US Open, azzurro pallido a New York. Non semplice centrare il pari vittorie-sconfitte in primo turno. Ma Matteo Berrettini ha una grande opportunità da sfruttare

Editoriali del Direttore

US Open, azzurro pallido a New York. Non semplice centrare il pari vittorie-sconfitte in primo turno. Ma Matteo Berrettini ha una grande opportunità da sfruttare

Il 2022 sfigura a fronte del 2021. Il mistero Tsitsipas, la festa di Serena Williams e famiglia…ma mancavano Venus e papà Richard. Wawrinka pronto al ritiro come Federer. Thiem: triste vederlo così

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Serena Williams - US Open 2022 (foto Twitter @wta)
 

Il 2022, almeno per ora, non regge davvero il confronto con il 2021 per quanto riguarda il tennis italiano. Lo scorso anno riuscimmo a piazzare due italiani alle ATP Finals (sia pure uno come riserva, Sinner, che però poi entrò in lizza sostituendo lo sfortunato Berrettini). Quest’anno sarà grassa se riusciremo a piazzarne uno. Al momento direi che è più no che sì’, a meno che questo US Open non favorisca il decollo di Matteo (che ha un tabellone da sfruttare) e di Jannik.

Anche all’US Open, il confronto fra 2021 e 2022 non è partito bene. Tanto per cominciare un anno fa avevamo 14 tennisti in tabellone, 10 uomini e 4 donne. Quest’anno 5 uomini e 5 donne.

Nel 2021 passarono il primo turno 6 tennisti su 14 (4 uomini e 2 donne, Berrettini, Seppi, Sinner e Musetti, Paolini e Trevisan). Qui, smentendo le mie ottimistiche previsioni per un 4-0 azzurro in prima giornata, l’abbiamo chiusa con un deludente 2-2. 

Pensavo che la vittoria di Sonego non fosse scontata, ma la ritenevo abbastanza probabile e certo sul 6-2 6-1 credevo che ormai fosse vicina ad essere scontata anche se “is never over until is over”. E quanto a Martina Trevisan, nonostante la Rodina serviva davvero maluccio (spesso sotto i 100 km orari) e sbagliava con il dritto le palle più alte per via del suo problema alla spalla, aveva conquistato il setpoint nel primo set…prima di sciuparlo (ma quanto era nervosa Martina! Sempre a parlare con il suo angolo, a lamentarsi) e crollare nel secondo.

Mentre in prima giornata un pareggio è stato appunto una delusione, in seconda un 3 a 3 sarebbe una conquista

Vedo infatti netto favorito soltanto Sinner con Altmaier, mi sembrano match decisamente contro pronostico quelli fra Fognini e Karatsev, Paolini e Swiatek, Cocciaretto e Sasnovich.

Se ho ragione staremmo 1-3 e per raggiungere il pareggio occorrerebbe vincere entrambi i due match sulla carta più equilibrati, Musetti contro Goffin e Bronzetti contro Davis. Miglior classifica per i nostri (30 vs 62 e 59 vs 105), ma tanta più esperienza per il belga e l’americana (che avrà dalla sua anche il pubblico). Non sarà facile raggiungere il 3-3 e il complessivo 5-5 a fine primo turno…a fronte del 6-8 di un anno fa.

Come è già stato fatto notare in più articoli le cose non si sarebbero messe male per Matteo Berrettini: tutte le teste di serie del suo ottavo sono saltate. Onorasse il suo cartellino, raggiungerebbe i quarti, in linea teorica contro Ruud…che è meglio affrontare sul cemento piuttosto che sulla terra rossa. Lo racconta l’ultimo Roland Garros. Poi però proprio i risultati sorprendenti appena registrati inducono a prudenza e, se Matteo fosse superstizioso, a toccar legno insieme al suo team.

Per gli orari dei 6 incontri azzurri trovate tutto su UbitennisPer il resto di quanto accaduto in prima giornata mi pare proprio che nessun sito italiano, e straniero, sia riuscito a offrire un panorama più completo di Ubitennis e…scusate la presunzione. C’è veramente tutto: cronache, interviste, commenti, racconti.

A fine primo turno faremo i conti con l’ecatombe di teste di serie per capire se è stato battuto un record. Ma già dieci sono schizzate fuori in prima giornata, sei uomini con due top-10 (Tsitsipas n.4 e Fritz n.10 battuti da un n.94, Galan, e da un n.303, Holtz figlio di Tracy Austin e giovane sì ma non di primissimo pelo, 24 anni), quattro donne inclusa Simona Halep n.7 ma recente Canadian Open winner (due Slam all’attivo anche se mai  troppo vincente a New York però come immaginare che potesse perdere dalla ragazzina ucraina n.124 Wta e mai vittoriosa in un match del circuito maggiore WTA?) e inclusa anche Dasha Kasatkina che aveva appena vinto il torneo di Granby.

L’US Open, grazie anche all’evento Serena Williams, ha registrato 71.000 spettatori in prima giornata. Molti ATP 250 pagherebbero averne altrettanti ne corso di un’intera settimana. E non parliamo degli eventi WTA.

Quel che sta passando per la testa di Tsitsipas mi pare un mistero.

Mi ha sorpreso molto la sconfitta del campione greco, particolarmente dopo che aveva annullato i primi 5 matchpoint e aveva raggiunto il 5 pari nel quarto set. Galan lo avevo visto giocare poco. Il colombiano è stato capace di restare calmo, incredibilmente calmo almeno esteriormente, con sorrisi appena accennati, anche dopo tutti quei matchpoint annullati, fino a trasformare il nono. Bravo davvero lui. Pollo Stefanos di cui non so spiegarmi i primi due set. Né altre cose.

La festa molto …americana (e tuttavia meritata alla miglior giocatrice del terzo millennio e al miglior servizio della storia del tennis femminile) dedicata a una Serena Williams by night tutta vestita di nero e ricoperta di paillettes, non è stata rovinata da una sua sconfitta con la modesta tennista del Montenegro Danka Kovinic, vittima sacrificale di colei che non è purtroppo riuscita a raggiungere i 24 Slam di Margaret Court ma che – diversamente dall’australiana che vinse 11 Australian Open di fronte a un cast di partecipanti spesso assai modesto – i suoi 23 li ha conquistati al cospetto di tutte le rivali. Anche se neppure uno da mamma (a differenza di Goolagong, Clijsters). Quattro finali di Slam perse senza vincere un set  dopo la nascita di Olympia non le bruceranno come quella sconfitta patita con Roberta Vinci in semifinale dell’US Open 2015, quando pareva avviata verso la conquista del Grande Slam e di Olympia non c’erano ancora tracce embrionali.

Penso che difficilmente Serena batterà la Kontaveit, n.2 del seeding, anche se la tennista estone non è un fenomeno, né come tennis né come personalità e oltretutto non attraversa un brillantissimo periodo di forma. Mi aspetto che Serena giochi meglio di lunedì notte, ma basterà? La classe non è acqua, anche se il fisico d’una quarantenne è quello che è.

Su ieri: fa un po’ tristezza che Thiem non riesca a tornare lui. Certo gli poteva capitare un primo turno più facile che non Carreno Busta, due volte semifinalista all’US Open e vincitore nel Masters 1000 del Canada. Wawrinka, se continua così (ritirato dopo due set) sarà in corsa con l’altro svizzero Federer a chi si ritira per primo. Medvedev non ha avuto problemi contro Kozlov… ma sarei curioso di vedere come si sarebbe comportato se si fosse trovato al posto della Kovinic nella bolgia dell’Arthur Ashe Stadium contro un giocatore americano…che non c’è. Non ho visto il derby aussie Kyrgios-Kokkinakis, peccato. Ma ho letto su Ubitennis. Oggi, incontri italiani a parte, mi intriga Alcaraz-Baez e anche Cornet-Raducanu.. E poco altro. Chissà se Venus Williams non sarà un poco ingelosita dalla cerimonia allestita per la sorella. Ha sempre fatto la parte, credo più che sincera (anche se Serena è più vera di lei, come persona), della sorella maggiore. Meriterebbe anche lei un qualche riconoscimento. Non ci fosse stata lei forse non ci sarebbe stata neppure Serena e la prima a vincere Slam (sette in tutto, 5 Wimbledon) fra le tenniste di colore dopo Althea Gibson, era stata proprio lei, la Venus d’ebano, come la chiamava Gianni Clerici. Lei lunedì sera alla festa di Serena non c’era. E neppure papà Richard che (credo di aver capito) pare non stia bene.

Note in breve sulle 10 teste di serie eliminate dopo day 1:

Uomini 6:
N.4 Tsitsipas Galan
N.10 Fritz da Holt 
N.16 Bautista Agut da Wolf
N.24 Cerundolo da Murray
N.30 Cressy da Fucsovics (ritirato)
N.31 Basilashvili con Wu

Donne 4:
N.7 Halep Singur
N.10 Kasatkina Dart  
N.27 Trevisan Rodina
N.30 Teichmann Zhang

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