoi settantaquattro trionfi consecutivi nel 1984, ma per ora si può anche essere soddisfatti. “Getting old, but still fresh“, ha scritto sulla telecamera Swiatek a fine incontro riferendosi al compleanno festeggiato giusto ieri. In effetti sono ventuno, una bella età per estendere il dominio.
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Roland Garros, programma lunedì 29 maggio: Sinner apre il serale sul Centrale. Alcaraz-Cobolli su Lenglen. Esordio per Djokovic e Thiem
Cocciaretto-Kvitova chiudono la giornata su Lenglen. Fognini (contro Aliassime) e Trevisan (contro Svitolina) uno dopo l’altro sul Simonne-Mathies

La seconda giornata del Roland Garros prevede l’esordio di tanti big, tra cui l’attuale numero 1 del mondo e colui che occupava quella posizione la settimana scorsa. Stiamo parlando di Carlso Alcaraz, impegnato contro il qualificato Flavio Cobolli, come terzo match sul Court Suzanne-Lenglen, alle ore 16 circa, mentre l’attuale numero 3 del mondo Novak Djokovic nel suo match di primo turno se la vedrà con Aleksandar Kovacevic alle 14 circa sul centrale. Sempre sul Court Philippe Chatrier, ma non prima delle 20:15, scenderà in campo Jannik Sinner, testa di serie numer 8, contro il francese Alexandre Muller. Tra i vari big citiamo anche il due volte finalista Dominic Thiem, programmato sul campo 6 contro l’argentino Pedro Cachin come terzo match (16 circa).
Gli altri azzurri a disputare il loro incontro di primo turno ci sono Martina Trevisan (tds numero 26) opposta alla recente vincitrice del torneo di Strasburgo, Elina Svitolina. Prima di lei, alle 13 circa, sempre sul campo Simonne-Mathieu, ci sarà Fabio Fognini contro Felix Auger-Aliassime. Cocciaretto invece chiuderà il programma sul Lenglen contro la decima favorita Kvitova. Sul court 14, anche Cecchinato è programmato come match conclusivo, non prima delle 17 contro la stellina locale Luca Van Assche. Di seguito il programma completo.
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Roland Garros: Sabalenka parte benissimo, liquidata Kostyuk in due set
Vincono facilmente Nadia Podoroska e Magdalena Frech su una Zhang inesistente

[2] A. Sabalenka b. M. Kostyuk 6-3 6-2
Inizia con il piede giusto il cammino di Aryna Sabalenka al Roland Garros 2023. Dopo alcuni game di rodaggio, infatti, la leader della WTA race batte senza patemi l’ucraina Marta Kostyuk per 6-3 6-2 in 71 minuti. La numero 39 del ranking ha trovato il tempo, insinuandosi nei classici piccoli difetti di inizio torneo delle giocatrici più forti, di chiudere alcuni punti pregevoli con i fondamentali di rimbalzo, ma non ha potuto nulla qualdo Aryna ha registrato i propri colpi. Al secondo turno per lei ci sarà il derby bielorusso contro la qualificata 25enne Iryna Shymanovich, vittoriosa in rimonta sull’ungherese Udvardy, per 6-7(6) 6-4 6-1, alla sua prima apparizone Slam in carriera.
Primo set. Problemi al servizio per entrambe, poi Sabalenka prende il largo
La favorita numero due cerca subito gli appoggi migliori per spingere con il dritto, mentre Kostyuk si difende e prova a spostare la rivale con il servizio a uscire per aprirsi poi il campo e chiudere sul lato opposto. Entrambe non vengono però supportate dal servizio e hanno i loro problemi a raccogliere i frutti del proprio forcing, soprattutto la bielorussa che cerca continuamente di offendere. Sabalenka cede la battuta sul 2-2 a zero commettendo due doppi errori e subendo una splendida palla corta di dritto dell’avversaria. Aryna si riprende subito la parità nel game successivo approfittando di un doppio fallo ma anche mettendo sotto assedio la parte di campo difesa da Kostyuk.
Dopo il primo quarto d’ora infatti la campionessa di Melbourne trova maggiore precisione e profondità e l’atleta Ucraina è costretta a correre per tentare di chiudere i varchi sempre più larghi in difesa. Sul punteggio di 3-3 Sabalenka vive gli ultimi imbarazzi del set: con il terzo doppio fallo del set manda il game ai vantaggi e subisce il pressing di Kostyuk, che si conquista la seconda palla-break del parziale. La bielorussa sistema le cose con il servizio finalmente efficace con continuità e acquisisce fiducia.
Nel game successivo infatti tiene costantemente il centro del campo: beneficia di un clamoroso errore con lo smash della sfidante ma poi mette a segno un passante di rovescio strettissimo e un dritto inside-out che non lasciano dubbi sulla qualità del suo momento agonistico. Il set va in archivio poco dopo per 6-3. Per Sabalenka 11 vincenti e 13 errori, molti dei quali nella prima metà della frazione. Il tutto in 38 minuti.
Secondo set. Kostyuk può solo correre, Sabalenka troppo sicura di sé
La frazione vede la tennista di Minsk perfettamente a punto nei colpi che insiste con un forcing sempre meno sostenibile dalla rivale. Kostyuk esce da un parziale di tre game a zero e ne subisce altri due, subendo il break nel primo gioco anche per un doppio errore, sicuramente condizionato dall’atteggiamento aggressivo della tigre bielorussa.
Sabalenka sale 4-1 con una certa facilità e si distrae. Commette alcune imprecisioni e sul 5-1 concede anche una palla-break, che cancella senza troppi turbamenti. La chiusura è infatti nell’aria e si materializza due game più avanti, con un 6-2 che spiega i progressivi imbarazzi di Kostyuk nel tenere il campo davanti alle iniziative della numero due del mondo. In 33 minuti 8 vincenti e otto errori per la bielorussa, 6 a 11 per l’ucraina. Nessuna stratta di mano al termine del match, come era prevedibile. Applausi ma anche fischi dalle tribune.
Altri incontri
Si rivede Nadia Podoroska. La ventiseienne argentina brillò a Parigi tre anni fa raggiungendo la semifinale dalle qualificazioni e perdendo solo dalla futura vincitrice Swiatek. Podoroska si sta ricostruendo una classifica dopo l’anno a cavallo tra 2021 e 2022 perduto per infortunio. Ora è numero 101 del ranking e ha superato oggi la francese Jessika Ponchet per 6-0 6-2; sua prossima avversaria Maria Sakkari oppure Karolina Muchova.
Magdalena Frech elimina la testa di serie numero 29, la cinese Shuai Zhang. Impietoso il risultato: 6-1 6-1. In realtà Zhang è solo alla sua seconda partita sul rosso dopo l’eliminazione a Strasburgo per mano di Friedsam e anche nell’intera stagione ha giocato piuttosto poco. Quarantanove minuti di partita con un parziale di 8 game a zero per la polacca, che ha mancato tre palle per chiudere 6-0 il secondo set. Sua prossima avversaria la russa Rakhimova o la ceca Bejlek.
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Al Forza e Costanza di Brescia prende il via l’ITF da 60.000 dollari
E’ la 14esima edizione di un torneo che ha la forza e la tradizione per reclamare una sua visibilità nonostante la concorrenza dello Slam parigino.

Al Tennis Forza e Costanza 1911 è tutto pronto per la quattordicesima edizione degli Internazionali femminili di Brescia. La sede del Circolo, appollaiato sulle pendici del monte Cidneo, adiacente al Castello, è di una bellezza unica, coi suoi campi organizzati in senso longitudinale e obliquo, e meriterebbe una visita anche se non siete appassionati di tennis. Comunque c’è anche il tennis, ovviamente, e grazie ai 60.000 dollari di montepremi l’appuntamento lombardo è di gran lunga il più importante della settimana dopo il Roland Garros e chiama a raccolta tutte quelle tenniste che non sono riuscite a qualificarsi per lo Slam parigino. Lo conferma l’elenco delle partecipanti attese sulla terra battuta dello storico circolo bresciano, elenco in cui purtroppo manca la giovanissima Brenda Fruhvirtova (16 anni e già n.146 WTA) che ha superato le qualificazioni del Roland Garros dove se la vedrà nientedimeno che con Elena Rybakina. Stessa sorte per la svizzera Ylena In Albon (n.148) che l’anno scorso qui a Brescia raggiunse i quarti di finale. Detto questo, il tabellone rimane estremamente interessante con atlete provenienti da ogni angolo del pianeta tennistico. A partire dalla russa Polina Kudermetova (n.141 WTA), 19 anni e sorella minore della n.11 del mondo Veronika. Sarà lei la prima testa di serie, mentre la seconda è toccata alla giapponese Moyuka Uchijima (n.144), che a Parigi ha mancato il main draw per un soffio. Dietro di loro la finalista del 2022 Despina Papamichail (n.156 e seconda miglior tennista greca), che torna in Castello per completare il percorso interrotto dodici mesi fa a un passo dal traguardo per colpa della spagnola Angela Fita Boluda (n.291) pure lei in tabellone. Completano la rosa delle favorite l’argentina Julia Riera (n.148) reduce dal miglior torneo in carriera con la semifinale raggiunta a Rabat e la francese Elsa Jacquemot (n.174).
Scorrendo l’elenco delle giocatrici ammesse di diritto nel tabellone principale balza all’occhio l’assenza di tenniste italiane, che però non mancheranno grazie alle quattro wild card, tre assegnate dalla FITP a Georgia Pedone (n.612), Sofia Rocchetti (n.683) e Jennifer Ruggeri (n.831), tutte under 20, e la quarta, di competenza del direttore del torneo Alberto Paris, che è andata alla padovana Gloria Ceschi (n.856). E poi saranno tantissime le italiane in gara nelle qualificazioni, che nelle prime due giornate vedranno 32 tenniste battagliare per gli ultimi otto posti disponibili nel main draw. Iscritte Angelica Moratelli (n.382), Anna Turati (n.442), Deborah Chiesa (n.591, semifinalista in Castello nel 2019), Lisa Pigato (n.461), Dalila Spiteri (n.481) e Aurora Zantedeschi (n.579). A loro se ne uniranno altre sei: la FITP ha assegnato tre wild card a Laura Mair (n.791), Virginia Ferrara (n.928) e Camilla Gennaro, mentre gli inviti degli organizzatori sono andati ad Anastasia Piangerelli, Chiara Catini e Rachele Elisa Zingale. Lunedì mattina il via alle qualificazioni, da martedì i primi incontri dei tabelloni principali di singolare e doppio. Ingresso gratuito.
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