ATP Bastad: Baez gestisce un gran Thiem, ora Rublev. Carreño demolisce Schwartzman, tranquillo Cerundolo

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ATP Bastad: Baez gestisce un gran Thiem, ora Rublev. Carreño demolisce Schwartzman, tranquillo Cerundolo

Grande battaglia di Domi, si arrende solo al terzo contro il trottolino. Lo spagnolo lascia un solo game al Peque. Rublev in due set su Djere, Francisco suda giusto un po’

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Sebastian Baez – ATP Bastad 2022 (foto via Twitter @NordeaOpen)
 

Nessuna particolare sorpresa in questo venerdì di quarti di finale al Nordea Open di Bastad, che ha dovuto anche subire uno slittamento nel programma dovuto alla pioggia. Il match più atteso, però, non ha deluso le aspettative, dato che Sebastian Baez ha impiegato ben 2h e 51 per avere la meglio di Dominic Thiem. 6-2 6(5)-7 6-4 il punteggio finale a favore del campione dell’Estoril, che ha fornito una prestazione di altissimo livello tra solite accelerazioni e anche delicate volée e tocchi di fino, controbilanciata però da un Domi che a sprazzi ha fatto vedere cosa era stato, e soprattutto che piano piano sta iniziando a ritornare. Non ha mollato di un centimetro contro un avversario più giovane e aitante, e ha trasmesso sicurezza e il messaggio che vuole tornare, se non a quei livelli così vertiginosi, quantomeno alle pendici della montagna. Ma, per oggi, il trottolino albiceleste ha mostrato quanto anche lui sulla mattonella battuta possa divertirsi, e vincere.

IL MATCH – pessimo inizio di Thiem, che oggi trova un avversario che si esalta nello scambio ed è difficile da superare sul lungo palleggio. Infatti inizia molto bene Baez, subito profondo e pesante, e anche aiutato da qualche errore di troppo e prime mancate da parte di Thiem (40% di conversione finora), mette a segno il primo break. L’austriaco rimane in scia, ma sempre soffrendo enormemente nei suoi turni di battuta (in entrambi quelli tenuti ha salvato palle per il doppio break), e provando anche soluzioni come il serve and volley e improvvise accelerazioni per accorciare lo scambio, dove soffre enormemente la solidità e la rapidità di Baez, impeccabile anche al servizio. E infine il primo set, meritatamente, viene portato a casa del n.8 del seeding mettendo a segno un altro break, con gli ultimi due punti frutto di scambi lunghi, entrambi vinti applicando il proprio gioco. La palla di Thiem è ancora pesante, ma quella di Baez è più precisa e capace di spazientire l’austriaco, che ancora è ben lontano dalla sua forma, con tutti i limiti oggi evidenziati ancor di più.

Scende in campo decisamente meglio nel secondo parziale Thiem, appare più carico e convinto, riesce anche a spingere Baez a qualche errore in più, e si regala così tre palle break di fila. Molto bravo l’argentino a non tremare e sfruttare anche un ottimo servizio in kick per tenere lontano Domi e restare avanti nonostante da fondo ora qualcosa stia mancando. E infatti si manifestano i problemi con forza subito dopo: nel quinto game Baez, dopo aver sprecato una ghiotta occasione in precedenza, subisce il primo break della sua partita, dando però una grossa mano all’austriaco nell’ottenerlo, quasi mancando il timing sulla palla a volte, con un piccolo passaggio a vuoto. Ma Thiem non mantiene il livello, e anche a causa di un po’ di sfortuna subito subisce il contro-break, dato che l’argentino azzera tutto e riprende il controllo, tornando a spingere come sa. Sul dritto c’è un solco oggi, che accentua spesso Baez, e lo conduce anche a match point, dove però è bravo a Thiem a reagire e cercare di prolungare la partita; almeno il coraggio e la mentalità sembrano essere stati ritrovati. E proprio così, di grinta e di voglia, Domi va a forzare il terzo set, vincendo l’equilibrato e duro tie-break del secondo 7 punti a 5, riuscendo a tenere bene lo scambio lungo, senza fretta e quasi aspettando l’errore dell’avversario in cerca del colpo che rompesse l’equilibrio.

Il livello nel terzo set, sull’onda lunga del finale di secondo, è più alto, con scambi sempre più lunghi e duri. Thiem è costretto subito ad annullare due palle break in apertura, entrambe con gran forza e giocando bene da fondo, dove ora regge l’impeto di Baez, che dovrebbe cercare qualche attacco in più. Ma, anche temporeggiando e risultando costante, le cose si mettono bene per il n.8 del seeding, che approfittando di qualche errore dell’avversario nel quinto game strappa il servizio anche in questo terzo set. L’ottavo gioco potrebbe rivelarsi la svolta del match, con un’accelerata di Thiem, che di istinto prova il tutto per tutto e ha due palle break, entrambe però annullate da un Baez che davvero oggi, salvo qualche sbavatura qua e là dovuta a eccessi di foga e di fretta, ha disputato una partita da incorniciare, non disdegnando spesso e volentieri una delicata palla corta di rovescio che ha portato buoni frutti. Ma alla fine non è né un vincente poderoso di dritto né una dolce smorzata a dare la vittoria, dopo quasi 3 ore, all’argentino, bensì un altro errore di lunghezza di Thiem, che quasi getta questa risposta. Ma, almeno, è tornato a giocare una partita lunga, combattuta, mostrando un buon livello e non mollando. Dall’altra parte un gran Baez, che dopo questa brillante prestazione non può temere Andrey Rublev, n.2 del seeding, che è stato impegnato da Laslo Djere per oltre un’ora mezzo prima di imporsi 7-5 6-4. Dopo lo scambio di break in apertura, Rublev allunga 6-5 dopo il doppio fallo serbo sulla palla game e chiude il set in battuta senza problemi. Li avrà invece al momento di servire per il match dopo il break che lo ha mandato avanti al settimo gioco aperto da due doppi falli di Djere. In ogni caso, annullate 4 palle break, Rublev trasforma il terzo match point.

E così la sorpresa di giornata, quantomeno per il punteggio, è la devastante vittoria di Pablo Carreno Busta contro Diego Schwartzman, per 6-1 6-0. Un’ora e sette minuti per una delle peggiori sconfitte della carriera dell’argentino (non quanto l’onta subita l’anno scorso in Coppa Davis forse, ma vincere un solo game sulla superficie preferita è molto grave). L’inizio è stellare per Carreno, a fronte di uno Schwartzman non perfetto, che appare anche un po’ titubante nei movimenti e sugli spostamenti, e commette qualche errore di troppo. Nulla togliere però allo spagnolo, che comanda 5-0, per poi chiudere 6-1, un primo set controllato dall’inizio alla fine, senza neanche particolari giocate stellari o numeri da capogiro (un onesto 73% di conversione con la prima), ma gestito sapientemente e con tranquillità, sfruttando l’opacità odierna del Peque.

Poi break in avvio di secondo per Carreno, che rischia di essere decisivo, anche grazie a un tocco di fortuna; ma, a livello di pesantezza di palla, lo spagnolo sembra essere proprio di un’altra categoria quest’oggi. Raramente si è visto uno Schwartzman così in balia dell’avversario come nel match odierno contro un giocatore sì solido e costante, ma che raramente produce colpi o prestazioni che fungano da rulli compressori. Tatticamente preciso e tecnicamente ben pulito finora lo spagnolo, sempre profondo, ma l’argentino la spugna più che averla gettata, sembra non averla neanche con sé. Il secondo set infatti non è niente di più che una compilation di verticalizzazioni precise e giocate di classe dello spagnolo, mentre Schwartzman osserva impotente, e va a subire addirittura un bagel a sancire la meritata vittoria del suo avversario, che si prepara quindi al meglio per difendere il titolo ad Amburgo la prossima settimana.

Suo avversario in semifinale sarà un altro argentino, il giustiziere di Casper Ruud. Francisco Cerundolo, n.39 al mondo, ha vinto anch’egli il suo quarto contro Aslan Karatsev per 7-5 6-1, accusando però qualche problema in più nel primo parziale. Parte forte andando avanti 3-1, per poi farsi rimontare fino a subire il break del sorpasso e trovarsi 3-4 in favore del russo, che da lì è poi crollato del tutto: parziale di 10-2 in favore di Cerundolo fino alla fine del match, che è salito in cattedra e ha fatto valere il miglior approccio che può avere su terra. Chiude però con percentuali di servizio abbastanza basse il tennista albiceleste, che dovrà certamente alzare per dare filo da torcere al gran Carreno visto oggi. Tenterà l’assalto alla seconda finale della carriera, sempre su terra, dopo quella persa da Schwartzman a Buenos Aires 2021.

Il tabellone completo dell’ATP 250 Bastad

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