Wimbledon, esordio tranquillo per Swiatek: Fett battuta in due set

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Wimbledon, esordio tranquillo per Swiatek: Fett battuta in due set

Iga Swiatek non brilla, si permette una breve distrazione nel secondo parziale, ma chiude in 74 minuti all’esordio sul Centre Court

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Iga Swiatek – Wimbledon 2022 (foto via Twitter @Wimbledon)
 

[1] I. Swiatek b. [Q] J. Fett 6-0 6-3

Fa trentasei vittorie consecutive, Iga Swiatek, la striscia più lunga dal 1997 (Hingis, 37), nella cornice dell’apertura del martedì sul Centrale che gli organizzatori Wimbledon le hanno riservato in assenza della campionessa in carica Barty. Un match dal risultato mai in discussione, per quanto un passaggio a vuoto nel secondo parziale l’abbia messa di fronte per cinque volte all’1-4 pesante. E invece cinque sono stati i giochi di fila che Swiatek ha piazzato uscita da quel momento. C’era molta curiosità sulla qualità del tennis di Iga sull’erba, da un certo punto di vista come c’era lunedì per Carlos Alcaraz. Iga aveva invero giocato qualche match pro in più rispetto a Carlitos (12, con gli ottavi di Wimbledon dello scorso anno), ma dal ritiro di Ashleigh che le ha offerto “automaticamente” la vetta del ranking, la ventunenne di Varsavia ha compiuto un ulteriore balzo di livello, ormai quasi doppiando in termini di punti la seconda in classifica, e il nuovo standard (chiamiamolo così…) richiede una nuova valutazione.

IL MATCH – Tuttavia, com’era prevedibile, l’avversaria odierna, la qualificata croata n. 252 WTA Jana Fett non possiede né il livello né le caratteristiche per essere considerata un test probante e Swiatek ha potuto esprimere il proprio gioco di pressione. Nel primo set, almeno, lo ha fatto quando l’avversaria è riuscita a tenere in campo un paio di palle di fila, compito obiettivamente non semplice se navighi molto indietro nel ranking (è stata in top 100 cinque anni fa per una manciata di settimane) e ti ritrovi sul campo più famoso del mondo. Insomma, diciamolo francamente dopo aver citato Carlitos che insieme a Struff ha fatto divertire per oltre quattro ore, è stata una brutta partita.

Quindi, la solita Iga che poi definirà tricky (ingannevole, difficile) la superficie, con quel caricone di dritto profondo e incrociato del terzo game che sulla terra battuta ti sega le gambe e qui anche, mentre la memoria vola a una trentina di anni fa quando un “terraiolo” di cui non facciamo il nome (il cognome è Rebolledo) veniva quasi deriso dal commentatore in TV per giocare quelle allora inutili, anzi controproducenti, rotazioni top. La prima di servizio della 16 cm di Zagabria non preoccupa granché anche perché ne mette il 41%, il lancio di palla tradisce le intenzioni (non che ne abbia tante), la seconda è aggredibile e infatti Iga mette i piedi dentro la linea e comanda da subito, tranne in occasione dei prevedibili cinque doppi falli. Il 6-0 è servito.

Brutti errori polacchi in apertura di secondo costano la battuta, mentre Fett sorride simpaticamente all’applauso che il pubblico le riserva per il primo gioco conquistato. La numero 1 del mondo rimette subito le cose a posto, ma la faccenda non va come previsto: sarà che il bagel toglie sempre concentrazione a chi lo rifila, sarà che l’altra si è messa a giocare e che in qualche occasione riesce pure a toglierle il tempo, ma Swiatek finisce con il ritrovarsi 1-3 e 0-40. Per sua fortuna, Jana non ha la personalità per trasformare nessuna di quelle né delle due successive palle break e, rinfrancata, Iga torna (con calma) a limitare il numero degli errori, con conseguente ritorno nell’ombra di Fett che rimarrà ferma a 3 giochi.

Sempre tenendo presente che si trattava di un primo turno Slam contro una qualificata (quindi non ha molto senso affermare che, se gioca così contro X, perde), i punti dolenti riguardano il servizio ( 58% in campo di relativa efficacia), i colpi fuori dalla zona di comfort come i tentativi di approccio slice da entrambi i lati senza alcun controllo, e una maggior difficoltà a contenere le palle veloci e profonde sulle quali ama scendere radwanskamente. Niente che non possa andare meglio nel prosieguo del torneo. Al prossimo turno la lucky lose olandese Lesley Pattinama Kerkhove, vincitrice in tre set della wild card britannica Sonay Kartal.

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