WTA Budapest: Trevisan parte a rilento, ma supera Szabanin. Cocciaretto batte Jani

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WTA Budapest: Trevisan parte a rilento, ma supera Szabanin. Cocciaretto batte Jani

Dopo un primo set negativo, nessun problema per Martina Trevisan che accede agli ottavi di finale. Cocciaretto annulla due set point e supera la wild card ungherese

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[2] M. Trevisan b. N. Szabanin 2-6 6-2 6-0

È dell’Italia il primo incontro in questa giornata in cui nel WTA 250 di Budapest si gioca un’ideale sfida tra azzurre e padrone di casa. Martina Trevisan, al ritorno sull’amata terra rossa dopo la semifinale del Roland Garros e la parentesi negativa sull’erba, ha infatti superato in rimonta 2-6 6-2 6-0 Natalia Szabanin, 18enne ungherese al primo match nel circuito maggiore, lasciando così il testimone in mano a Elisabetta Cocciaretto che se la vedrà con un’altra giocatrice di casa. Dopo un avvio scioccante che le è costato il primo set, Martina ha trovato le giuste sensazioni che le hanno permesso di far valere la differenza di classifica e di esperienza con l’avversaria. La toscana, seconda testa di serie del torneo, affronterà al secondo turno dell’Hungarian Grand Prix la qualificata Baindl (più conosciuta come Kozlova), con cui ha perso l’unico precedente a Mosca nel 2018.

Il tabellone completo del WTA 250 di Budapest

IL MATCH – Inizio da sogno per la giovane ungherese, anche lei mancina come Martina e reduce da 10 vittorie consecutive in due tornei ITF: dopo 15 minuti è avanti 4-0. Martina soffre infatti la spinta costante dell’avversaria su entrambe le diagonali e regala uno dei due break con un doppio fallo. Nel quinto gioco, però, Trevisan mette da parte l’iniziale sconvolgimento e mostra qualche segnale di reazione. Szabanin inizia a regalare qualcosa: Martina si difende bene e, nonostante due doppi falli, si porta sul 2-4. Il punteggio, però, non concede possibilità di errore: l’italiana non è impeccabile e spreca anche due opportunità per andare sul 3-5. Un altro doppio fallo concede set point alla padrona di casa che chiude il primo parziale sul 6-2 sfruttando una pesantezza di palla a cui Martina non ha ancora trovato contromisure.

Il primo gioco del secondo set fa però ben sperare: la ricerca delle soluzioni sembra finalmente dare frutti. Martina prova a mettere in difficoltà l’avversaria con la risposta o a cambiare ritmo nel corso dello scambio. Szabanin va in confusione e commette una serie di errori che portano Trevisan sul 3-0 in pochi minuti. L’azzurra inizia anche a mettere in piedi nel campo e a costringere l’ungherese a corse difensive che non sembrano il suo forte. A sorpresa, però, la magiara si risveglia e per qualche minuto torna a spingere senza sbagliare come nel primo set. Si riavvicina così sul 2-3 ma è in questo momento in cui entrambe giocano su buoni livelli che Martina fa valere la maggiore esperienza e qualità. La fiorentina non lascia scampo all’avversaria quando questa non mette in campo la prima e vince tre giochi consecutivi: si va al terzo.

Trevisan imbocca il binario giusto anche in avvio di parziale decisivo. L’azzurra si fa sentire sia con la voce che con una crescente aggressività. Martina non è da meno quando c’è da difendersi: la differenza di livello tra le due si fa sempre più evidente ed è inevitabilmente 3-0 per numero 1 italiana. Szabanin non ci crede più e si perde il conto dei suoi errori. Dopo un’ora e quaranta, Trevisan chiude con un ace: è 2-6 6-2 6-0.

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E. Cocciaretto b. [WC] R. Jani 7-6(7) 6-2

La 21enne Elisabetta Cocciaretto vince il primo turno al WTA 250 di Budapest, tornando a vincere un match dal derby italiano al primo turno di Wimbledon con Martina Trevisan. Elisabetta ha superato 7-6(7) 6-2 dopo una sfida serrata la n.129 Reka-Luca Jani. Le due si erano affrontate proprio qui in Ungheria dodici mesi fa dove vinse la tennista di casa, in quello che fu l’ultimo torneo del 2021 per Cocciaretto prima dell’operazione al ginocchio. Oggi invece con una prestazione brillante vuole allontanare il più possibile quei ricordi e proseguire il cammino contro la vincente di Siniakova-Kalinina.

La wild card Jani è una 30enne ungherese che bazzica principalmente il circuito ITF, non disdegnando le qualificazioni degli Slam e dei tornei più blasonati; oggi ha offerto una solida opposizione contro la quale Cocciaretto ha impegnato tutta la sua concentrazione (nel non rammaricarsi dopo le occasioni svanite e nel mantenere il vantaggio riconquistato) e la sua tecnica (spingendo quando era necessario senza timore degli errori, annullando anche due set point).

IL MATCH – Dopo i due game iniziali di assestamento, Cocciaretto trova il feeling giusto con i colpi da fondo campo creando i presupposti per il primo break. L’azzurra effettua un parziale dieci punti a zero fino al 3-1 0-30 in suo favore, ma poi l’ungherese è brava a cambiare spartito proiettandosi più volte a rete. Inizia così un altro parziale questa volta in favore di Jani che infila 11 punti consecutivi sfruttando una buona capacità di variazione. Cocciaretto riesce a riportarsi in vantaggio sul 4-3 alla settima palla break. Ma la partita rimane molto combattuta e, dopo i parziali in avvio, ora si procede punto a punto. Entrambe sono precise solo a sprazzi e i break si susseguono: l’azzurra prova a fare la partita ma spesso manca in fase di chiusura. Elisabetta ha un set point sul 6-5 ma spreca con il rovescio e si arriva così al tie-break. Jani fa il compitino e sale sul 6-4: l’italiana annulla il primo set poi con l’aiuto del nastro, mentre nel secondo non è questione di fortuna, ma solo di bravura. Cocciaretto trova finalmente un po’ di continuità e sul 9-7 chiude un set durato un’ora e un quarto.

L’andamento del secondo parziale non si discosta troppo dal precedente, con la scia di break e contro-break che inizia presto in favore dell’italiana. Elisabetta, n.118 del mondo, riesce ad essere più precisa da fondo appoggiandosi anche sul rovescio e sale 4-2 e servizio. L’atteggiamento difensivo di Jani non è più molto efficace, così come il suo rovescio in back; Cocciaretto sempre più in controllo finisce per chiudere 7-6(7) 6-2 dopo 2 ore e 2 minuti.


Con la collaborazione di Andrea Mastronuzzi e Paolo Di Lorito

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