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Umago, Jannik Sinner dopo il trionfo: “Il primo trofeo col nuovo team è ancora più speciale”
Le parole dell’entusiasta n.1 azzurro, al primo titolo su terra: “Mi piacciono le condizioni qui, l’unico problema è il calendario”

Dopo quasi un anno, precisamente dal 24 ottobre 2021, nell’affascinante serata in quel di Umago Jannik Sinner è tornato a vincere un trofeo. Il primo della carriera su terra, al termine di un altro episodio della saga contro Carlos Alcaraz, che sempre più assume i tratti della rivalità del futuro. Una partita che, dopo che il primo set è andato allo spagnolo, Jannik ha ampiamente dominato, lasciando all’avversario solo due game (annullando sei palle break all’alba del secondo parziale). E difatti, nella conferenza post gara, è facilmente leggibile la soddisfazione per questo gran risultato, dal viso e dalle parole dell’altoatesino.
D (Ilvio Vidovich, Ubitennis): “Congratulazioni, grande partita. Hai detto che è stato il turning point quel secondo game del secondo set in cui hai annullato le sei palle break, e il fatto che da quel momento hai iniziato a rispondere bene sia alla prima che alla seconda, e lui non ha più trovato soluzioni. Cos’è cambiato? Hai trovato il timing, hai letto meglio le traiettorie, qual è stata la chiave?“
Sinner: “Sicuramente quel game lì mi ha aiutato tanto, soprattutto mentalmente: avevo perso il primo set, lui nel primo game ha servito bene, quel game era importante, anche perché sapevo che era l’ultimo di servizio per me con palle usate, poi lui doveva servire l’ultimo con palle nuove. Quindi ho tenuto botta lì, ci sono riuscito, e da quel punto ho trovato il giusto bilanciamento di dove rispondere, la temperatura è calata un po’ secondo me, la palla saltava un po’ meno. soprattutto sul suo servizio. Ho provato a cambiare un po’ il ritmo, sono riuscito, e posso essere contento“
D (Ilvio Vidovich, Ubitennis): “Questo primo trofeo del 2022, dopo un anno che è stato per la prima parte complicato, che significato ha per te? Anche considerando che hai battuto Carlos sulla sua superficie preferita, e in funzione della seconda parte della stagione, sul veloce, dove speriamo di vederti in Italia non solo per le Finals, ma anche in qualche torneo minore“…
Sinner: “La strada è lunga per arrivare ai livelli dove voglio, e dove vogliamo io e il mio team. Abbiamo lavorato tanto negli ultimi mesi, ho fatto tanti cambiamenti, quindi vincere un torneo è sempre speciale, e il primo trofeo vinto col nuovo team è ancora più speciale. Giocare contro Carlos non è mai semplice, lui trova sempre la soluzione, ha un ottimo atteggiamento, non molla una palla; quindi credo che oggi ho fatto una cosa buona, ma sapendo che voglio avere una certa consistenza in tutti i tornei. Adesso c’è Montreal, quindi mi preparo al meglio e poi vediamo. Vediamo anche in America come giochiamo sia io che lui, e vediamo se magari ci becchiamo lì, sopra un cemento outdoor che ci manca ancora; ha fatto vedere che può giocare su qualsiasi superficie, ha vinto a Miami, a Madrid, ha fatto tante finali e vinto tanti tornei, quindi sicuramente farà cose molto buone nel futuro“
D (Ilvio Vidovich, Ubitennis): “Credi che potrebbe esserci spazio per Napoli, Firenze?“
Sinner: “Ancora non ne abbiamo parlato di questo. Adesso proviamo a focalizzarci per l’America, poi vediamo come andrà”
D: “La settimana scorsa Lorenzo Musetti ha dedicato il titolo alla nonna, tu oggi hai una dedica speciale per qualcuno?“
Sinner: “Ho tante persone che mi stanno vicino tutti i giorni, con il nuovo team abbiamo fatto tanti cambiamenti, tanto lavoro duro, quindi lo voglio dedicare a tutte le persone con cui sono in contatto tutti i giorni, che mi vogliono bene. Persone che conoscono come sono io; da solo il giocatore non vince un torneo, ci sono tutte le persone intorno ed è sempre bello“
D: “Abbiamo visto uno Jannik Sinner gran lavoratore, molto focalizzato. Ma dopo vittorie così c’è anche un Sinner dedito a festeggiare?”.
Sinner: “Quando sono in campo, quando gioco una partita, sono sempre focalizzato su cosa devo fare, cosa devo fare meglio. Lavorare duro è la priorità, e dopo, quando vinci partite come queste, quando vinci un torneo, è diverso, perché puoi rilassarti un po’. Mi piace anche fare cose diverse dal tennis, perché provo sempre ad essere preparato in ogni sport. Mi piace andare veloce, perciò domani farò sicuramente jet ski, e nel pomeriggio mi allenerò un po’ con Simone. É un po’ di tempo libero per rilassare la mente, e la sera ci sarà già il prossimo passo“
D: “Carlos ci ha già detto che tornerà, tu tornerai l’anno prossimo per difendere il titolo?“
Sinner: “Non lo so. Sicuramente quando vinci un torneo, il posto diventa davvero speciale, e per me l’atmosfera qui per tutta la settimana è stata davvero speciale, quindi vedremo. Ma ho vinto il mio primo titolo sulla terra qui, mi piacciono le condizioni. L’unico problema qui è il calendario, se ti vuoi preparare nel modo migliore per Montreal è difficile giocare qui; dopo questo torneo potresti pensare di tornare di sicuro, ma non lo sai. Abbiamo ancora da decidere“
D: “Sembra che sia tutto possibile quest’anno per gli italiani. Hai trovato una sorta di ispirazione in quello che hanno fatto Bolelli e Fognini ieri?“
Sinner: “Sono stato nella villa, che è abbastanza lontana da qui, ma ho sentito comunque il rumore della folla. Non ho visto la partita, ma stamattina mi hanno detto che erano sei punti sotto nel tie-break del secondo. É incredibile se ci pensi, sono degli incredibili doppisti, hanno vinto l’Australian Open, sono una delle migliori coppie quando giocano bene, e spero che possano continuare così, Fabio anche in singolare“
D: “Ci saranno nella squadra di Coppa Davis?“
Sinner: “Se vedi i risultati perché no, ma non sono il capitano, sono un giocatore (ride), il capitano deve decidere. Possiamo mischiarci bene, Berrettini ha un servizio pesante, dipenderà dalle superfici, da come saranno le condizioni, ma abbiamo qualcosa da cambiare nel doppio. Bolelli è un doppista a tempo pieno, con Fognini si trovano bene, penso anche Matteo può essere un buon doppista, anche Musetti, che è bravo a rete. Abbiamo tante scelte su chi debba giocare il doppio, vedremo“.
ATP
Il tabellone maschile di Miami 2023: possibile un’altra semifinale Sinner-Alcaraz
Berrettini e Musetti hanno un bye: possibili secondi turni contro McDonald e Lehecka. Ci sono Fognini-Lestienne e Sonego-Thiem

Neanche il tempo di tirare le somme del primo Master 1000 della stagione, Indian Wells, che il circuito e il Sunshine Double si spostano in Florida, nella relativamente nuova location dell’Hard Rock Stadium, casa, nel resto dell’anno, della squadra locale di football americano, i Miami Dolphins. Quello che andrà in scena a Miami sarà un master 1000 sulla falsariga di quello che abbiamo visto in California: due settimane di gara, novantasei giocatori di altissimo livello coinvolti. Come ad Indian Wells, tuttavia, le assenze si faranno sentire: non saranno al via né Rafa Nadal (out per infortunio, tornerà a Montecarlo), né Novak Djokovic, il cui forfait è stato ufficializzato qualche giorno fa per la ricorrente problematica della mancata vaccinazione del numero uno serbo.
Presenti in ogni caso tutti gli altri top ten: a guidare il tabellone sarà Carlos Alcaraz, detentore del titolo, seguito da Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud, finalista uscente. Poco più in basso ecco comparire Daniil Medvdedev, finalista come Alcaraz del BNP Paribas Open, indubbiamente il giocatore del momento.
Cinque, poi, gli italiani al via: guida la pattuglia azzurra Jannik Sinner, reduce dalla grande settimana californiana. Oltre a lui presenti Matteo Berrettini (eliminato ai quarti del challenger di Phoenix), ancora alla ricerca di una degna condizione, e poi Lorenzo Musetti (anche lui in un momento di crisi), Lorenzo Sonego ed infine, come ultimo ammesso al tabellone principale, Fabio Fognini.
Il tabellone – Parte Alta


Il tabellone – Parte Bassa


Ottavi teorici
(1) Alcaraz vs Paul (16)
(9) Fritz vs Rune (7)
(3) Ruud vs Zverev (13)
(10) Sinner vs Rublev (6)
(8) Hurkacz vs Norrie (11)
(15) De Minaur vs Medvedev (4)
(5) Auger-Aliassime vs Tiafoe (12)
(14) Khachanov vs Tsitsipas (2)
Primi turni degli italiani
[10] J. Sinner vs bye / 2T vs Qualificato / Djere
[19] M. Berrettini vs bye / 2T vs Galan / McDonald
[18] L. Musetti vs bye / 2T vs Coria / Lehecka
F. Fognini vs Lestienne
L. Sonego vs Thiem
Informazioni sul torneo
Tabellone a 96 giocatori (32 teste di serie con un bye al primo turno)
4 wild card
Copertura televisiva
Come per Indian Wells, Sky dedicherà due canali anche all’ATP di Miami: Sky Sport Uno e Sky Sport tennis.
Calendario di gioco
Mercoledì 22: primo turno
Giovedi 23: primo turno
Venerdì 24: secondo turno
Sabato 25: secondo turno
Domenica 26: terzo turno
Lunedì 27: terzo turno
Martedì 28: quarto turno
Mercoledì 29: quarti di finale
Giovedì 30: quarti di finale
Venerdì 31: semifinali
Sabato 1: finale di doppio
Domenica 2: finale di singolo
Punti/montepremi
Vincitore: 1000 punti/ $ 1,262,220
Finalista: 600 punti/ $662, 360
Semifinalista: 360 punti/ $ 352, 635
Quarti di finale: 180 punti/ $ 184, 465
Ottavi di finale: 90 punti/ $ 96, 955
Terzo turno: 45 punti/ $ 55, 770
Secondo turno: 25 punti/ $ 30, 885
Primo turno: 10 punti/ $ 18, 660
Record del torneo
Maggior numero di titoli in singolare: Andre Agassi, Novak Djokovic (6)
Maggior numero di titoli in doppio: Bob/Mike Bryan (6)
Campione più anziano: Roger Federer, 2019 (37 anni)
Campione più giovane: Alcaraz, 2022 (18 anni)
Ultimo campione casalingo: John Isner, 2018
ATP
Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”
Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.
Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.
Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.
Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.
Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/
ATP
ATP Indian Wells, Medvedev: “Vorrei affrontare Alcaraz su superfici più veloci”
“Sono campi in terra rossa mascherati da hardcourt” spiega Daniil Medvedev. “Non ho giocato al meglio”

Si ferma ad Indian Wells la striscia di successi di Daniil Medvedev. Dopo tre trofei sollevati tra Rotterdam, Doha e Dubai, è il nuovo numero 1 al mondo Carlos Alcaraz a spezzare i sogni di un incredibile poker di titoli. Il tennista russo in conferenza stampa analizza la prestazione espressa sul campo e la soddisfazione per quanto fatto in settimana, tra il disappunto per la fine della serie di vittorie alle critiche ai campi da gioco.
MODERATORE: Daniil non è il risultato che speravi di ottenere. Come puoi riassumere il match con Alcaraz e la tua settimana in Indian Wells?
MEDVEDEV: “Oggi è una giornata complicata per riassumere la settimana, perché oggi è stata dura. Non ho giocato al meglio, mentre lui probabilmente ha giocato bene, e ciò accade purtroppo a volte nel tennis. È successa la stessa cosa dopo la mia partita con Novak, io pensavo di aver giocato abbastanza bene ma Novak non aveva giocato al meglio. A volte questo è quello che succede. Perché non ho giocato al meglio? Non lo so. Forse era la sua palla, forse era il vento, oggi era piuttosto ventoso, e per lui è stato più facile gestirlo. Non ci sono dei veri motivi, a volte nel tennis non ci sono. Deluso dal risultato, ma la settimana è stata sorprendente. Sono felice e orgoglioso di aver raggiunto la finale ad Indian Wells, perché è un campo in terra rossa mascherato da hard court. Questo è un buon risultato per me, ho raccolto molti punti e vedo solo aspetti positivi per il resto della stagione, ho già fatto più punti rispetto allo scorso anno a questo punto.”
D. So che non hai giocato al meglio oggi e so che hai visto molte volte Carlos giocare. Guardi un sacco di tennis. Questa è la prima volta che hai giocato contro questa versione di Alcaraz. Com’è stato giocare contro di lui?
MEDVEDEV: “Sta giocando bene. Oggi ha servito molto bene. Ha giocato un ottimo serve and volley. Sapevo già che non sarebbe stato facile portare a casa la partita, specialmente trattandosi di una finale. Ho pensato alla mia partita con Novak allo US Open e ho provato a fare lo stesso, mettere pressione su di lui. Non è facile giocare contro di lui. Mi piacerebbe assolutamente giocare contro di lui su altre superficie, forse un po’ più veloci per vedere se posso fare di meglio. Non so se è stato il suo gioco che non mi ha permesso di giocare il mio miglior livello oggi o semplicemente, per qualsiasi motivo, non ho giocato al mio livello migliore. Mentalmente ero pronto per la partita. Non mi sento come se avessi preso sottogamba la sfida. Sapevo di avere un avversario duro dall’altra parte. Ha giocato bene. Hai giocato degli ottimi dropshot in dei momenti chiavi, alcuni buoni vincenti per piazzare il break. Non ho molto altro da aggiungere.”
D. Sei stato il numero 1 al mondo e Carlos tornerà al numero 1. Come giocatori come valutate la classifica in questo momento con la situazione di Novak e il fatto che non sia stato in grado di giocare molto? È un vero numero 1 nella tua mente?
MEDVEDEV: “Sì, al 100% perché è certo che Novak è stato sfortunato a non poter giocare tutti i tornei, e sono sicuro che tutti vorrebbero vederlo giocare, perché è bello vedere Novak giocare. Gioca molto bene. Ma è quello che è. Pensa se sei vittima di un infortunio, Rafa è stato fuori per un po’ di tempo. Possiamo anche dire se Rafa non fosse stato infortunato sarebbe stato il numero 1. Non possiamo saperlo perché è stato fuori per infortunio. Lo stesso vale per Novak. Sicuramente se Novak fosse stato in grado di giocare l’anno scorso e quest’anno tutti i tornei, c’è la possibilità che le classifiche sarebbero state diverse. Ma … non ci dovrebbero essere dei “ma”. Carlos è meritatamente il numero 1. Ha conquistato più punti di tutti gli altri nelle ultime 52 settimane, ed è così che funzionano le classifiche. Sì, è stato anche il n. 1 alla fine dello scorso anno, è qualcosa che non io non sono riuscito a raggiungere e proverò di sicuro a farlo nella mia carriera.”
D. Le tue performance qui ad Indian Wells negli ultimi 12 giorni ti danno fiducia per la stagione sulla terra rossa?
MEDVEDEV: “Un po’ difficile dare una risposta, perché ho detto molto su questi campi e non voglio tornare sulle mie parole dette nei giorni precedenti e qui comunque non devi scivolare. Lo scivolamento è qualcosa che per me non è facile da fare sui campi in terra rossa. Ma ho fatto dei buoni risultati nel passato in alcuni tornei importanti. Mi sento benissimo in questo momento in questa parte della stagione, mentalmente, fisicamente, onestamente, sono soddisfatto del mio tennis. Quindi non vedo l’ora che inizi la stagione sul rosso ma prima voglio provare a fare bene a Miami, dove troveremo campi in duro ma che forse saranno molto lenti.”
D. Hai appena detto che sei ovviamente deluso al risultato finale. Questo peserà su di te anche tra un giorno o due o la supererai abbastanza rapidamente, considerando le condizioni odierne e quanto bene stesse giocando Alcaraz?
MEDVEDEV: “Penso che supererò abbastanza rapidamente questa sconfitta. Tutto dipende da quante finali hai perso di fila, quali erano i risultati precedenti. Mi sento abbastanza bene, ho vinto tre tornei, sono riuscito a fare il mio miglior risultato ad Indian Wells. Prima di oggi non ero mai andato oltre gli ottavi e già la mia seconda partita è stata una sfida finita al terzo set. Ci sono molti aspetti positivi, sicuramente sarò deluso di non aver vinto la finale, ma posso già dire che proverò a vincere il prossimo torneo e vincere qui l’anno prossimo. Non penserò troppo a questo, ma ne discuterò con il mio allenatore, di sicuro.”
D. La tua striscia vincente è finita ma è anche un senso di sollievo, con la pressione per mantenere viva la striscia che sparisce?
MEDVEDEV: “Sono davvero deluso perché in passato ne ho conquistate 20 di fila. Sarebbe bello provare a batterlo e provare a prolungarlo il più a lungo possibile. È bello avere queste strisce di vittorie. Ti senti benissimo, perché quando sei in una striscia vincente hai affrontato più deboli in classifica sia alcuni dei migliori. A meno che tu non giochi sei 250 di fila, ma è raro. Sono davvero deluso dal fatto che sia finita, ma ho guadagnato molta fiducia da questa serie. L’anno scorso, è quello che mi mancava, una striscia di vittorie di questo tipo. Sono riuscito a vincere 19 partite di fila. Ne sono orgoglioso, e ora è il momento di provare a costruire una nuova serie. Non c’è altro modo nel tennis.”