WTA 's-Hertogenbosch: secondo titolo per Alexandrova. Sabalenka dura un set

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WTA ‘s-Hertogenbosch: secondo titolo per Alexandrova. Sabalenka dura un set

Dopo un primo set equilibrato, crollo totale della bielorussa nel secondo. La russa ringrazia, e vince il secondo titolo in carriera, il primo su erba

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Ekaterina Alexandrova - s'Hertogenbosch 2022 (Instagram - @libemaopen)
Ekaterina Alexandrova - s'Hertogenbosch 2022 (Instagram - @libemaopen)
 

[7] E.Alexandrova b. [1] A.Sabalenka 7-5 6-0

Dopo più di due anni, dal 12 gennaio 2020 a Shenzen contro Elena Rybakina, Ekaterina Alexandrova torna ad alzare un trofeo WTA, il primo sull’erba, diventando la campionessa 2022 del Libèma Open di ‘s-HertogenboscH. Demolita, soprattutto nel secondo set, Aryna Sabalenka, che aveva iniziato anche bene la partita, trovando buone sensazioni e senza tanti errori, ma dopo aver perso il primo di misura, per qualche piccolo passaggio a vuoto, poi non è praticamente scesa in campo. D’altro canto non sarebbe giusto ridurre la vittoria della russa agli errori e ai limiti della sua avversaria: Alexandrova ha proseguito il trend di questa settimana, nella quale specie negli ultimi due giorni aveva fatto a fette le sue avversarie, e oggi è rimasta sull’andazzo giusto. Un set di adattamento e addirittura un bagel alla n.6 del mondo, con la solidità della risposta e l’essere lucida nei momenti chiave decisivi. Per Aryna, considerando i punti che perderà a Wimbledon(semifinale lo scorso anno), l’orizzonte è sempre più plumbeo.

IL MATCH – Si scambia poco all’inizio, la fanno da padroni servizi e colpi di inizio gioco; bene Alexandrova sull’approccio in risposta, che deve far muovere Sabalenka, la quale da ferma può fare decisamente male. La bielorussa nel primo game è brava a calcare la mano sul servizio per salvare subito palla break. L’equilibrio si rompe nel sesto game, il più lungo del match: break a favore di Sabalenka, che inizia a spingere e trova buone sensazioni da fondo, controllando il pallino del gioco. Ma subito dopo ecco uno dei soliti passaggi a vuoto della bielorussa, che regala il contro-break alla n.30 al mondo con un doppio fallo e un erroraccio in uscita a campo aperto, senza che Alexandrova debba fare molto più che ribattere e muovere un po’ il gioco. Appare ben concentrata sul match la tds n.7, che risale da 15-40 nell’ottavo game, infilando una serie di debordanti prime, dove poco può fare la sua avversaria, e rimettendo in equilibrio il set, del quale l’undicesimo game può segnare una svolta, con Alexandrova che strappa di nuovo il servizio alla n.1 del seeding, ma stavolta per scattare avanti. Break meritato, picchia bene da fondo, muovendo tanto Sabalenka che non riesce a incidere; ma soprattutto meravigliosa risposta vincente di dritto sulla palla break, il colpo del match. E infatti chiude il primo set per 7-5 Alexandrova, risultando la più costante e la più lucida soprattutto, con il merito di far fruttare bene non solo la prima, ma anche la seconda di servizio, certamente con una bella mano di Sabalenka, che dal 4-2 in poi è andata alla deriva emotivamente.

Sembra aver accusato gravemente il colpo di aver perso il primo set Aryna, che mette in mostra un inizio di secondo parziale a dir poco rovinoso: break a 0 nel game di apertura, e doppio break regalato nel terzo gioco tra doppi falli ed errori grossolani, che sanno quasi di scoramento. Tanti meriti però di Alexandrova, che sta fornendo un’interpretazione semplicemente stellare dei colpi in risposta, sui quali si sono susseguiti i vincenti, alcuni davvero da applausi. Sembrano essere giunti presto i titoli di coda, con il triplo break messo a segno in questo secondo parziale a dir poco a senso unico per la russa, che continua la serie di risposte qualitative e impressionanti, le quali sembrano aver insinuato quasi un sentimento di arrendevolezza in Sabalenka (per lei nel set c’è un imbarazzante 21% di punti con la seconda). La n.30 al mondo chiude affermando la sua lucidità e la costanza mostrata negli 80 minuti scarsi di match, con un ace, e dopo aver anche annullato una palla break causata dalla tensione. Vince meritatamente Alexandrova, in cattedra dall’inizio alla fine, con pochi momenti di difficoltà, e tanta qualità mostrata, contro un’avversaria che però emotivamente ha ancora mostrato evidenti limiti. Non potrà giocare a Wimbledon la russa, ed è un peccato perché ha iniziato a mostrare quanto il suo gioco (specie per le rasoiate in risposta) si adatti bene ai prati.

QUI IL TABELLONE COMPLETO DEL WTA DI S’-HERTOGENBOSCH

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