WTA Bad Homburg: Lisicki pronta alla rinascita, Halep sfrutta l'infortunio di Siniakova

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WTA Bad Homburg: Lisicki pronta alla rinascita, Halep sfrutta l’infortunio di Siniakova

L’ex n.12 Sabine Lisicki vince un match WTA dopo quasi quattro anni. Van Uytvanck spremuta dalle fatiche di Gaibledon, cede il passo ad Anisimova. Kerber sfiderà Bronzetti

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Sabine Lisicki - Wimbledon 2019, qualificazioni (foto via Twitter, @Wimbledon)
 

Terzo giorno di gare al Bad Homburg Open presented by Enel & Voelkers, WTA 250 che si disputa sui campi in erba della località tedesca, conosciuta a livello internazionale per il suo celeberrimo casinò denominato con accezione di sfida nei confronti del suo rivale monegasco: “La madre di Monte-Carlo”.

Il tabellone completo del WTA 250 Bad Homburg

Ad aprire il programma due incontri molto interessanti, ricchi di spunti tecnici e suggestivi; sul Campo 1 si sono date battaglia la fresca vincitrice di Gaibledon Alison Van Uytvanck e la 20enne del New Jersey ma originaria della Russia, nonché tds n. 6 del tabellone Amanda Anisimova. Un match che si prospettava molto spettacolare sulla carta, per via del confronto di stili: da un lato una giocatrice moderna, abile nel picchiare forsennatamente da fondocampo; mentre dall’altra un’esponente della vecchia scuola, che come ha dimostrato vorticosamente in quel di Gaiba si esalta su questa superficie facendo leva e affidamento sulla sua indiscussa varietà di colpi. Queste dunque le premesse, che il campo ha mantenuto non deludendo minimamente. Infatti la partita ha sfiorato le due ore di gioco e si è decisa al terzo e decisivo set, con il punteggio finale che recita 3-6 6-3 7-6(4). Un solo confronto diretto, quest’anno all’Australian Open con affermazione della classe 2001 di Freehold per 7-6(5) 1-6 7-5.

ALISON FINCHE’ HA AVUTO BENZINA E’ STATA SUPERIORE, MA POI PER STANCHEZZA HA CEDUTO IL PASSO AD AMANDA – A partire meglio è stata la 28enne di Vilvoorde, che sfruttando alla grande la sua capacità di affettare costantemente la pelosa sfera tondeggiante dello stesso colore del sole, oggetto del contendere in questo sport, e usufruendo anche della sua migliore sensibilità nei pressi della rete con precisi attacchi in controtempo e volée smorzate, si è portata avanti vincendo il parziale inaugurale per 6-3. A quel punto la belga è stata vittima delle scorie derivanti dalla cavalcata italica trionfale della scorsa settimana e che inevitabilmente hanno prosciugato Alison sul piano fisico. E se la n. 46 WTA è in riserva sul piano energetico, l’incontro cambia spartito mettendosi nel terreno preferito della giovane americana: quello della potenza e della forza. Infatti con i colpi tagliati che iniziano a scarseggiare, la freschezza degli otto anni in meno, rispetto alla sua avversaria, da parte della semifinalista 2019 del Roland Garros; viene fuori in maniera dirompente.

Così in un amen siamo di nuovo pari. Altro 6-3, si va alla frazione finale. Sicuramente più equilibrato il terzo set, con tutte e due le giocatrici più attente nei loro turni di servizi. Perciò, la conseguenza più logica vede nel tie-break la degna conclusione di questo piacevole scontro; alla fine la spunta la tds n. 6 per sette punti a 4. Ma è un esito bugiardo se si analizzano le chance di Van Uytvanck, che certamente ripenserà a lungo a questa partita; non è stata in grado di far fruttare come si deve un vantaggio di 4-2 sia nel set regolare che nel successivo gioco decisivo. Determinante per l’epilogo del match, l’ottimo 81% di prime scagliate in campo da Anisimova. La n. 25 WTA può così continuare il suo percorso di crescita per consolidarsi anche sull’erba, dove sicuramente ha più margini di miglioramento: non è un caso che l’unico Slam in cui non ha superato il secondo turno è proprio il Major londinese.

Il tabellone completo del WTA 250 Bad Homburg

LISICKI VINCE UN MATCH LOTTATO, CHE PUO’ DARLE TANTA FIDUCIA PER IL FUTURO – Sul centrale del torneo, intitolato ad una leggenda come Steffi Graff, il programma odierno ha invece visto come match d’apertura un derby completamente a tinte teutoniche fra la nobile decaduta Sabine Lisicki e la ripescata – entrata nel main-draw grazie al forfait di Bencic, dopo che la svizzera è uscita acciaccata dalla finale di Berlino – Tamara Korpatsch. La 32enne di Troisdorf è stata vittima di una discesa in classifica impressionante, attualmente è n. 804, frutto di una carriera costellata da troppi e continui infortuni. L’ultimo in ordine di tempo l’ha costretta ad una doppia operazione ai legamenti del crociato anteriore del ginocchio sinistro, rientrata nel Tour lo scorso maggio sta provando a risalire la china e a ritrovare i fasti di un tempo. Un livello di gioco, quello espresso dalla Bum Bum Bine – così soprannominata per via delle sue esecuzioni a fil di nastro – che raggiunse il suo picco nel 2013, anno nel quale si spinse sino alla finale di Wimbledon, mentre ottenne il proprio best ranking la stagione precedente; nel 2012 quando s’issò alla 12esima posizione della classifica mondiale.

Decisamente di tutt’altra portata il curriculum della connazionale di cinque anni più giovane: non è mai riuscita ad entrare in Top 100 – è n. 105, la propria classifica migliore – e parlando di rendimento sulla superficie erbosa, il muro delle qualificazioni di Roehampton è stato per lei sempre invalicabile. Ebbene nonostante i 699 posti che in questo momento dividono le due tenniste, il campo ha confermato la diversa statura delle due protagoniste ma soprattutto la maggiore adattabilità di Sabine ai prati: 6-4 7-6(5) in oltre un’ora e cinquanta, che sancisce il ritorno al successo nel circuito maggiore di Lisicki dopo un digiuno di quasi 4 lunghe stagioni. Eppure, come del resto si può desumere anche dal punteggio e dalla durata dell’incontro, Tamara ha impensierito molto la wild card locale. Non a caso è stata lei ad uscire meglio dai blocchi, con un 3-0 iniziale che la faceva ben sperare sul prosieguo dell’incontro. Per sua sfortuna, però, ha concesso un filotto di tre giochi che hanno rimesso in pari il set, per poi poco dopo subirne un altro identico dal 3-4 che ha suggellato la frazione per Lisicki. Ancora più ghiotta l’occasione gettata al vento da Korpatsch nel secondo, dove dopo aver breakkato nell’ottavo gioco non è stata in grado di chiudere il set al servizio rimettendo in corsa Sabine. La quale, dopo aver sprecato anche lei una chance di mettere in cascina il parziale – che le sarebbe valso il match – ha sfruttato la sua maggiore esperienza nei momenti topici del tie-break. Da segnalare i 6 doppi falli commessi dalla 27enne di Amburgo, handicap che ha influenzato e non poco la sua partita.

HALEP RIMONTA UNA SINIAKOVA INFORTUNATA E SALE 3-1 NEGLI H2H – Nel terzo incontro sul Centre Court del TC di Bad Homburg, subito dopo la sconfitta della nostra Martina Trevisan per mano di Bianca Andreescu, è andato in scena il quarto faccia a faccia tra la tds n. 4 Simona Halep e la finalista della scorsa edizione Katerina Siniakova. Curiosamente i primi due confronti diretti, tra le protagoniste della sfida di questo mercoledì pomeriggio tedesco, hanno visto come palcoscenico un torneo al quale entrambe sono molte affezionate e dove ambedue hanno vissuto emozioni indelebili: il WTA 250 di Shenzen. Ebbene si sono affrontate nella metropoli della Cina Sud-orientale per due anni consecutivi; nel 2017 agli ottavi vinse la ceca in tre set per poi arrivare in seguito ad alzare il trofeo battendo nell’atto conclusivo Alison Riske; mentre un anno dopo la rumena si prese la rivincita in finale rifilando alla n. 63 del ranking addirittura un bagel nel parziale decisivo, ed inserendo così in bacheca il suo secondo alloro nel torneo asiatico dopo quello del 2015. L’ultimo confronto diretto però è decisamente più recente: tre anni fa si sono scontrate in Billie Jean King Cup, con la netta vittoria per 6-4 6-0 della 30enne di Costanza. Dunque l’ultimo H2H era l’unico dei tre precedenti, non terminato al set decisivo. Oggi invece si è verificata la stessa circostanza dei primi due match. Infatti Halep si è imposta rimontando per 4-6 6-3 6-4, dopo 2h17 di grande lotta.

A trovare il primo acuto, nel quinto gioco, è stata però l’oro olimpico in doppio di Tokyo – in coppia con Barbora Krejcikova – salvo però restituire immediatamente il break di vantaggio. A quel punto il set si è deciso in dirittura d’arrivo, con Simona che è capitolata quando è stata costretta a servire per rimanere nella frazione; brava e lucida comunque la 26enne di Hradec Kralové a mantenere la calma e a non innervosirsi di fronte ai primi tre set point annullati; chiudendo al quarto tentativo dopo un game fiume da 13 punti. Nel secondo set partenza a razzo per la n. 3 di specialità, che vola rapidamente sul 3-0. Qui però il match cambia decisamente faccia, da un lato sicuramente l’infortunio occorso al ginocchio destro della ceca con conseguente fasciatura applicata ha avuto il suo impatto sull’andamento della gara; ma dall’altro è innegabile come sia salita in cattedra una campionessa del calibro di Halep, che non ha voluto accettare la sconfitta passivamente senza colpo ferire. La n. 19 delle classifiche infatti assesta un parziale pauroso, che demolisce la sua più giovante contendente: vince 9 game in fila, portandosi a casa per 6-3 il secondo set e issandosi subito sul 3-0 in quello decisivo. Gli ultimi frammenti di partita, sembrerebbero soltanto pura accademia della fuoriclasse allenata da Patrick Mouratoglou. E invece la vincitrice di Wimbledon 2019 si distrae, consegnando il contro-break sul 4-3. In realtà questo gioco è solo il prologo di un tourbillon di servizi strappati, che alla fine seppur con qualche minuto di ritardo permette a Simona di mettere le mani sulla vittoria al secondo match point.

Il tabellone completo del WTA 250 Bad Homburg

AVANZA LA CAMPIONESSA IN CARICA, DOPO L’INTERRUZIONE DI IERI – Negli altri incontri di giornata, Caroline Garcia ha superato la russa Kamilia Rakhimova (n. 111 WTA) per 6-3 6-4 in 1h29, mentre ha portato a termine con successo il proprio esordio nel torneo la tre volte campionessa Slam e tds n. 2 Angelique Kerber contro un’altra giocatrice senza bandiera, la qualificata Anastasia Gasanova. La sfida era infatti stata interrotta ieri, in una giornata funestata dalla pioggia, quando la beniamina di casa e detentrice del titolo era in vantaggio di un break: 4-2. Angie è rientrata in campo super determinata nel voler chiudere il prima possibile, obbiettivo raggiunto con un netto parziale di 8 game a 2. Per la tedesca ex numero 1 del mondo ora l’italiana Lucia Bronzetti.

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