US Open, occhi su Danka Kovinic: sarà lei a mettere fine alla carriera di Serena Williams? "Mai giocato con 20mila spettatori"

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US Open, occhi su Danka Kovinic: sarà lei a mettere fine alla carriera di Serena Williams? “Mai giocato con 20mila spettatori”

C’è grande attesa per quello che potrebbe essere l’ultimo match in singolo di Serena. Tante attenzioni anche per l’avversaria che a Tennis Majors racconta di non essere ancora riuscita ad allenarsi sull’Arthur Ashe

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Danka Kovinic - Charleston 2021 (foto Volvo Car Open/Chris Smith)
 

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Berrettini non ha giocato molto bene quest’estate: arriverà il riscatto a New York? L’orizzonte è Stefanos Tsitsipas agli ottavi. Musetti, c’è subito Goffin. Nadal ha un tabellone piuttosto comodo: riuscirà a centrare lo Slam numero 23? E per quanto riguarda le donne, Giorgi e Trevisan ci regaleranno un’impresa? Al link sottostante, che indirizza alla sezione “Sottorete” del sito di Intesa Sanpaolo, si può ascoltare l’intero commento di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022.

Clicca qui per guardare il video-commento completo di Ubaldo Scanagatta ai tabelloni dello US Open 2022 sul sito di Intesa Sanpaolo

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Per Danka Kovinic non sarebbe una novità assoluta accedere al secondo turno dello US Open. Vi riuscirebbe per la terza volta in carriera, ma quest’anno un risultato del genere avrebbe un risvolto storico. Significherebbe infatti aver chiuso la carriera di una leggenda dello sport come Serena Williams. Non può quindi essere un primo turno Slam come gli altri per la 27enne montenegrina, attualmente numero 80 del mondo. Giocherà sull’Arthur Ashe, il campo da tennis più vicino a uno stadio calcistico per dimensioni e imponenza. Ci saranno più di 20 mila persone: i pochi biglietti rimasti ancora invenduti costano non meno di 496 dollari, ma con l’illegale secondary ticketing (i bagarini, insomma) si arriva quasi a 100 mila. Chi è disposto a spendere tanto forse non sa che Serena giocherà comunque almeno un’altra volta anche in caso di sconfitta con Kovinic: in doppio con Venus.

Intanto la montenegrina si è subito resa conto che non solo non sarà un match come tutti gli altri, ma che anche la vigilia eccede i confini dell’ordinarietà. L’attenzione mediatica nei suoi confronti non è mai stata tanto elevata, sebbene si tratti di una giocatrice di discreto livello che ha anche disputato quattro finali WTA in carriera. Per Reuters, però, siamo di fronte a una “figura anonima”. Non un pezzo memorabile che tra l’altro inizia con un “Kovinic chi?” che ricorda molto la reazione di don Abbondio alla lettura di una citazione di un filosofo di nome Carneade. A differenza di Reuters, Ubitennis può dire di parlarvi di Kovinic dal 2015, grazie alla rubrica “Nei Dintorni di Djokovic” di Ilvio Vidovich.

Per fortuna, però, le attenzioni possono anche essere piacevoli. È la stessa Kovinic a sottolinearlo, intervistata da Sasha Ozmo per Tennis Majors, proprio a proposito di altre interviste rilasciate in questi giorni: “Ne ho fatte alcune molto gradevoli, devo dire. Ora però è tempo per me di concentrarmi sulla partita di lunedì (si giocherà nella notte italiana, ndr)”.

Qualche ostacolo nella preparazione di questa partita Danka lo sta incontrando: “Sto avendo difficoltà a programmare una sessione di allenamento sull’Arthur Ashe. Ci sto provando da qualche giorno, ma senza successo. Spero di riuscire a fare almeno un’ora domani (oggi, ndr). Sono consapevole della mia posizione e di chi sono, ma credo che si debba mostrare un po’ di professionalità e di rispetto anche nei confronti dei giocatori che non sono tra i primi 10”.

In più ci si mettono anche la disabitudine a giocare di fronte a tanta gente (che farà chiaramente il tifo per la sua avversaria, sebbene sembrerebbe più ragionevole sperare di assistere all’ultimo match di Serena dopo aver speso tanti soldi) e  le emozioni per un match il cui profumo di storia non si può ignorare: “Credo di poter giocare una buona partita e vincere. Spero solo che le mie emozioni non siano influenzate dal fatto di giocare in uno stadio così grande. Devo essere completamente concentrata solo su ciò che accade in campo perché so che la mancanza di esperienza in questo tipo di palcoscenici può condizionare negativamente le prestazioni di un giocatore. L’Arthur Ashe Stadium sarà pieno, con più di 20.000 persone, cosa che non ho mai provato prima. Credo, però, di poterlo gestire”.

Danka non vince una partita dal 26 maggio e ha avuto problemi alla schiena che le hanno impedito di giocare con costanza negli ultimi mesi. Ora, però, dice di stare bene e di essere pronta per la partita più importante della sua vita. Su Twitter non ha nascosto la sua gioia dopo il sorteggio del tabellone commentando con un “Che momento! Non vedo l’ora”. A prescindere dal risultato finale potrà infatti inserire nel suo curriculum l’esperienza di aver affrontato Serena Williams e tra l’altro nell’ultimo torneo della carriera della 23 volte campionessa Slam. “Quando ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo del tennis, Serena era una delle grandi giocatrici sempre presenti in TV. È sicuramente una leggenda del nostro sport: il fatto che abbia resistito così a lungo ai massimi livelli è già di per sé una testimonianza della sua grandezza“.

Cosa c’è di meglio rispetto alla possibilità di condividere il campo con una dei propri idoli, con colei che è forse la più grande di sempre del tennis femminile? Sì, forse una cosa ancora migliore c’è: vincerci.

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