È senza parole Caroline Garcia, che ha superato in finale con un netto 6-2 6-4 Petra Kvitova regalandosi il titolo a Cincinnati. “Sì, voglio dire, non so come descrivere questa settimana, in realtà, perché sono venuta qui mercoledì sera per prepararmi per le qualificazioni – ha detto la neo campionessa del torneo dell’Ohio in conferenza stampa -. Le prime prove sul cemento non sono state eccezionali. Anche il primo torneo a Toronto non è stato eccezionale. Cercavo solo di trovare il mio ritmo, di sentirmi meglio, di avere il corpo in salute e di adattarmi al cemento, non giocavo sul duro da Miami, quindi non ero così sicura di me quando sono arrivata. […] Ogni partita ogni giorno è un nuovo giorno, una nuova sfida. […] Nei 1000, tutto va velocissimo. Devi concentrarti da zero ogni mattina. È una sfida difficile, ma sono davvero felice di come ce l’abbiamo fatta“.

La chiave per il successo della tennista francese è la fiducia ritrovata dopo i tornei di Bad Homburg e soprattutto sulla terra rossa di Varsavia, dove Garcia ha raccolto lo scalpo eccellente della numero uno del mondo e padrona di casa Iga Swiatek. Ma anche, secondo quanto racconta lei, l’essersi schiarita le idee sul quale può essere l’approccio tattico che più si confà alle sue qualità. “Penso che il mio percorso sia dovuto al mio gioco grazie al fatto che la mia idea su questo è molto più chiara. Abbiamo chiarito in che modo devo giocare, in quale direzione devo andare. Quindi, quando scendo in campo, so quale stile di gioco devo giocare, so cosa devo fare e cerco sempre di farlo nel miglior modo possibile. È impegnativo, non è facile, ma almeno do il 100%. Ovviamente mi sento molto meglio in campo. Riesco a muovermi come voglio. È già un grande passo e qualcosa di importante. Dopo questo si possono stabilire obiettivi, stabilisci ciò che vuoi fare e fai del tuo meglio per raggiungerlo.“.

Garcia approfondisce così la sua scelta sullo stile di gioco visto a Cincinnati, sempre molto aggressivo, che quando è in forma le permette di raggiungere risultati importanti. “[…] Devo accettare che potrebbe non funzionare ogni volta. Non ha funzionato ogni volta. Ma giocare con quello stile di gioco, vincere le partite, vincere un titolo così, se avessi ancora dei dubbi, mi dimostra più di ogni altra cosa che il modo in cui gioco funziona. Sì, forse c’è un giorno in cui il mio tempismo sarà peggiore, non sarò veloce con le gambe come in questa settimana, quindi sarà tutto decisamente più complicato, ma ci devo sempre provare. Ovviamente perderò delle partite, ma so che posso farcela se il mio atteggiamento è buono e il mio team mi spinge a farlo, è il modo in cui voglio giocare.“.